Famiglia : Asteraceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico (Campeche, Chiapas, Guerrero, Michoacan, Oaxaca, Quintana Roo, Sinaloa, Tabasco, Veracruz e Yucatan) dove cresce nelle boscaglie e savane, sia secche che umide, e in aree disturbate, dal livello del mare fino a circa 2000 m di altitudine.
Il nome del genere fa riferimento a un personaggio della mitologia greca, Τιθωνός (Tithonos) = Titone, figlio di Laomedonte e fratello di Priamo, re di Troia; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo latino “diversus, a, um” = diverso e del sostantivo “folium, ii” = foglia, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: Bolivian sunflower, Japanese sunflower, Mexican sunflower, perennial sunflower, shrub-sunflower, tree marigold, wild sunflower (inglese); petite fleur soleil, tournesol medicai (francese); kembang mbulan (indonesiano); margaridão-amarelo, girassol mexicano (portoghese); amargoso, árbol maravilla, árnica, botón de oro, girasolillo, girasol mexicano, guasmara, jalacate, marbella, margarita, margaritón, mirasol, tanchiche (spagnolo); denchamat-nam (thailandese); dã quỳ (vietnamita).
La Tithonia diversifolia (Hemsl.) A.Gray (1883) è una specie erbacea o arbustiva stolonifera, alta fino ad oltre 4 m, molto ramificata. Le foglie, su un picciolo lungo 2-8 cm, sono generalmente alterne, da ovate a trilobate a pentalobate con lobi acuminati e margini interi o serrato-crenati verso l’apice, lunghe 5-28 cm e larghe 4-18 cm, glabre, piuttosto ispide e di colore verde superiormente, verde grigiastro e tomentose inferiormente. Capolini, su un peduncolo lungo 6-20 cm, solitari, terminali o laterali, di colore giallo brillante e profumati, di 8-15 cm di diametro, costituiti da un ricettacolo emisferico circondato da brattee imbricate disposte in 2-3 serie, le esterne orbicolari, lunghe 0,6-1 cm, piuttosto coriacee, le interne più lunghe, 1,2 cm, obovate, membranacee. I fiori dell’anello esterno (detti fiori del raggio), in numero di 8-14, sono sterili, hanno corolla lanceolata con apice bifido o trifido, lunga 5-7 cm e larga 1-1,5 cm, ed hanno la funzione di attirare gli insetti impollinatori come i petali di un singolo fiore. I fiori dell’anello interno (detti fiori del disco) sono ermafroditi, numerosi (100-200), con corolla tubolare, lunga circa 0,8 cm, con 5 denti. I frutti sono acheni a sezione pressoché quadrangolare di colore bruno, lunghi 0,4-0,7 cm, pubescenti, sormontati da un anello di minuscole scaglie (pappo), lunghe circa 2 mm, e due setole lunghe 0,4-0,5 cm, dispersi dal vento, dall’acqua e dagli animali. Si propaga solitamente e facilmente per talea semilegnosa, utilizzando porzioni di fusto lunghe 20-30 cm che possono essere interrate direttamente a dimora per circa 1/3 della lunghezza. Può naturalmente riprodursi anche per seme, posto appena sotto la superficie del suolo, che va mantenuto umido, con tempi di germinazione a partire da una settimana.Specie vigorosa di facile coltivazione e veloce crescita, introdotta inizialmente come ornamentale, per i grandi e luminosi fiori, in tutti i paesi tropicali e subtropicali, è sfuggita alla coltivazione in molte aree dell’Africa e dell’Asia naturalizzandosi ed entrando in competizione con la flora locale, diventando una pericolosa infestante, nonostante le indubbie caratteristiche positive.
La sua biomassa è infatti uno dei “concimi verdi” più efficaci, in grado di arricchire il suolo di azoto, fosforo e potassio, e potrebbe rappresentare una valida ed economica alternativa ai concimi sintetici. È un ottimo foraggio fresco per i ruminanti, ricco in proteine e minerali, in particolare calcio e fosforo, che può essere raccolto più volte durante l’anno, quando la pianta non è in fioritura e il contenuto di nutrienti è massimo. Per la velocità di crescita è in grado inoltre di creare in breve tempo barriere di confine e frangivento e controllare l’erosione dei suoli, grazie anche all’ampio apparato radicale.
Coltivabile nelle zone a clima tropicale, subtropicale e marginalmente temperato caldo più miti, eventualmente con danneggiamento della parte aerea, richiede pieno sole e si adatta a diversi tipi di suolo, anche povero, purché drenante, ed è moderatamente resistente alla siccità, anche se cresce al meglio nelle zone con piovosità annua ben distribuita superiore a 1000 mm. Nei climi meno favorevoli può essere facilmente coltivata come annuale seminando in ambiente protetto in inverno o direttamente a dimora in primavera.
Le foglie sono utilizzate nella medicina popolare per varie patologie, anche se diversi studi hanno evidenziato la presenza di effetti tossici a livello di cuore, fegato e reni, d’altra parte è stata accertata la presenza di numerosi composti bioattivi di possibile interesse per la farmacopea ufficiale. L’olio essenziale estratto dalle foglie ha una azione repellente particolarmente efficace nei confronti della Anopheles gambiae sensu lato (complesso di otto specie pressoché indistinguibili), che è il principale vettore della malaria nell’area dell’Africa tropicale.
Sinonimi: Mirasolia diversifolia Hemsl. (1881); Urbanisol tagetiflora var. flavus Kuntze (1891); Urbanisol tagetiflora f. grandiflorus Kuntze (1891); Urbanisol tagetiflora var. diversifolius (Hemsl.) Kuntze (1891); Helianthus quinquelobus Sessé & Moc. (1894); Tithonia diversifolia subsp. glabriuscula S.F. Blake (1921).
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle ASTERACEAE cliccare qui.