Rudbeckia fulgida

Famiglia : Asteraceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria degli U.S.A. (Alabama, Arkansas, Connecticut, Florida, Georgia, Illinois, Indiana, Kentucky, Maryland, Massachusetts, Michigan, Mississippi, Missouri, New Jersey, New York, North Carolina, Ohio, Oklahoma, Pennsylvania, South Carolina, Tennessee, Texas, Virginia West Virginia e Wisconsin) dove cresce in boschi radi, prati e lungo le rive dei fiumi.

Il genere fu dedicato da Linneo al botanico svedese Olof Johannes Rudbeck (1630-1702), fondatore del Giardino Botanico di Uppsala, ed al figlio, Olof Olai Rudbeck (1660-1740), anche lui botanico; il nome specifico latino “fulgida” = fulgida, risplendente, fa riferimento al giallo brillante dei suoi fiori.

Nomi comuni: black-eyed Susan, dwarf sun flower, eastern coneflower, orange coneflower, perennial coneflower (inglese); margherita gialla (italiano); sonnenhut (tedesco).

La Rudbeckia fulgida Aiton (1789) è una erbacea perenne, stolonifera, molto variabile, alta 0,4-1,2 m, con fusti ramificati glabri o ispidi e foglie di colore verde scuro, glabre o pubescenti, più o meno ruvide al tatto. Le foglie basali, su un lungo picciolo, sono ovate o ellittiche, lunghe 5-30 cm e larghe 1-8 cm, con apice appuntito e margine intero o dentato; quelle intermedie, su corto picciolo, hanno la stesse caratteristiche, ma gradualmente ridotte in lunghezza, le superiori infine sono lanceolate o oblanceolate, sessili.

La Rudbeckia fulgida viene dagli U.S.A. Lunga fioritura e sopporta il freddo © Giuseppe Mazza

La Rudbeckia fulgida viene dagli U.S.A. Lunga fioritura e sopporta il freddo © Giuseppe Mazza

Le infiorescenze, fino a 7 cm di diametro, singole o a corimbo, su un lungo peduncolo, sono i tipici capolini delle Asteraceae costituiti da una moltitudine di fiori sessili inseriti a spirale su una base semisferica o ovoide, il ricettacolo, circondata da un involucro formato da brattee verdi oblungo-lanceolate, distese o leggermente ricurve, lunghe 1,5-2 cm e larghe 0,5 cm. I fiori dell’anello esterno, detti fiori del raggio, in numero di 10-15, hanno la corolla ellittica o oblanceolata, lunga 1,5-2,5 cm e larga 0,4-0,7 cm, costituita da cinque petali fusi insieme, di colore giallo arancio brillante. I fiori del raggio sono sterili, hanno la funzione di attrarre l’attenzione dell’impollinatore, come i petali di un singolo fiore. All’interno dell’anello si trovano alcune centinaia di fiori fertili, detti fiori del disco, lunghi circa 3 mm, con corolla tubolare a cinque lobi di colore bruno porpora.

I frutti, contenenti un solo seme e chiamati acheni (o più correttamente cipsele) nelle Asteraceae, sono nerastri, lunghi 0,2-0,4 cm, a sezione quadrangolare, e sormontati dal pappo, il calice modificato del fiore, costituito da corona appena accennata. Si riproduce facilmente per seme, che può essere messo direttamente a dimora, e per divisione in primavera o tardo autunno. Si autodissemina e può diventare in qualche caso invadente.

Per la copiosa fioritura estivo-autunnale, il giallo arancio brillante che contrasta con il porpora scuro del centro, la resistenza sia alle alte che alle basse temperature, fino a -30 °C, è una delle piante erbacee più coltivate, in particolare le innumerevoli varietà che nel tempo sono state selezionate, anche se la più apprezzata resta la ‘Goldsturm’, selezionata in Germania nel 1937, con capolini fino a 10 cm di diametro, considerata una delle piante più fiorifere in assoluto. La specie è anche il simbolo floreale dello stato del Maryland.

Non è particolarmente esigente in fatto di suolo, purché umido, ma drenante, senza ristagni idrici; naturalmente su terreni fertili, ricchi di humus, la crescita sarà più rigogliosa, la fioritura più ricca e si espanderà più velocemente. L’esposizione ottimale è in pieno sole, sopporta anche una leggera ombreggiatura, nel qual caso la fioritura sarà meno abbondante, ma con almeno metà giornata di sole diretto.

Ha una buona resistenza alle malattie, solo in ambienti particolarmente umidi è soggetta ad attacchi fungini che ne deturpano il fogliame. Al termine della fioritura, nel tardo autunno, quando la parte aerea comincia a seccare, e l’aspetto di conseguenza a diventare poco attraente, va potata bassa. Infine è una ottima pianta da vaso, da coltivare con le stesse modalità sopra riportate, e da fiore reciso.

Sinonimi: Rudbeckia truncata Small (1898); Rudbeckia acuminata C.L. Boynton & Beadle (1903); Rudbeckia foliosa C.L. Boynton & Beadle (1903); Rudbeckia tenax C.L. Boynton & Beadle (1903).

 

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