Testo © Pierluigi Angeli
Famiglia: Tricholomataceae R. Heim ex Pouzar, 1983.
Genere: Tricholoma (Fries) Staude, 1857.
Sezione: Equestria Konrad & Moublanc.
Stirpe: Portentosum (Fries) Quélet.
Tricholoma portentosum (Fries) Quélet, 1873.
Il nome deriva dal latino “portentosus” = portentoso, riferito alla sua bontà più che all’aspetto.
Per la descrizione del genere vedere Tricholoma columbetta.
Descrizione della Sezione e della Stirpe
Alla Sezione Equestria sono ascritti funghi di piccola e media taglia che presentano il cappello liscio, asciutto, untuoso o vischioso, squamuloso-scaglioso o sericeo-fibrilloso. Il colore è variabile, va dal bianco al giallo, al giallo-olivastro, con svariate sfumature difficilmente definibili. Il gambo è asciutto, vischioso o untuoso, liscio, bianco, giallo o giallo olivastro. La carne più o meno spessa è bianca, con odore subfarinaceo e sapore mite, amarognolo o subfarinaceo.
Alla Stirpe Porterntosum sono ascritti funghi di taglia media piccola, con cappello molto fibrilloso di colore grigio, grigio metallico o grigio nerastro, talvolta macchiato di bianco o bianco ocraceo. Le lamelle e gambo con sfumature gialle.
Descrizione della specie
Cappello: 5-8 (12) cm, inizialmente conico-campanulato, poi convesso infine piano, ondulato, umbone largo e ottuso; margine incurvato (non involuto), poi disteso, lobato, fessurato, con l’età si può trovare anche revoluto Cuticola separabile parzialmente, con fibrille radiali, viscosa e lucente a tempo umido, sericea e brillante con il secco, il colore è variabile, grigio-acciaio, grigio-ocraceo, grigio-nerastro, grigio-ardesia.
Imenio: lamelle smarginate, poco fitte, larghe e sinuose, intercalate da numerose lamellule, il filo è irregolare e a volte seghettato, bianche con sfumature gialle, a maturità grigiastre.
Gambo: 6-11 × 1,5-2 cm, cilindraceo, a volte ingrossato verso il basso, spesso ricurvo lateralmente, robusto, sodo, pieno poi fibroso, fibrilloso-satinato, biancastro con leggere sfumature gialline, all’apice bianco forforaceo.
Carne: soda, compatta, consistente nel cappello, fibrosa nel gambo, bianca, giallina nella parte più esterna, all’aria vira al grigiognolo dopo molto tempo. Odore e sapore farinoso, gradevole.
Habitat: cresce in autunno inoltrato, preferibilmente nelle pinete, ma anche nei boschi misti di abete e faggio o anche nelle faggete pure.
Commestibilità: ottimo commestibile.
Microscopia: spore ovoidali, guttulate, lisce, 5,5-6,05 × 4-4,4 µm. Basidi clavati, tetrasporici, senza giunti a fibbia, 31,9-35, × 6,6-7,15 µm. Trama parallela con ife allungate larghe da 5,5-9,9 µm. Epicute formata da ife più o meno parallele debolmente gelatinose larghe da 3 a 6 µm.
Osservazioni. Si tratta di una specie di taglia non molto grande, a dispetto del nome, infatti, l’epiteto “portentosum” fu coniato da Fries non per l’aspetto ma per le sue qualità organolettiche che sono eccellenti. È un fungo che cresce nel tardo autunno con un habitat molto variegato, si può trovare sotto conifera pura (Pinus e Abies), ma anche nei boschi misti (Pinus e Fagus, Pinus e Castanea) ma anche nelle faggete pure o miste ad abeti (Fagus, Fagus e Abies). Molto ricercato per le sue qualità organolettiche. Per l’aspetto striato del cappello potrebbe essere scambiato con il Tricholoma virgatum (Fries : Fries) P. Kummer, che però ha il gambo bianco o su toni grigiastri e la carne con sapore acre o piccante. Quando, invece, il cappello è più sbiadito e compaiono le tinte gialle, si potrebbe confondere con il Tricholoma sejunctum (Sowerby : Fries) Quélet, che però ha la carne di sapore amaro; con il Tricholoma josserandii Bon, che però ha la carne con odore di cimice e sapore amaro che però sopraggiunge dopo un po’ di tempo dall’assaggio.
Sinonimi: Agaricus portentosus Fries 1821 (basionimo); Gyrophila portentosa (Fries) Quélet 1886; Gyrophila sejuncta var. portentosa (Fries) Quélet 1896; Melanoleuca portentosa (Fries) Murrill 1914.