Scyphophorus acupunctatus

Famiglia : Dryophtoridae


Testo © Prof. Santi Longo

 

Il Punteruolo nero (Schyphophorus acupunctatus) è stato introdotto nel 1991 dall’America centrale in serre olandesi con piante di Dracena e Beucarnea.

Il Punteruolo nero (Schyphophorus acupunctatus) è stato introdotto nel 1991 dall’America centrale in serre olandesi con piante di Dracena e Beucarnea © Simon Oliver

Il Punteruolo nero, Scyphophorus acupunctatus Gyllenhal, 1838, è un Coleottero della famiglia Dryophtoridae della superfamiglia Curculionoidea che, con oltre 60.000 specie descritte, è il più vasto raggruppamento sistematico di insetti. Gli adulti sono immediatamente riconoscibili per il capo più o meno allungato a formare un rostro.

Il nome del genere Scyphophorus, come riportato da Gyllenhal nel protologo, della descrizione della specie deriva dalla combinazione dei termini greci “σκύφος” (skyphos), coppa, e “φορος” (phoros), portante, con riferimento alla forma della clava leggermente scavata. Il termine specifico acupunctatus, assegnato da Gyllenhal, fa riferimento in latino alla minuta punteggiatura presente sul tegumento degli adulti di questa specie.

Zoogeografia 

Una coppia. Il maschio a sinistra è leggermente più lungo e grande della femmina.

Una coppia. Il maschio a sinistra è leggermente più lungo e grande della femmina © Santi Longo

La specie, ritenuta originaria dell’America centrale, è stata introdotta, dal Messico, soprattutto nelle aree aride tropicali, probabilmente con Agave sisalana coltivata per la produzione di fibra.

Attualmente Scyphophorus acupunctatus è diffuso in Sud e Nord America, in Asia, Oceania e Africa. In Europa è stato introdotto nel 1991 in serre olandesi con piante ornamentali e, nel 1998 in Nord Italia. Nel 2006 è stato riscontrato in pieno campo su agave in Sicilia, attualmente è diffuso anche in Sardegna e nelle regioni meridionali della penisola italiana. A ovest si è insediato in molte località della Costa Azzurra e della penisola Iberica. È anche presente nella costa Est del Mediterraneo dove sono naturalizzate o vengono coltivate, numerose specie del genere Agave, spontanee e coltivate, nonché dei generi Dracena, Dasyliron, Beucarnea, Polianthes.

Morfofisiologia

Scyphophorus acupunctatus è diventato anche una minaccia grave per le agavi, divorate dalle numerose larve nate da uova deposte con un piccolo foro nelle foglie basali.

Scyphophorus acupunctatus è diventato anche una minaccia grave per le agavi, divorate dalle numerose larve nate da uova deposte con un piccolo foro nelle foglie basali © Santi Longo

Gli adulti maschi e femmine, sono molto simili; hanno il corpo bruno scuro tendente al nero, con riflessi metallici violacei o bluastri. La differenza dei sessi può essere evidenziata sia dalla convessità della parte ventrale del primo segmento dell’addome che dalla forma del pigidio dei maschi. La lunghezza del corpo va da 10 a 19 mm, con una media di mm 18,37 nei maschi e di mm 17,92 nelle femmine. Il capo è lungo in media mm 5,22 nei maschi contro i 5,12 mm delle femmine. Gli occhi sono grandi e allungati, a contatto inferiormente.

Il prolungamento del capo, detto impropriamente rostro, è poco ricurvo, ventralmente solcato con due carene e lungo i lati sono inserite le antenne all’estremità del rostro si trovano le appendici dell’apparato boccale masticatore. Il pronoto è oblungo; le ali mesotoraciche, o elitre, sono solcate e finemente punteggiate. Sono saldate fra loro e pertanto l’insetto che, non può volare si sposta solo deambulando. Le uova di Scyphophorus acupunctatus sono lunghe circa 1,5 mm con un diametro di 0,7 mm; hanno il corion sottile, di colore ialino appena deposte.

Larva di Scyphophorus acupunctatus mentre si nutre di una foglia. Larva matura che non si alimenta e si appresta a costruire la camera pupale, a destra, dove avviene la metamorfosi.

Larva mentre si nutre di una foglia. Larva matura che non si alimenta e si appresta a costruire la camera pupale, a destra, dove avviene la metamorfosi © Santi Longo

Le larve appena sgusciate misurano circa 3 mm, nell’ultima età sono lunghe in media 25 mm. Hanno il corpo incurvato di color bianco crema, sono, prive di zampe, apode, con il capo ben sviluppato, eucefale. Il dorso del primo segmento del torace è giallo lucido.

Nell’addome sono presenti tre pieghe dorsali. Il margine posteriore del nono segmento addominale presenta due sporgenze più lunghe che larghe ciascuna delle quali reca 3 setole allungate. A maturità non si alimentano, si riparano in organi vegetali o nel suolo e con fibre vegetali e altri materiali costruiscono camere pupali lunghe circa 25 mm nelle quali compiono la metamorfosi.

Le pupe di Scyphophorus acupunctatus sono lunghe circa 20 mm, con le appendici libere; inizialmente di colore isabellino chiaro, diventano via via più scure che sono dette exarate, dal latino “exaratus” (arato, scavato) hanno antenne, appendici boccali, zampe e ali individualmente separate dal tegumento pupale che aderisce come un guanto.

Agave americana con apice vegetativo collassato per l'attività trofica delle larve, vettrici del batterio patogeno Ewinia carotovora che fa marcire i tessuti.

Agave americana con apice vegetativo collassato per l’attività trofica delle larve, vettrici del batterio patogeno Ewinia carotovora che fa marcire i tessuti © Santi Longo

Etologia, Biologia Riproduttiva

Nelle zone tropicali la specie ha uno sviluppo continuo, omodinamica, e svolge una generazione in 60-90 giorni con sovrapposizione dei vari stadi biologici. In Sicilia, su agavi all’aperto, una generazione si svolge in un periodo variabile da 120 a 150 giorni con contemporanea presenza di tutti gli stadi biologici nel corso dell’anno. Nelle serre riscaldate, su Dracena, Scyphophorus acupunctatus riesce a completare fino a 4 generazioni annue.

I maschi sono attratti dai composti volatili liberati delle piante vecchie o sofferenti per varie cause, e una volta arrivati, emettono il feromone di aggregazione che richiama maschi e femmine vergini che colonizzano il substrato accelerando il declino delle piante. Le femmine, per nutrirsi e ovideporre, praticano con il rostro piccoli fori nelle foglie.

Questo è tutto ciò che resta dell’agave. Il triste esito con la decomposizione di una splendida pianta ornamentale.

Questo è tutto ciò che resta dell’agave. Il triste esito con la decomposizione di una splendida pianta ornamentale © Santi Longo

Le larve neonate si dirigono verso la parte interna delle foglie e nell’apice vegetativo delle piante alimentandosi incessantemente e, a maturità, aumentano di circa 10 volte la lunghezza del corpo.

L’attività trofica delle larve causa notevoli danni diretti alle piante ornamentali ospiti come accade per alcune specie di palme con il Punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus). Inoltre il Punteruolo nero, è ritenuto vettore di agenti patogeni e in particolare della batteriosi dell’Agave, sostenuta da Erwinia carotovora.

Sinonimi

Rhyncophorus asperulus Le Conte, 1857; Scyphophorus anthracinus Gyllenhal, 1838; Scyphophorus iterstitialis Gyllenhal, 1838; Scyphophorus robustior Horn, 1873.

 

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