Famiglia : Acanthuridae.
Testo © Giuseppe Mazza
Il Pesce chirurgo zebra (Zebrasoma desjardinii Bennett, 1836) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia degli Acanthuridae.
Il nome del genere Zebrasoma, deriva dal latino “zebra”, zebra, il ben noto equino africano, e dal greco “soma”, corpo, è cioè un animale “dal corpo zebrato” per le bande insolitamente verticali in un pesce chirurgo. Il termine specifico desjardinii onora la memoria dello zoologo francese Julien Desjardins (1799-1840) che ha soggiornato a lungo all’isola di Mauritius e che collaborava col Museo di Storia Naturale di Parigi.
Zoogeografia
Il pesce chirurgo zebra è comune nel Mar Rosso, nel Mare Arabico, nel Golfo di Aden ed in genere nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano, dal nord del Sudafrica e il Madagascar fino alle Maldive, all’India, Sri Lanka, le Isole Cocos, l’Isola del Natale e le coste occidentali dell’Indonesia.
Ecologia-Habitat
Vive nelle formazioni madreporiche e lungo le coste rocciose coperte d’alghe, in genere nei primi 25 m di profondità.
Morfofisiologia
Zebrasoma desjardinii può raggiungere i 40 cm, ma la taglia media si aggira sui 25 cm. Il corpo è piatto, imponente quando le pinne sono distese in segno d’intimidazione e diventa quasi circolare.
La dorsale, alta 3/4 del corpo, ha solo 4 raggi spinosi e circa 28 raggi molli.
L’anale è simmetrica, più piccola ma comunque larga come la metà del corpo, conta 3 spine e circa 23 raggi inermi.
Le pinne ventrali, di taglia decisamente molto modesta, hanno 1 spina e 5 raggi molli; le pettorali sono relativamente lunghe ed appuntite; la caudale è quasi troncata.
Il peduncolo caudale mostra la lama tagliente tipica dei pesci chirurgo e la bocca reca dei denti minuscoli con 11 dentellature sopra e 5 sotto.
Il colore d’insieme, più o meno variabile, è caratterizzato da un fondo marrone, bluastro o verdastro su cui spicca una punteggiatura bianca nell’area del capo ed una serie di strisce verticali giallo-arancio che terminano con macchie allineate dello stesso colore, e vengono riprese, in maniera concentrica, da strisce continue parallele sulla dorsale e sull’anale.
Vi sono due bande scure verticali nella zona del capo: una attraversa l’occhio e l’altra è al livello della pettorale, con un’evidente funzione mimetica.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Zebrasoma desjardinii nuota per lo più solitario, brucando durante il giorno alghe bentoniche, spesso carnose, con una predilezione per i verdi ciuffi del genere Ulva.
Anche se nel Mar Rosso si sono notati disordinati assembramenti per la riproduzione, questa avviene generalmente in coppia con uova pelagiche fecondate in superficie durante la bassa marea dopo un caratteristico nuoto di corteggiamento del maschio.
Questo, dopo essersi fatto notare da una femmina, risale anzitutto nella colonna d’acqua sovrastante e l’attende. Se lo raggiunge, le nuota intorno a cerchi in modo caratteristico, usando solo le pettorali, e la tocca a più riprese col corpo vibrante.
Quando questa risale veloce in superficie vuol dire che è pronta a deporre, e allora la raggiunge fulmineo per fecondare al volo le uova che vengono affidate alle correnti.
Anche le larve sono planctoniche ed i neonati si dirigono verso i fondali quando raggiungono i 2 cm. Nella livrea giovanile, molto diversa da quella adulta ma simile a quella dei giovani Zebrasoma velifer, prevale il giallo e sono già presenti le caratteristiche fasce nere verticali.
I giovani crescono al riparo delle madrepore ed è lì che vengono catturati durante il sonno per il mercato dei pesci d’acquario, anche se poi, dato il loro regime alimentare, in cattività non sono facili da nutrire.
La carne del Pesce chirurgo zebra non è certo pregiata, ma gli adulti che incappano nelle reti vengono localmente consumati perché non è a rischio ciguatera, una grave intossicazione alimentare.
La vulnerabilità alla pesca, moderata, segna 30 su una scala di 100 e la resilienza è mediocre con un possibile raddoppio delle popolazioni in 1,4-4,4 anni. Dal 2010 Zebrasoma desjardinii è presente nella Lista Rossa delle specie in pericolo come “Least Concern” cioè “preoccupazione minima”.
Sinonimi
Acanthurus desjardinii Bennett, 1836.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.