Famiglia : Coccinellidae
Testo © Dr Didier Drugmand
Traduzione in italiano di Gianfranco Colombo
La Coccinella gialla è conosciuta dagli specialisti sotto il nome di Psyllobora vigintiduopunctata Linnaeus, 1758.
Il naturalista svedese Carl Von Linné è stato il primo a descrivere questa specie, collocandola nel genere Coccinella insieme a 36 specie, tra le quali figurano la ben nota Coccinella dai sette punti e la Coccinella dai due punti.
Tutti questi coleotteri avevano in comune alcune caratteristiche anatomiche facili da osservare, come le antenne e i palpi clavati, così pure il corpo emisferico.
Sette parole in latino gli sono state sufficienti per classificare la sua nuova specie: “Coccinella dal corpo giallo: 22 punti neri”. Sembrava tutti la conoscessero in Europa.
Il genere Psyllobora è stato creato dal francese Chevrolat e direttamente ripreso e validato dal conte P. Dejean nel 1833, nel catalogo dei Coleotteri della sua collezione: il naturalista francese ci collocherà solo la Coccinella gialla ma oggi questo genere include numerose specie nord e sud americane, asiatiche ed africane. Da notare che il genere Thea auct. ha incluso per molti anni la Coccinella gialla e certa letteratura scientifica utilizza ancora il vecchio binomio Thea vigintiduopunctata.
Parliamo ora dell’etimologia di questa specie. Il nome del genere Psyllobora si compone di due parti: «psyllo» che deriva dal greco antico (ψύλλα), “psulla” = piccolo insetto velenoso, pulce o anche afide e da «bora» (βορά), “bora” = nutrimento (ciò che gli animali mangiano). Quanto alla specie vigintiduopunctata, è formato dall’aggettivo cardinale latino “vigintiduo” = ventidue e dal nome “punctata” = con punti, facendo riferimento alle 22 macchie nere sulle elitre.
Gli inglesi gli hanno dato il nome di 22-spot Ladybird, gli italiani Coccinella gialla, i tedeschi Zweiundzwanzigpunkt-Marienkäfer, gli olandesi Citroenlieveheersbeestje e gli spagnoli Mariquitas amarillas.
Zoogeografia
Questa coccinella abita indicativamente tutta la regione paleartica e le oasi dei deserti, con esclusione della tundra. E’ stata segnalata anche negli Stati Uniti ma non sembra sia diffusa.
Ecologia-Habitat
Questa bella coccinella gialla con i punti neri, è molto meno conosciuta della sua cugina dai 7 punti (Coccinella septempunctata) e di quella dai due punti (Adalia bipunctata).
“Dimmi cosa mangi e ti dirò dove trovarmi” ... per osservarla è infatti necessario conoscere le sue abitudini alimentari.
Essa si nutre di muffe e la si troverà dunque abitualmente sulle essenze vegetali dove queste concentrazioni compaiono più frequentemente, come la quercia, l’acero montano e la sanguinella. Fra le piante erbacee, la preferita sembra sia il panace. Va notato che certi autori la citano anche sulla maggior parte delle Apiacee, delle Fabacee ma anche su altri piante comuni (rose, ortiche, felci aquiline, rovi, cardi, bardane, edere…)
Morfofisiologia
La sua lunghezza varia dai 3 ai 5 mm. L’adulto ha la testa gialla con una tacca nera sul vertice o sulla parte posteriore della testa, con scudo spesso bimaculato nel maschio e con macchia nera nella femmina che si prolunga sul labbro superiore.
Il pronoto è da giallo a beige, con cinque macchie nere disposte in due file, raramente fuse. Lo scutello è nero. Elitre di solito con 22 macchie nere su sfondo giallo e certe tacche sono spesso piccole e sovente fuse fra loro in una macchia comune.
Il disegno delle due elitre può variare ma le variazioni cromatiche sembrano tuttavia rare. Da notare che nel maschio, il pronoto è talvolta più chiaro delle elitre. Il ventre è solitamente nero mentre le zampe sono spesso scure o interamente brune.
Le larve hanno la testa nerastra macchiettata di giallo e il tegumento anch’esso giallo è segnato sul pronoto da 4 macule nere riunite in coppie laterali. Sono presenti anche 4 macchie nere sull’addome, raggruppate anch’esse in coppia sui lati (talvolta solo due macchie nere laterali sul primo segmento visibile). Le crisalidi sono fissate su un supporto vegetale, spesso una foglia ed hanno un corpo liscio giallastro, con quattro o cinque macchie nere disposte linearmente su ogni singolo segmento.
Questa coccinella, con la sua livrea gialla maculata con tacche nere, è facilmente riconoscibile e non può essere confusa, alle nostre latitudini, se non con la Coccinella dai 14 punti (Propylea quatuordecimpunctata).
Etologia-Biologia riproduttiva
Contrariamente a quello che crede la maggior parte della gente, non tutte le coccinelle sono predatrici di afidi o di cocciniglie: infatti i loro antenati erano micofagi. Queste specie primitive si nutrivano dapprima di funghi e si sono poi evolute diventando coccidifaghe (predatrici di cocciniglie) poi afidifaghe (consumatrici di afidi).
La Coccinella gialla fa parte di alcune specie fitofaghe della nostra fauna ma contrariamente ad altre, le loro larve e gli adulti si mostrano strettamente micetofagi, frequentando gli alberi e gli arbusti dove si nutrono esclusivamente di muffe dell’ordine degli Erysiphales (funghi ascomiceti), che trova sulle foglie, agenti patogeni che infettano oltre 10.000 specie di piante e responsabili di diverse forme di ammuffimenti e di ruggini.
Più precisamente esse divorano le ife (meccanismi vegetativi composti da filamenti di base) e le conidiospore (spore) di queste muffe.
La Coccinella vive nello strato erbaceo ed arbustivo, raramente al di sopra di un metro dal suolo mentre altre specie vivono tra le fronde degli alberi. Ciò non le impedisce di frequentare assiduamente il fogliame delle piante legnose ma si tratta sempre di giovani polloni, di cespuglietti o di ramaglie basse.
Studi approfonditi hanno dimostrato che questa coccinella, dal primo stadio larvale fino allo stato di adulto, consuma ogni giorno la quantità di muffa sparsa su una superficie di 30 cm².
Certi autori pensano che la Psyllobora possa nutrirsi anche di afidi, una teoria rifiutata dalla maggior parte degli studiosi. In effetti, e con ragione, è sufficiente osservare il suo apparato boccale per comprenderne il motivo: per consumare prede o vegetali sono richieste delle mandibole specializzate e quelle della Psyllobora hanno una morfologia da coccinelle micofaghe. E’ presente una serie di piccoli denti, situati sulla parte esterna della mandibola, che facilitano la raccolta delle spore e delle ife attraverso il raschiaggio della parte ammuffita.
Il suo ciclo annuale è nettamente sfasato se rapportato a quello delle coccinelle che si nutrono di afidi (afidifaghe – vedere ad esempio la Coccinella dai sette punti e l’Adalia dai due punti). Nell’Europa occidentale le larve si osservano principalmente da fine luglio a inizio settembre, periodo ottimale di sviluppo della ruggine sul panace. La nascita della nuova generazione ha luogo verso la fine dell’estate e la diapausa invernale comincia anch’essa più tardi e si prolunga fino alla successiva primavera.
La coccinella adulta passa l’inverno in prossimità del suolo, a volte ammassate nei ciuffi d’erba, tra le cortecce morte ed anche tra le foglie infeltrite ed arrotolate.
Il suo sviluppo completo in natura non è stato ancora ben determinato ma in condizione controllata in laboratorio, sono necessari da 18 a 24 giorni per completare il ciclo uovo/larva/adulto, secondo il tipo di muffa utilizzata come nutrimento. Più la temperatura media sarà elevata, più lo sviluppo sarà breve. La fecondità varia anch’essa enormemente, passando da 20 a 100 uova ed è in parte legata alla temperatura ed al nutrimento.
Minacce e protezione
Nell’Europa occidentale le popolazioni di questa coccinella non sembrano essere minacciate dalle attività umane. È anche vero che vivono su delle specie vegetali poco irrorate dai pesticidi.
Le popolazioni sembrano stabili e la Psyllobora non figura, come per le altre coccinelle, sulla lista delle specie protette dalla Comunità Europea, così pure su scala nazionale, sulle liste francesi e belghe.
Parassiti
Tra i parassiti, seppure in numero limitato, vanno segnalati in particolare alcune mosche come la Phalacrotophora fasciata (famiglia dei Phoridae) e Homalotylus flaminius (famiglia degli Encyrtidae) così pure delle piccole vespe della famiglia dei Braconidae come Dinocampus coccinelae. Le popolazioni di Psyllabora sembrano poco colpite dal parassitismo.
Lotta biologica
Questa specie non è utilizzata nella lotta biologica. Alcuni agronomi americani pensavano di mettere a profitto la sua micofagia per sbarazzarsi della ruggine delle vigne ma ben presto hanno abbandonato i loro tentativi. La coccinella consumava bene queste muffe ma reinfettava direttamente la pianta, depositandoci conidi (spore che assicurano la moltiplicazione asessuata dei funghi) che ne tappezzavano i tegumenti.
Curiosità
La punteggiatura delle elitre non indica in alcun modo l’età delle coccinelle. L’Adalia a 2 punti non corrisponde quindi ad un esemplare di due anni della Coccinella dai 7 punti, così pure una patriarca di Psyllobora con i suoi 22 punti non avrebbe di certo raggiunto la rispettabile età di ventidue anni! Per quanto questa ingenua teoria sia accattivante, non riflette in alcun modo la realtà biologica. I punti sono semplicementetipici di una specie: due punti per l’Adalia, 7 per la coccinella dai sette punti, e così via per tutte le altre specie. Non si modificano con gli anni nè tantomeno con i mesi: d’altronde nessuna coccinella vive per più anni !
Sinonimi
Coccinella vigintipunctata Fabricius, 1775 ; Coccinella bisdecempunctata Duméril, 1817.
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