Syagrus oleracea

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria della Bolivia, Brasile (Bahia, Ceará, Espirito Santo, Goiás, Mato Grosso do Sul, Minas Gerais, Paraiba, Paraná, Rio de Janeiro e San Paolo) e Paraguay nordorientale dove cresce nella foresta semidecidua e nella savana (“cerrado”) tra 400 e 1000 m di altitudine.

L’esatta derivazione del termine generico non è nota, l’ipotesi più accreditata è che derivi dal nome “syagrus” dato da Plinio il Vecchio (23/24 d.C. – 79) ad una varietà di palma da datteri; il nome della specie è l’aggettivo latino “oleraceus, a, um”= simile a verdura, con riferimento agli apici vegetativi eduli (“cuori di palma”).

Nomi comuni: catolé, coco-babão, coco-amargoso, guariroba, gueiroba, palmito-amargoso, paty-amargoso (portoghese-Brasile).

La Syagrus oleracea (Mart.) Becc. (1916) è una specie monoica inerme a fusto solitario, eretto, colonnare, leggermente ingrossato alla base, di 15-20 m di altezza e 20-30 cm di diametro, di colore bianco grigiastro, leggermente segnato dalle cicatrici anulari dell’attaccatura delle foglie cadute e fessurato verticalmente, ricoperto per breve tratto sotto la chioma dai residui delle basi fogliari.

Syagrus oleracea, Arecaceae, palme

Nativa dell’America tropicale, la Syagrus oleracea raggiunge i 20 m d’altezza con fusti di 20-30 cm. Viene coltivata come ortaggio per gli apici vegetativi. I frutti sono commestibili e forniscono un olio alimentare © Giuseppe Mazza

Le foglie, lunghe 2-3,5 m, sono pennate, leggermente arcuate, con 90-160 coppie di foglioline lineari con apice acuminato, rigide, disposte sul rachide in gruppi di 2-5 su vari angoli, lunghe 30-60 cm e larghe 2,5-4 cm, di colore verde scuro superiormente, verde glauco inferiormente; basi fogliari e picciolo, lunghi 0,5-1,5 m, con margini fibrosi.

Le infiorescenze, su un peduncolo lungo 20-50 cm, nascono tra le foglie, lunghe 40-90 cm, di colore giallo, inizialmente racchiuse in una spata legnosa di colore castano, con ramificazioni di primo ordine e fiori unisessuali disposti in triadi (un fiore femminile tra due maschili), tranne nella parte terminale delle rachille dove sono presenti solo fiori maschili solitari o in coppia.

Frutti ovoidi, di 4-6 cm di lunghezza e 3-4 cm di diametro, di colore verde giallastro, contenenti un solo seme ovoide di 3-5 cm di lunghezza e 2-2,5 cm di diametro.

Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per 3 giorni, in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, che germina a partire da 2-3 mesi.

Specie tra le più ornamentali del genere, ampiamente utilizzata nelle zone di origine come ornamentale in parchi, giardini e nelle alberature stradali, è inoltre localmente coltivata per gli apici vegetativi, dal gusto amaro, prelevati da piante di 2-4 anni e consumati dopo bollitura, molto apprezzati in alcune cucine regionali, in questo modo vengono salvaguardate le popolazioni naturali, dato che tale uso comporta la morte della pianta. Anche i frutti vengono commercializzati, sia per la polpa, poco fibrosa e dolce, che per l’endosperma oleoso, bianco, di gradevole sapore, l’olio che se ne ricava, di ottima qualità per usi alimentari, può essere impiegato nell’industria dei saponi. I frutti sono anche una importante risorsa alimentare per la fauna locale.

Fuori dai luoghi di origine è raramente presente nei giardini, essendo di gran lunga preferita la Syagrus romanzoffiana, di aspetto simile, ma dalla chioma più folta, per la facilità di coltivazione e la maggiore rusticità e velocità di crescita. Coltivabile in pieno sole nelle regioni a clima tropicale, subtropicale e marginalmente temperato caldo, dove può resistere per breve periodo a temperature fino a circa -3 °C. Si adatta a diversi tipi di suolo, da sabbiosi a pietrosi, purché profondi e drenanti, preferibilmente da acidi a neutri, e può sopportare brevi periodi di secco, ma trae profitto da regolari innaffiature in particolare nella fase giovanile.

Sinonimi: Cocos oleracea Mart. (1826); Cocos oleracea var. platyphylla Drude (1881); Calappa oleracea (Mart.) Kuntze (1891); Syagrus oleracea var. platyphylla (Drude) Becc. (1916); Syagrus gomesii Glassman (1968).

 

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