Famiglia : Siganidae
Testo © Giuseppe Mazza
L’insolito e variopinto Pesce coniglio dalle due sbarre (Siganus virgatus Valenciennes, 1835) appartiene alla classe Actinopterygii, i pesci con pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Siganidae, che conta solo il genere Siganus con 29 specie.
Sono i così detti pesci coniglio, per il profilo del capo con le caratteristiche labbra sporgenti fatte per brucare nelle praterie sommerse.
Pesci marini o al più d’acqua salmastra, che superano raramente i 40 cm di lunghezza e rivestono talora un ruolo importante nell’alimentazione umana.
L’etimologia del genere Siganus trae origine dal termine arabo “sidjan”, nome raccolto da Forsskål in un suo viaggio verso Oriente e da lui assegnato al Siganus rivulatus Forsskål & Niebuhr, 1775.
Il nome specifico virgatus proviene invece dal latino “virga”= verga, con riferimento alle due caratteristiche bande scure diagonali a livello dell’occhio e fra il dorso e l’opercolo.
Zoogeografia
Il pesce coniglio dalle due sbarre è di casa nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano orientale e del Pacifico occidentale.Lo troviamo, a titolo indicativo, lungo le coste dell’India e dello Sri Lanka, Isole Andaman, Cambogia, Viet Nam, Tailandia, Malesia, Singapore, Indonesia, Taiwan, Isole Ryukyu, Giappone, Cina, Filippine, Australia e Papua Nuova-Guinea.
Ecologia-Habitat
Vive nell’acqua bassa, anche torbida, non oltre i 20 m di profondità. Come scenario ha le formazioni madreporiche che ripulisce dalle alghe filamentose infestanti, ma principalmente le coste rocciose ricoperte d’alghe che raschia senza sosta, coi dentini ad incastro, appena la marea lo consente.
Accetta le acque torbide e salmastre, insinuandosi negli estuari, ed i giovani crescono spesso fra le intricate radici delle mangrovie.
Morfofisiologia
Il corpo ovale, appiattito sui lati, può raggiungere i 30 cm, ma in genere il pescato non supera i 20 cm.
Vi è una sola lunga pinna dorsale con 13 raggi spinosi e 10 inermi, mentre l’anale conta 7 spine e 9 raggi molli. Le grandi pettorali hanno 16-18 raggi molli e le ventrali 2 raggi spinosi e 2 inermi. La coda è leggermente forcata.Da notare che, come altri Siganidae, i raggi spinosi sono intrisi di un muco velenoso che provoca ferite dolorosissime. Unico rimedio per chi è colpito, è immergerle subito, quando è possibile, nell’acqua calda, dato che il veleno è termolabile.
Il Siganus virgatus possiede due livree: una più o meno sgargiante per il giorno ed una seconda, mimetica, in caso di pericolo e per la notte.
Nella prima si notano subito le due grandi diagonali scure accanto al capo, con tonalità talora marroni, fino al rossastro. I fianchi chiari, con scintillanti riflessi metallici, sfumano al giallo verso il dorso, come la coda, e tendono ventralmente al blu. Il capo è ornato da arabeschi e puntini blu, più evidenti negli adulti, che interessano con minore intensità anche il dorso. Ma di notte o quando il pesce è molto spaventato, l’aspetto cambia radicalmente: tutti i colori scompaiono all’istante per lasciare il posto a grandi macchie grigiastre, dai contorni indefiniti, su un fondo pallido.
Etologia-Biologia RiproduttivaIl pesce coniglio dalle due sbarre è un pesce gregario, ma si possono anche incontrare degli adulti che vivono isolati in coppia.
La dieta è onnivora, prevalentemente vegetariana, arricchita spesso da piccoli crostacei e molluschi.
La riproduzione avviene in mare aperto con un gran numero di uova abbandonate alle correnti.
Gli avannotti, che nuotano in superficie, formano spesso branchi enormi.
La resilienza è ottima: bastano infatti 15 mesi per raddoppiare le popolazioni decimate dagli eventi.
Anche se il Siganus virgatus è pescato localmente per la tavola e qualche giovane finisce negli acquari domestici, non è quindi una specie in pericolo.
L’indice di vulnerabilità, invidiabile, è di appena 23 su una scala di 100.
Sinonimi
Amphacanthus virgatus Valenciennes, 1835; Teuthis virgata Valenciennes, 1835; Amphacanthus notostictus Richardson, 1843; Siganus notostictus Richardson, 1843; Teuthis notosticta Richardson, 1843.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.