Famiglia : Libellulidae
Testo © Dr Didier Drugmand
Traduzione italiana di Gianfranco Colombo
Sympetrum fonscolombii (Sélys, 1840) è conosciuto in Italia col nome volgare di Cardinale venerosse o anche Libellula dardo rossovenata. Appartiene alla famiglia dei Libellulidae, al sottordine degli Anisoptera (libellule) e all’ordine degli Odonata.
I Libellulidae sono molto simili alle altre famiglie di Anisoptera ma al contrario delle damigelle (subordine Zygoptera come Calopteryx virgo) essi hanno occhi grandi e sferici che abitualmente si uniscono sul capo e un addome lungo, allargato e spesso appiattito.
Le ali posteriori non sono conformate come il paio frontale e sono mantenute orizzontali quando gli insetti sono posati (nelle damigelle sono invece perpendicolari con il corpo).
Criterio base per distinguere i Libellulidae dalle altre famiglie del medesimo subordine, è il disegno delle cellule formate dalle venature delle ali posteriori che sono a forma di stivale.
Inoltre il corpo è mancante di riflessi metallici, almeno nelle specie europee.
I maschi adulti spesso sviluppano una bella e pallida sfumatura bluastra sul torace e sull’addome e nelle femmine i cerci possono talvolta essere abbastanza grandi.
Queste libellule amano posarsi su piccoli supporti ben esposti, tenendo il loro corpo orizzontale e le loro ali spiegate, pronte per involarsi.
Nel 1840, il barone Edmond de Sélys Longchamps (1813-1900) classificò il Cardinale venerosse come Libellula fonscolombii. Questo famoso entomologo, mammologo e ornitologo belga, dedicò questa nuova specie al suo collega, l’entomologo francese Étienne Laurent Joseph Hippolyte Boyer de Fonscolombe (1772-1853), autore di pubblicazioni su libellule, articoli sui insetti nocivi all’agricoltura e un trattato di entomologia elementare.
La descrizione effettuata da E. de Sélys Longchamps si è basata su diversi esemplari osservati in Provenza in agosto e in Belgio nel mese di luglio. Fu così che incluse questa nuova specie nel genere Sympetrum creato nel 1833 dall’entomologo inglese Newman.
L’etimologia del nome di questo genere si riferisce alla forma dell’addome di queste libellule.
Il nome Sympetrum è composto da due termini di greco antico, “σύμπυκνος” o “sympiknos”, con significato di “compresso” e “ἦτρον” o “êtron”, con significato di addome.
In francese il Cardinale venerosse è conosciuto come Sympétrum à nervures rouges, in inglese Red-veined Darter, in spagnolo Dardo de Venas Rojas (in Catalano Pixaví nervat), in olandese Zwervende heidelibel e in tedesco Frühe Heidelibelle.
Il genere Sympetrum include 73 specie nel mondo (con esclusione dell’Oceania, Indonesia, Malaysia, aree forestali del sud America e Africa) e 11 specie in Europa. Le sette specie più diffuse in Europa sono: Sympetrum flaveolum (Linnæus, 1758); Sympetrum meridionale (Sélys, 1841); Sympetrum pedemontanum (Müller, 1766); Sympetrum sanguineum (Müller, 1764); Sympetrum striolatum (Charpentier, 1840); Sympetrum vulgatum (Linnæus, 1758).
Zoogeografia
Sympetrum fonscolombii è una specie comune e ben diffusa in tutta la parte occidentale, centrale e meridionale dell’Europa, incluse la maggior parte delle isole del Mediterraneo. È l’unico Libellulidae presente nelle Azzorre, nelle Canarie e a Madeira. È presente anche in Nord Africa, nel Medio Oriente, in Mongolia e nel sud est Asiatico (incluso il subcontinente indiano, le isole dell’oceano Indiano e Sri Lanka). Dagli anni 90 la specie è sempre più diffusa nell’Europa nord occidentale, in particolare in Belgio, nel sud della Svezia e in Finlandia, Polonia, Regno Unito e Irlanda. Rimane tuttavia da confermare se l’espansione di questo areale sia il risultato di una reale occupazione di queste aree da parte di questa specie o il frutto di migrazioni a lungo raggio oppure dalla combinazione di entrambe.
Alcuni ricercatori prevedono che la specie continuerà ad espandere il suo areale verso nord in concomitanza con l’aumento delle temperature medie, causato dal riscaldamento globale.
La specie può migrare in estate in alcune aree, in particolare fra Francia e Italia, coinvolgendo spesso diversi milioni di esemplari. Sembra che queste migrazioni abbiano luogo a seguito di massicce riproduzioni nella regione italiana del Piemonte, che si completano alla fine del mese di luglio. Si è osservato che il volo di queste libellule è quasi sempre effettuato a livello del suolo, fra i 20 cm e i due metri di altezza, sia durante lo scollinamento sui passi montani sia sui pendii collinari: i forti venti di risalita dei pendii e dei rilievi, influenzano notevolmente queste migrazioni. Le libellule mantengono la loro rotta verso ovest grazie a una bussola solare (legata a una recente scoperta di un gene che regola un orologio interno).
Sympetrum fonscolombii può anche frequentemente attraversare il Mediterraneo nel sud della Francia, in Spagna e in diverse isole del Mediterraneo. Sono stati notati altri movimenti dal sudest Asiatico verso gli Urali meridionali e verso nord nella Siberia occidentale e il Tien Shan (una regione montagnosa del Kazakhstan, Kyrgyzstan and Uzbekistan).
Ecologia-Habitat
Questa specie pioniera ama frequentare pozze fresche appena scavate.
Sympetrum fonscolombii ama riprodursi in acque stagnanti di diversa ampiezza ma abitualmente in acque basse e calde, soggette anche a disseccamento durante l’estate.
Queste possono essere aree idriche appena create, cave allagate o specchi d’acqua eutrofici ma anche terreni parzialmente allagati, pozze d’acqua, lagune costiere, risaie e altro.
La vegetazione ripariale è generalmente scarna e poco sviluppata e le alghe galleggianti rare o assenti.
Questa specie è stata osservata in qualsiasi tipo di acqua, sia stagnante (ricca o povera di nutrienti) sia leggermente corrente.
La larva del Cardinale venerosse si sviluppa sul fondo degli acquitrini, nascosta fra la vegetazione del fondale, in acque basse, stagnanti e soleggiate.
Gli adulti sono molto mobili e spesso imprevedibili nei movimenti e si trovano regolarmente anche lontani dall’acqua durante i mesi estivi ma si posano spesso sulla vegetazione ripariale. Sono assai rapidi nell’acchiappare al volo prede volanti o contrastare intrusi che entrano nel loro territorio.
Morfofisiologia
Il Cardinale venerosse è un anisottero di dimensioni piuttosto massicce: con una lunghezza tra i 33 e 40 mm (da 22 a 29 mm per il solo addome) e un’apertura alare di +- 66 mm, è una delle specie più grandi del genere Sympetrum. Il maschio è prevalentemente rosso e ha una caratteristica e distintiva macchia obliqua e nitida sui fianchi del torace.
Le sue ali hanno le nervature del bordo anteriore colorate di rosso e la base delle ali posteriori mostra una macchia gialla soffusamente estesa. Le parti dorsali e laterali del 7° e 8° segmento addominale sono fortemente macchiati di nero (particolare che permette di distinguerlo dal Cardinale meridionale(Sympetrum meridionale). Gli pterostigma sono pallidi e bordati da nervature nere ben marcate. Le zampe di questo Sympetrum sono nere e raggiate di giallo.
Nei maschi immaturi domina il colore giallo: l’addome, le nervature alari e la fronte diventeranno rosse solo al raggiungimento della maturità.
La femmina mostra generalmente una colorazione giallastra ma si caratterizza anche per i suoi occhi bicolori grigi e blu, per la sua faccia pallida di color crema e per delle macchie nere sui fianchi e sulla parte superiore degli ultimi segmenti addominali. L’esuvia e l’ultimo stadio larvale sono di piccola taglia (15 – 20 mm) e tozze. La testa triangolare è segnata da una maschera a cucchiaio senza solchi alla base e con dei denti abbastanza regolari. L’addome ha delle spine dorsali sui segmenti dal 6° al 8° e delle piccole spine laterali sui segmenti 8 e 9. Questa specie risulta simile a qualche altro congenere ma si distingue per via di queste caratteristiche.
Il Cardinale dorato (Sympetrum flaveolum) mostra una larga banda gialla alla base dell’ala e la parte inferiore dei suoi occhi è giallastra. Particolare tipico del Cardinale alifasciate (Sympetrum pedemontanum) è invece una barra bruna trasversale sulle ali, a contatto con lo stigma.
Il Cardinale nero (Sympetrum danae), il Cardinale padano (Sympetrum depressiusculum) e il Cardinale sanguineo (Sympetrum sanguineum) hanno invece le zampe interamente nere. Il Cardinale boreale (Sympetrum vulgatum) e il Cardinale meridionale (Sympetrum meridionale) hanno le zampe prevalentemente gialle con un po’ di nero solo sulla faccia interna e quasi totalmente assente sulle suture toraciche.
Il Cardinale boreale (Sympetrum vulgatum) ha i fianchi del torace di un bruno relativamente uniforme e la parte inferiore degli occhi abitualmente non azzurrata. Il maschio del Cardinale striato (Sympetrum striolatum) mostra due bande giallastre sui fianchi del torace e la parte inferiore degli occhi risulta piuttosto giallastra. Entrambi i sessi del Cardinale del deserto (Sympetrum sinaiticum) hanno una linea nera sui fianchi nei segmenti 2 e 3 del torace e hanno le zampe meno scure.
Etologia-Biologia riproduttiva
Questo Sympetrum, come la maggior parte delle specie appartenenti a questo genere, è territoriale. Il maschio sorveglia il suo territorio da un posto di osservazione fisso (come la cima di una pianta acquatica) e si invola non appena un intruso invade la sua proprietà, cacciando i maschi imprudenti, percuotendoli o anche mordendoli e ritornando poi al medesimo posto dopo aver cacciato il rivale o una preda. Il suo volo è rapido e preciso, effettuato con una velocità che supera spesso i 50 kmh.
Maschi e femmine si nutrono catturando e consumando insetti direttamente in volo o posandosi su un substrato a terra. Catturano spesso dei Ditteri (principalmente delle zanzare), delle formiche alate durante il volo nuziale, delle farfalle e talvolta altri odonati. Le larve e le ninfe acquatiche cacciano di preferenza all’agguato, nascoste tra le piante sommerse oppure tra i sedimenti del fondo. Esse attaccano piccoli invertebrati che transitano alla loro portata (degli insetti allo stadio adulto, uova – per esempio Culicidi – o larve principalmente di Chironomidi, dei Cladoceri come le Dafnie, anellidi e altro). Si nutrono anche di piccoli pesci, di avannotti, di tritoni e di girini di anfibi.
La femmina depone le uova sulla superficie dell’acqua e talvolta sulle sponde umide, in coppia con il maschio o anche da sola e la schiusa avviene in circa 10 – 25 giorni. La fase larvale, che include una dozzina di stadi, dura da 7 a 10 settimane (a seconda della zona). Pochissime larve sopravvivono all’inverno del centro e nord Europa ma tuttavia è da notare che nelle regioni con inverni clementi, certe larve riescono a svernare. La schiusa ha luogo all’inizio della primavera o dell’estate, dopodiché gli adulti si disperdono rapidamente, non appena le loro ali hanno acquisito piena funzionalità.
In Europa, il periodo di involo si protende dal mese di maggio a ottobre ma nel sud della Spagna e nel Marocco, si sono osservate nascite anche in pieno inverno. Contrariamente alla maggior parte delle altre libellule europee, questa specie ha più di una generazione per anno (due in Europa occidentale e tre in Spagna e talvolta anche di più)
Le larve sono vittime di altri invertebrati acquatici (sia di coleotteri quali il ditisco, sia di larve di altre libellule), di pesci, di anfibi (tritoni, larve di salamandra), o di micromammiferi.
Anche alcune specie di ragni (come il Ragno vespa (Argiope bruennichi (Scopoli, 1772)) fanno parte dei predatori di queste libellule.
Visto che Sympetrum fonscolombii sfrutta spesso i suoi comportamenti vagabondi per riprodursi un po’ ovunque e dove capita, la specie non risulta minacciata di sparizione (almeno nel sud dell’Europa). Non appare quindi sulla lista rossa della comunità europea e neppure su quella dei paesi del vecchio continente. L’unione internazionale per la conservazione della natura (UICN) la colloca nella categoria « Minore preoccupazione ».
La specie è tuttavia localmente minacciata dai pesticidi rilasciati nei pressi degli specchi d’acqua. Le sue popolazioni soffrono anche dalla diminuzione, dalla distruzione e dalla frammen tazione di certi ecosistemi acquatici e l’eutrofizzazione delle zone umide.
Sinonimi
Libellula fonscolombii Sélys, 1840 (basionyme); Tarnetrum fonscolombii (Sélys, 1840); Libellula erythroneura Schneider, 1845; Sympetrum insignis Brittinger, 1850; Sympetrum azorensis Gardner, 1959; Sympetrum rhaeticum Buchecker, 1876.