Syngonium podophyllum

Famiglia : Araceae


Testo © Pietro Puccio

 

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È la specie più diffusa del genere. Anche in casa © G. Mazza

Il Syngonium podophyllum Schott (1851) è originario delle foreste umide dell’America del nord (Messico), dell’America centrale (Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama), dell’America meridionale (Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana francese, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela) e dei Caraibi (Trinidad-Tobago).

Il nome generico deriva dalla combinazione dei termini greci “syn” = con e “goné” = gonade, con riferimento agli ovari uniti; il nome specifico è la combinazione dei termini greci “pus, podos” = piede e “phyllon”= foglia.

Nomi comuni: “singonio” (italiano); “arrowhead plant”, “arrowhead vine”, “arrowhead philodendron”, “goosefoot”, “trileaf wonder”, “african evergreen” (inglese); “syngonium”, “pointe de flèche”, “patte d’oie” (francese); “singônio” (portoghese); “singonio”, “planta cabeza de flecha”, “garrobo” (spagnolo); “purpurtute”, “eselskopf” (tedesco).

Rampicante sempreverde perenne, dalla linfa lattiginosa, con fusti radicanti ai nodi che presenta il fenomeno della eterofillia (presenza sulla stessa pianta di foglie di forma diversa), quando la pianta si sviluppa a livello del suolo presenta foglie sagittate di colore verde scuro superiormente, pallido inferiormente, lunghe 8-20 cm su piccioli lunghi fino a 40 cm, non appena trova un supporto, alberi o rocce, su cui arrampicarsi aggrappandosi con le radici aeree, le foglie diventano pedate (foglie la cui lamina presenta due nervature principali, ciascuna dotata di lobi solo verso l’esterno), divise generalmente in 5-9 lobi, il mediano, ovato, lungo fino a circa 25 cm e largo 6-12 cm, ed a questo stadio la pianta entra nella fase riproduttiva.

Le infiorescenze ascellari, in gruppi generalmente di 3-9, sono costituite da uno spadice bianco lungo circa 8 cm circondato da una spata racchiusa e bulbiforme nella parte inferiore per circa 5 cm di lunghezza, di colore verdastro che tende al rosso alla maturazione dei frutti, aperta ed effimera nella parte superiore per una lunghezza di circa 6-7 cm, di color crema.

I fiori sono unisessuali protogini (i fiori femminili sono ricettivi prima della maturazione dei fiori maschili, ciò impedisce l’autofecondazione), in particolare quelli maschili occupano la parte superiore dello spadice, quelli femminili sono raggruppati nella parte inferiore separati da quelli maschili da una zona assottigliata sterile lunga circa 1 cm.

I singoli frutti sono uniti a formare un frutto composito (sincarpo) ovoide, lungo circa 5 cm, contenente numerosi semi ovoidi di circa 8 mm di lunghezza immersi in una polpa bianca. Si riproduce generalmente per porzione di fusto, per seme ed industrialmente per micropropagazione in vitro.

È la specie più diffusa del genere, in particolare nelle sue numerose varietà a foglia variegata di bianco, crema o giallo, coltivabile all’aperto nelle regioni tropicali e subtropicali umide, dove viene spesso utilizzata come coprisuolo o per coprire rocce e muri, su cui aderisce con le sue radici aeree, in zone ombrose.

Altrove è coltivabile in vaso, e come tale è una delle piante più apprezzate per la decorazione degli interni, su substrato ricco di sostanza organica, poroso e ben drenato; si adatta a posizioni ombrose, anche se le varietà a foglia variegata si avvantaggiano di una posizione luminosa, ma comunque lontana dal sole diretto.

La temperatura deve mantenersi superiore ai 14-16°C, ottimale intorno a 20-22°C. Le innaffiature devono essere frequenti in estate per diradarle in inverno evitando sempre ristagni d’acqua che possono provocare marciumi.

Tutte le parti della pianta contengono sostanze tossiche, in particolare ossalato di calcio, che possono provocare reazioni, anche gravi, se masticate ed ingerite.

Sinonimi: Syngonium podophyllum var. typicum Engl. (1920).

 

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