Famiglia : Saturniidae
Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo
La ben nota e vistosa Filosamia o Bombice dell’Ailanto (Samia cynthia Drury, 1773), è un lepidottero a volo notturno o crepuscolare, afferente ad una delle famiglie che appartengono al gruppo delle Eterocere (Heterocera). Più precisamente la Samia cynthia, afferisce al phylum o gruppo degli Artropodi (Arthropoda), classe degli Insetti (Insecta), ordine Lepidotteri (Lepidoptera), famiglia Saturnidi (Saturniidae) e genere Samia.
Rispetto al baco da seta per eccellenza o Bombice del gelso Bombyx mori, il baco di tale specie di falena, viene allevato in bachicoltura per produrre un filo di seta meno elegante ma più resistente, chiamata “seta eri” e utilizzata oggi nell’industria tessile, in passato solo a livello di singole popolazioni, per produrre un tessuto chiamato “kien cen”.
Zoogeografia
Specie oloartica; è originaria dell’Asia ove è presente in Cina, Giappone e Russia orientale, successivamente per l’utilizzo nella bachicoltura venne introdotta sin dal XIX secolo in Nordamerica e in Europa, in particolare Francia, Italia, Austria, Svizzera e Ungheria.
Ecologia-Habitat
Frequenta principalmente terreni agricoli e pianure fiorite. In cattività, il bruco può crescere e essere nutrito su e con foglie di piante afferenti al genere Ligustro (Ligustrum) e Serenella (Syringa), mentre in natura si sviluppa su piante del genere Ailanto (Ailanthus), da cui il nome comune.
Morfofisiologia
Il colore di fondo di questa grande falena varia dal bruno kaki, al verde olivastro, fino al bruno arancio. La larga banda chiara che attraversa le ali è caratteristica, al pari delle chiazze semilunari traslucide poste al centro di entrambi le coppie di ali che sono tipiche della specie. Una fascia verticale nera poi, attraversa entrambe le coppie d’ali. I maschi, hanno ali anteriori più allungate di quelle delle femmine e antenne più fortemente pennate, il torace è peloso. L’apertura alare oscilla tra 9-14 cm.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il bruco spinoso appare bianco, perché ricoperto da una fine polvere cerosa, ma di base è di colore bluastro. Questi bruchi, poiché non sono così aggressivi nella nutrizione, non sono così dannosi dal punto di vista agricolo.
Questa specie, ha un ciclo che presenta una o al massimo due generazioni per anno, lo svernamento avviene allo stadio di crisalide. Gli adulti di entrambi i sessi, si cominciano a vedere in primavera avanzata (maggio-giugno), dopo l’accoppiamento la femmina depone qualche centinaio d’uova ripartite in gruppi di dieci, sulle pagine delle foglie della pianta ospite.
La crisalide, si impupa in un bozzolo di seta di color bruno, posto su una foglia e fissato a un ramo per mezzo di un robusto filo di seta lungo anche 20 cm.
La International Union for Conservation Nature (IUCN), ne stabilisce a oggi uno status “Lc”, cioè rischio minimo.
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