Rypticus saponaceus

Famiglia : Serranidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

Rypticus saponaceus è un serranide atipico, dal corpo allungato molto compresso sui lati, presente nelle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Atlantico.

Rypticus saponaceus è un serranide atipico, dal corpo allungato molto compresso sui lati, presente nelle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Atlantico © Kevin Bryant

Rypticus saponaceus (Bloch & Schneider, 1801) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes, alla famiglia Serranidae ed alla sottofamiglia Grammistinae che comprende 7 generi ed una ventina di specie presenti nelle formazioni coralline di tutti gli oceani. Alcuni preferiscono tuttavia elevare questa sottofamiglia al rango di famiglia, i Grammistidae, che avrebbero 8 generi e 32 specie.

L’etimologia del genere Rypticus nasce dal greco “ryptikos”, con riferimento al lavaggio, come del resto ribadisce il termine latino saponaceus, saponoso, perché è un pesce ricoperto da un muco viscido prodotto da ghiandole sottopelle che si trasforma in una schiuma saponosa quando si sente in pericolo.

Rypticus saponaceus non possiede raggi spinosi sulla pinna anale e la dorsale ne ha in genere 3 e con 23-26 raggi molli che si aprono a vela verso la coda.

Non possiede raggi spinosi sulla pinna anale e la dorsale ne ha in genere 3 e con 23-26 raggi molli che si aprono a vela verso la coda © Kevin Bryant

Un’ insolita forma di difesa, ripresa anche dal nome comune di Pesce Sapone maggiore o Pesce Sapone comune, non solo perché è difficile afferrarlo, ma perché questo muco è intriso di grammistina, un veleno non pericoloso per l’uomo, presente anche in Grammistes sexlineatus.

Il suo odore mette in fuga i predatori e in ambienti ristretti, come un acquario, può uccidere gli altri ospiti.

Zoogeografia

Rypticus saponaceus ha un areale molto vasto nelle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Atlantico.

La mascella inferiore di Rypticus saponaceus è sporgente con un insolito pomello carnoso. La livrea, bruna grigiastra a macchie chiare irregolari, tende spesso al blu violaceo, specie sulle pinne.

La mascella inferiore è sporgente con un insolito pomello carnoso. La livrea, bruna grigiastra a macchie chiare irregolari, tende spesso al blu violaceo, specie sulle pinne © Allison & Carlos Estape

In America è presente, partendo dalle Bermude e la Florida, nel Golfo del Messico e lungo tutte le coste del Mar dei Caraibi fino al Venezuela e il Brasile e poi, nell’oceano, agli arcipelaghi di San Pietro e San Paolo, Trindade e Martim Vaz e all’isola di Sant’Elena.

Nel Vecchio Mondo è infine presente, dopo le isole di Capo Verde, lungo le coste africane dalla Mauritania all’Angola.

Ecologia-Habitat

Rypticus saponaceus è un pesce bentonico solitario che vive in genere in acque basse, fra 2 e 20 m di profondità, ma può raggiungere anche i 70 m e si parla di un record a 213 m.

Rypticus saponaceus è detto Pesce sapone perché protetto da un muco velenoso viscido, la grammistina, che si trasforma in schiuma saponosa quando si sente minacciato.

Rypticus saponaceus è detto Pesce sapone perché protetto da un muco velenoso viscido, la grammistina, che si trasforma in schiuma saponosa quando si sente minacciato © Allison & Carlos Estape

Attivo per lo più di notte, non è facile da osservare nelle ore di luce perché riposa nascosto negli anfratti del fondale, ma si può trovare anche all’aperto in pieno giorno mentre nuota nelle acque limpide delle barriere coralline, lungo le coste rocciose su fondali ghiaiosi, ma anche su quelli molli e limosi.

Morfofisiologia

Lungo 20-25 cm con un massimo di 30 cm, Rypticus saponaceus è un serranide atipico. Oltre al corpo sottile e allungato, a differenza di Epinephelus marginatus e Serranus tigrinus  per fare un esempio nelle vaste sottofamiglie degli Epinephelinae e dei Serraninae, non ha infatti raggi spinosi sulla pinna anale.

Rypticus saponaceus si nutre di piccoli crostacei, molluschi e pesciolini. Non vi sono canini aguzzi, ma denti semplici disposti a fasce che conferiscono un aspetto vellutato all’interno della bocca.

Si nutre di piccoli crostacei, molluschi e pesciolini. Non vi sono canini aguzzi, ma denti semplici disposti a fasce che conferiscono un aspetto vellutato all’interno della bocca © Kevin Bryant

Inoltre la dorsale, in genere ricca di spine, reca solo 2-4 raggi aculeati, con 23-26 raggi molli che si aprono a vela verso la coda, alti quasi come il corpo.

Le pelviche, di taglia ridotta, si trovano più avanti delle pettorali, e queste, con 14-17 raggi, si presentano arrotondate come la pinna caudale.

La fronte è leggermente concava, ed anche se la testa ha la mascella inferiore sporgente, come nelle cernie, questa termina con un insolito pomello carnoso.

Due serranidi a confronto. Rypticus saponaceus appartiene alla sottofamiglia Grammistinae mentre la cernia (Cephalopholis cruentata) alla sottofamiglia Epinephelinae.

Due serranidi a confronto. Rypticus saponaceus appartiene alla sottofamiglia Grammistinae mentre la cernia (Cephalopholis cruentata) alla sottofamiglia Epinephelinae © Kevin Bryant

Non vi sono infine canini aguzzi, ma denti semplici disposti a fasce che conferiscono quasi un aspetto vellutato all’interno della bocca.

Il bordo del preopercolo e dell’opercolo recano al massimo tre spine, e quest’ultimo è saldato in alto alla pelle riducendo in parte l’apertura branchiale.

Le scaglie sono minuscole e la livrea bruna grigiastra, con macchie chiare irregolari e guance più o meno scure secondo le circostanze, tende al blu violaceo specie sulle pinne.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Una coppia di Rypticus saponaceus che sale in parata verso la superficie per deporre. Le uova sono affidate alle correnti.

Una coppia che sale in parata verso la superficie per deporre. Le uova sono affidate alle correnti © Allison & Carlos Estape

Rypticus saponaceus si nutre di piccoli crostacei, molluschi e pesciolini come per esempio gli Apogonidae.

La riproduzione è ancora da studiare ma si sa che è una specie ermafrodita protogina, con femmine cioè che possono trasformarsi in maschi, cosa del resto non rara fra i Serranidae.

Pare che le coppie salgano a fine giornata verso la superficie e, come accade per le cernie, le uova fecondate vengono affidate alle correnti. Anche le larve sono pelagiche e questo spiega la grande diffusione della specie.

La resilienza non è nota, ma la vulnerabilità alla pesca è bassa segnando appena 25 su una scala di 100.

Anche le larve sono pelagiche e approdando in lidi lontani diffondono la specie. Qui un giovane. La livrea è molto diversa ma si nota già la striscia chiara che parte dal capo.

Anche le larve sono pelagiche e approdando in lidi lontani diffondono la specie. Qui un giovane. La livrea è molto diversa ma si nota già la striscia chiara che parte dal capo © Ray Haberman

Del resto, anche se incappa nelle reti e viene talora localmente consumato, è un pesce di scarso pregio. In Ghana viene tuttavia venduto essiccato al mercato ittico di Elmina.

Rypticus saponaceus figura così dal 2012 come “LC, Least Concern“, cioè “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.

Sinonimi

Anthias saponaceus Bloch & Schneider, 1801.

 

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