Famiglia : Hirundinidae

Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo

Una coppia di Rondine montana (Ptyonoprogne rupestris ) appena decollata da un tetto © Giuseppe Mazza
Questi uccelli, come le altre specie di rondini, presentano la comune carat- teristica di un volo continuo, tutto il giorno a caccia degli insetti di cui si nutrono.
Scendono raramente a terra, per lo più solo per procurarsi il fango ed i fuscelli con cui costruire il nido.
Ma se sul terreno sono goffi, ostacolati dalla brevità delle loro zampe, in cielo si rivelano dei veri e propri acrobati, dei padroni assoluti del mezzo.
Osservare tali uccelli in volo, e le loro evoluzioni, è un godimento per l’occhio del biologo ornitologo.
Volatrici straordinarie, sono rondini che possono inseguire le loro prede (insetti altrettanto abili nel volo) a differenti altezze dal suolo, secondo la specie e le diverse condizioni atmosferiche.
I biologi, durante gli anni ’70 del secolo scorso, scoprirono infatti che un aumento dell’umidità atmosferica, che prelude a precipitazioni, porta gli insetti a volare più vicino al suolo.

A terra sono impacciate, ma in cielo danno spettacolo © Giuseppe Mazza
Zoogeografia
Autoctone dell’Eurasia centromeridionale, le rondini montane sono migratrici e sedentarie. I quartieri di svernamento si trovano nell’area Mediterranea, mentre coppie stanziali sono presenti sulle Madonie, in Sicilia.
A nord, non oltrepassano il 48° parallelo. Questi uccelli svernano, a sud dell’areale d’appartenenza, oltre che nel bacino Mediterraneo, anche in Africa settentrionale.
Habitat-Ecologia
La rondine montana vive generalmente in ambienti rupestri, dal livello del mare fino oltre i 2000 m di quota, con particolare predilezione per le pareti ed i costoni rocciosi soleggiati, ove nidifica. Ma la si può ritrovare anche nei centri urbani, dove fa spesso il nido sulle torri o le case abbandonate.
Morfofisiologia
Morfologicamente ricorda il Topino (Riparia riparia), per le tinte brunastre delle parti superiori, e la Rondine (Hirundo rustica), per la forma complessiva del corpo e del becco. La coda della rondine montana, appena intaccata, è ornata da una serie regolare di macchie ovali bianche. Non c’è dimorfismo sessuale. In volo, la sagoma dell’uccello appare scura, per chi la guarda da terra.
Raggiunge i 15 cm di lunghezza, con un peso di circa 22 g e poco più di 30 cm d’apertura alare.
Si nutre principalmente di farfalle, sia diurne che notturne, che caccia sempre in volo, sfiorando le pareti rocciose a velocità incredibili in un continuo andirivieni.

La coda non è biforcuta ed ha caratteristiche macchie ovali bianche © Giuseppe Mazza
Caccia anche volentieri al disopra dei corsi d’acqua dolce.
Qui le prede d’elezione sono le effimere appena nate e le libellule.
Etologia-Biologia riproduttiva
A fine aprile (in Italia tra maggio e ottobre) il maschio costruisce un nido a forma di coppa, in cui la femmina depone 3-5 uova bianche a macchie rosse, che cova per 13-17 giorni.
I piccoli s’involano a circa 25 giorni di vita post natale e si possono avere 1-2 covate all’anno.
La nidificazione, come abbiamo visto, può avvenire sia sui costoni rocciosi, a strapiombo, che sui vecchi edifici, ma anche sotto i ponti, nei punti di rac- cordo.
Durante il volo, per comunicare con gli altri con- specifici, i Ptyonoprogne rupestris emettono un verso a cicaliccio.
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