Famiglia : Fabaceae

Testo © Pietro Puccio

La Senna alata è un arbusto tropicale a crescita veloce di 2-5 m © Giuseppe Mazza
Il nome del genere deriva dall’arabo “sanā” con cui veniva chiamata la Senna alexandrina Mill.
Il nome specifico latino “alata” = alata, fa riferimento ai legumi alati.
Nomi comuni: candelabra bush, candlebush, candlestick senna, Christmas-candle, craw-craw, emperor’s candlesticks, empress-candleplant, king of the forest, ringworm senna, ringwormbush, ringwormshrub, seven-golden-candles, seven-golden-candlesticks (inglese); bois dartre, casse ailée, dartres, plantes des cros-cros (francese); café-beirão, fedegosão, fedegoso-gigante, fedegoso-grande, mangerioba-do-pará, mangerioba-grande, mata-pasto (portoghese – Brasile); bajagua, flor del secreto, guacamaya francesa, mocoté (spagnolo); upupu wa mwitu (swahili).
La Senna alata (L.) Roxb. (1832) è un arbusto di veloce crescita alto fino a 5 m, ma che solitamente non supera 2 m, ramificato alla base, con fusti eretti dalla corteccia grigiastra su cui sono evidenti le tracce delle foglie cadute e le stipole persistenti.
Le foglie, disposte a spirale su un picciolo scanalato, sono paripennate, lunghe circa 60 cm, con 8-18 paia di foglioline da lineari a oblunghe di dimensioni crescenti, lunghe 5-16 cm e larghe 3-9 cm. Le due foglioline della coppia più bassa sono distanziate dalle altre e retroflesse. Le infiorescenze sono racemi terminali eretti, lunghi 20-50 cm, con numerosi fiori ravvicinati di colore giallo brillante di circa 3 cm di diametro. I bocci sono coperti, prima dell’apertura, da una brattea caduca di colore arancio.

Le infiorescenze sono racemi di 20-50 cm con corolle di 3 cm © Mazza
Si riproduce per seme, da tenere in acqua per un giorno per favorirne la germinazione, prima della messa a dimora in un substrato sabbioso, ricco di humus, alla temperatura di 22-24 °C. Si riproduce anche per talea, sia legnosa che semilegnosa.
Specie molto ornamentale per il fogliame lussureggiante e le caratteristiche infiorescenze, adatta a climi tropicali e marginalmente subtropicali, non sopportando temperature inferiori di qualche grado a 0 °C. Nel caso di temperature intorno a 0 °C, per breve periodo, muore la parte aerea, ma ricresce in primavera dal piede della pianta. Predilige il pieno sole e suoli fertili, sabbiosi, da fortemente acidi a debolmente alcalini, mantenuti umidi, anche se piante ben radicate possono sopportare periodi di secco.
Dopo la fioritura è opportuna una drastica potatura per mantenere compatta la vegetazione e favorire le successive. Dove il clima non consente la coltivazione in permanenza all’aperto, può essere facilmente coltivata come annuale, data la velocità di crescita, seminando in primavera in ambiente protetto; la fioritura inizierà a fine estate e si protrarrà fino ai primi freddi.
La pianta è ampiamente utilizzata nella medicina tradizionale, in particolare le foglie sono utilizzate come lassativo e nelle malattie della pelle, oltre che per diverse altre patologie; l’attività antimicotica e antitumorale degli estratti di foglie è stata confermata da prove di laboratorio.
Sinonimi: Cassia alata L. (1753); Cassia herpetica Jacq. (1767); Cassia bracteata L.f. (1782); Cassia rumphiana (DC.) Bojer; Herpetica alata (L.) Raf. (1838); Herpetica alata Cook & Collins (1903).
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