Famiglia : Serranidae
Testo © Giuseppe Mazza
Rypticus saponaceus (Bloch & Schneider, 1801) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes, alla famiglia Serranidae ed alla sottofamiglia Grammistinae che comprende 7 generi ed una ventina di specie presenti nelle formazioni coralline di tutti gli oceani. Alcuni preferiscono tuttavia elevare questa sottofamiglia al rango di famiglia, i Grammistidae, che avrebbero 8 generi e 32 specie.
L’etimologia del genere Rypticus nasce dal greco “ryptikos”, con riferimento al lavaggio, come del resto ribadisce il termine latino saponaceus, saponoso, perché è un pesce ricoperto da un muco viscido prodotto da ghiandole sottopelle che si trasforma in una schiuma saponosa quando si sente in pericolo.
Un’ insolita forma di difesa, ripresa anche dal nome comune di Pesce Sapone maggiore o Pesce Sapone comune, non solo perché è difficile afferrarlo, ma perché questo muco è intriso di grammistina, un veleno non pericoloso per l’uomo, presente anche in Grammistes sexlineatus.
Il suo odore mette in fuga i predatori e in ambienti ristretti, come un acquario, può uccidere gli altri ospiti.
Zoogeografia
Rypticus saponaceus ha un areale molto vasto nelle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Atlantico.
In America è presente, partendo dalle Bermude e la Florida, nel Golfo del Messico e lungo tutte le coste del Mar dei Caraibi fino al Venezuela e il Brasile e poi, nell’oceano, agli arcipelaghi di San Pietro e San Paolo, Trindade e Martim Vaz e all’isola di Sant’Elena.
Nel Vecchio Mondo è infine presente, dopo le isole di Capo Verde, lungo le coste africane dalla Mauritania all’Angola.
Ecologia-Habitat
Rypticus saponaceus è un pesce bentonico solitario che vive in genere in acque basse, fra 2 e 20 m di profondità, ma può raggiungere anche i 70 m e si parla di un record a 213 m.
Attivo per lo più di notte, non è facile da osservare nelle ore di luce perché riposa nascosto negli anfratti del fondale, ma si può trovare anche all’aperto in pieno giorno mentre nuota nelle acque limpide delle barriere coralline, lungo le coste rocciose su fondali ghiaiosi, ma anche su quelli molli e limosi.
Morfofisiologia
Lungo 20-25 cm con un massimo di 30 cm, Rypticus saponaceus è un serranide atipico. Oltre al corpo sottile e allungato, a differenza di Epinephelus marginatus e Serranus tigrinus per fare un esempio nelle vaste sottofamiglie degli Epinephelinae e dei Serraninae, non ha infatti raggi spinosi sulla pinna anale.
Inoltre la dorsale, in genere ricca di spine, reca solo 2-4 raggi aculeati, con 23-26 raggi molli che si aprono a vela verso la coda, alti quasi come il corpo.
Le pelviche, di taglia ridotta, si trovano più avanti delle pettorali, e queste, con 14-17 raggi, si presentano arrotondate come la pinna caudale.
La fronte è leggermente concava, ed anche se la testa ha la mascella inferiore sporgente, come nelle cernie, questa termina con un insolito pomello carnoso.
Non vi sono infine canini aguzzi, ma denti semplici disposti a fasce che conferiscono quasi un aspetto vellutato all’interno della bocca.
Il bordo del preopercolo e dell’opercolo recano al massimo tre spine, e quest’ultimo è saldato in alto alla pelle riducendo in parte l’apertura branchiale.
Le scaglie sono minuscole e la livrea bruna grigiastra, con macchie chiare irregolari e guance più o meno scure secondo le circostanze, tende al blu violaceo specie sulle pinne.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Rypticus saponaceus si nutre di piccoli crostacei, molluschi e pesciolini come per esempio gli Apogonidae.
La riproduzione è ancora da studiare ma si sa che è una specie ermafrodita protogina, con femmine cioè che possono trasformarsi in maschi, cosa del resto non rara fra i Serranidae.
Pare che le coppie salgano a fine giornata verso la superficie e, come accade per le cernie, le uova fecondate vengono affidate alle correnti. Anche le larve sono pelagiche e questo spiega la grande diffusione della specie.
La resilienza non è nota, ma la vulnerabilità alla pesca è bassa segnando appena 25 su una scala di 100.
Del resto, anche se incappa nelle reti e viene talora localmente consumato, è un pesce di scarso pregio. In Ghana viene tuttavia venduto essiccato al mercato ittico di Elmina.
Rypticus saponaceus figura così dal 2012 come “LC, Least Concern“, cioè “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Anthias saponaceus Bloch & Schneider, 1801.