Famiglia : Bignoniaceae
Testo © Pietro Puccio
La Tabebuia pallida (Lindl.) Miers (1863) è originaria delle isole caraibiche e precisamente: Barbados, Dominica, Grenada, Guadalupe, Martinica, St. Lucia, Saint Vincent e Grenadine, dove vive prevalentemente nelle foreste secche.
Il nome generico è il nome in lingua Tupian dato in Brasile dai nativi ad alcune specie appartenente al genere, ed è la combinazione dei termini “formica” e “legno” con riferimento al mutuo rapporto tra formiche (protezione dagli erbivori) ed albero (ospitalità); il nome specifico latino “pallida” = pallida fa riferimento al colore dei fiori.
Nomi comuni: “white cedar”, “whitewood” (inglese); “calice du pape”, “poirier blanc”, “poirier-pays” (francese); “roble de Florida”, “roble merrill”, “cáliz de papel” (spagnolo); “ipê rosa” (portoghese).
Albero semideciduo, alto intorno a 10-15 m, dalla corteccia grigio-bruna, fessurata negli esemplari adulti, presenta foglie semplici, o composte da 3 foglioline, di forma ellittica, 16 x 6 cm circa, di colore verde intenso lucido. Infiorescenze terminali o laterali con fiori imbutiformi, lunghi 8 cm circa, di colore bianco o rosa pallido con gola soffusa di giallo.
I frutti sono capsule lunghe 12-18 cm ed 1 cm circa di diametro contenenti molti semi alati. Si riproduce facilmente per seme.
Albero abbastanza diffuso nei paesi tropicali e subtropicali, in particolare in quelli a clima spiccatamente stagionale, data la sua resistenza a lunghi periodi di siccità; apprezzato per la sua fioritura ed il fogliame decorativo, è utilizzato anche come alberatura stradale. Specie eliofila, non ha particolari esigenze di terreno, purché ben drenato; è sensibile alle basse temperature, non sopportando temperature prossime a 0°C, se non per brevissimo periodo.
Sinonimi: Bignonia pallida Lindl. (1826); Bignonia cranalis Krause (1914); Tabebuia dominicensis Urb. (1924); Tabebuia heterophylla subsp. dominicensis (Urb.) Stehlé (1946); Tabebuia heterophylla subsp. pallida (Lindl.) Stehlé (1946); Tabebuia pallida subsp. dominicensis (Urb.) Stehlé (1945).