Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Cina (Anhui, Chongqing, Fujian, Guangdong, Guangxi, Guizhou, Henan, Hong Kong, Hubei, Hunan, Jiangsu, Jiangxi, Kin-Men, Macao, Ma-tsu-Pai-chúan, Shanghai, Sichuan, Yunnan e Zhejiang), Corea, Giappone e Isole Nansei-shoto dove cresce sugli alberi delle foreste aperte e umide fino a circa 1400 m di altitudine.
Sedirea è il nome del genere Aerides, in cui la specie era precedentemente inserita, scritto al contrario; il nome specifico è l’aggettivo latino “japonicus, a, um” = del Giappone, con riferimento ad uno dei luoghi di origine.
Nomi comuni: e ji lan (cinese); nadopungnan (coreano); nago-ran (giapponese).
La Sedirea japonica (Rchb.f.) Garay & H.R.Sweet (1974) è una specie epifita monopodiale con un corto fusto nascosto dalle basi fogliari da cui si dipartono radici carnose e foglie alterne, distiche, oblungo-ellittiche con apice bilobato, di 6-14 cm di lunghezza e 2-3 cm di larghezza, di colore verde scuro. Infiorescenze racemose laterali, erette o arcuate, lunghe circa 18 cm, portanti fino a 12 fiori carnosi di circa 2,5 cm di diametro. Sepalo dorsale obovato, lungo circa 1,7 cm e largo 0,7 cm, di colore bianco verdastro, sepali laterali oblunghi di dimensioni pressoché simili, di colore bianco verdastro con bande trasversali bruno porpora nella metà inferiore. Petali oblungo-ellittici, lunghi circa 1,5 cm e larghi 0,6 cm, bianco-verdastri, labello trilobato, lungo 1,5-2 cm e largo 1 cm, dotato alla base di una sorta di sperone ricurvo in avanti lungo circa 1,3 cm, con lobi laterali minuscoli e lobo mediano spatolato con margini ondulati e crespati, di colore biancastro con macchie porpora chiaro; la colonna è lunga circa 1 cm con apice ricurvo. I fiori di lunga durata, 3-4 settimane, emanano un intenso profumo di limone.
Si riproduce per seme, in vitro, per micropropagazione e tramite le ramificazioni laterali che eventualmente produce, da staccare quando hanno prodotte proprie radici.
Orchidea miniatura, di coltivazione relativamente facile, richiede una esposizione semiombreggiata in estate, molto luminosa, anche luce solare filtrata, in inverno, temperature medie, 18-28 °C in primavera-estate, più fresche in autunno-inverno, con temperature notturne di 8-12 °C, umidità, 50-70%, e una buona e costante ventilazione. Durante la crescita le innaffiature devono essere regolari, ma senza ristagni, facile causa di marciume radicale, lasciando leggermente asciugare prima di ridare acqua, con concimazioni ogni due settimane utilizzando un prodotto bilanciato, con microelementi, specifico per orchidee, a metà dose. In inverno diradare le innaffiature, ma senza farla seccare completamente, mantenendo sempre una leggera umidità, e ridurre le concimazioni ad una frequenza mensile con ¼ di dose; utilizzare per le innaffiature acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Coltivabile in vasi o canestri con composto molto drenante che può essere costituito da frammenti di corteccia di media-grossa pezzatura e agriperlite o altro materiale inerte, in modo tale da far defluire liberamente l’acqua delle innaffiature ed evitare accumulo di sali, cui le radici sono molto sensibili, oppure montata su rami, corteccia, zattere di sughero o di felci arborescenti, con eventualmente del muschio alla base della pianta. I rinvasi vanno effettuati, quando necessario, dopo la fioritura.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Aerides japonica Rchb.f. (1853).