Famiglia : Plethodontidae
Testo © Nicolò Pellecchia
La Salamandra rossa o Pseudotritone rosso [Pseudotriton ruber (Sonnini de Manoncourt & Latreille, 1801)] è un anfibio appartenente all’ordine dei Caudata, famiglia Plethodontidae, originario degli Stati Uniti orientali.
La grande famiglia dei Plethodontidae rappresenta il 70% circa degli anfibi urodeli attualmente descritti, con una diffusione che va dal Canada al Brasile e Bolivia nel nuovo mondo e dall’Europa sudoccidentale sino alla Corea Meridionale.
Il nome del genere Pseudotriton deriva dal greco “ψεύδω” (pseúdo), falso, e “Τρίτων” (Trítōn), Tritone, il figlio del dio del mare Poseidone e la nereide Anfitrite, da cui tassonomicamente nasce il genere Triturus assegnato ai tritoni.
Si tratta dunque zoologicamente di un “falso tritone”.
L’epiteto specifico ruber, rosso in latino, è un ovvio riferimento al colore di questa salamandra.
Il genere Pseudotriton ad oggi, 2022, annovera due specie, la Salamandra di fango (Pseudotriton montanus) e la Salamandra rossa (Pseudotriton ruber).
Questo genere è endemico degli Stati Uniti orientali e meridionali, dal sud di New York alla Florida e dall’ovest all’Ohio meridionale, al Kentucky, al Tennessee e alla Louisiana orientale.
Zoogeografia
La Salamandra rossa è una specie diffusa negli Stati Uniti orientali, con il confine più a nord nello stato di New York, presente nel fiume Hudson, arriva fino alla costa del Golfo dalla Louisiana, passando per Alabama, Florida, Georgia, Indiana, Kentucky, Maryland, Mississippi, Carolina del Nord, New Jersey, Pennsylvania, Carolina del Sud, Tennessee, Virginia e Virginia Occidentale.
Nel suo grande areale presenta attualmente 4 sottospecie, qui elencate partendo dal limite settentrionale nello stato di New York.
Pseudotriton ruber ruber, detta Salamandra rossa settentrionale, diffusa dal sud dello stato di New York e dall’Ohio fino al Nord dell’Alabama. È la sottospecie più comune, ed è caratterizzata da un colore rosso-arancione con macchie nere diffuse lungo tutto il dorso.
Pseudotriton ruber nitidus, nota come Salamandra rossa del Blue Ridge, presente nella parte meridionale delle Blue Ridge Mountains, soprattutto intorno ai 1500 m s.l.m. Molto simile alla Salamandra rossa settentrionale si riconosce dalle dimensioni leggermente ridotte e dalla mancanza della colorazione nera sulla punta del muso e sulla coda.
Pseudotriton ruber schencki, la Salamandra rossa dal mento nero presente anche lei nelle Blue Ridge Mountains, raramente anche sopra i 1500 m d’altitudine. Reca una diffusa macchiettatura nera fino alla punta della coda con una colorazione nera intensa sotto il mento.
Pseudotriton ruber vioscai, detta Salamandra rossa meridionale, diffusa dal sud della Carolina del Sud, al sud-est della Louisiana e al sud-ovest del Kentucky. Questa sottospecie presenta un colore dorsale da violaceo a salmone, con una macchiettatura sul capo di colore bianco.
Ecologia-Habitat
La salamandra rossa frequenta un ampio range, tra il livello del mare ed i 1500 m d’altitudine. Le salamandre rosse sono abbastanza comuni intorno a ruscelli e sorgenti limpide in aree boschive o aperte.
Possono essere presenti in altri ambienti umidi come piccole insenature o paludi montane. La dispersione da e verso questi siti acquatici avviene in autunno e primavera, mentre si rifugiano in ambienti terrestri come tane lungo i ruscelli, sotto i tronchi o le rocce negli altri periodi dell’anno. Occasionalmente gli adulti possono anche disperdersi in aree boschive alla ricerca di nuovi ambienti.
Le salamandre rosse seguono un regime alimentare generalista, sia da adulti che allo stato larvale, nutrendosi di un’ampia gamma di prede, tra cui principalmente invertebrati come lumache, lombrichi, ragni, coleotteri acquaioli e altri insetti, ma anche piccoli anfibi, come le salamandre dal dorso rosso Plethodon cinereus.
I principali predatori di questa salamandra sono invece uccelli, serpenti, o mammiferi come procioni, puzzole e toporagni.
Sono anfibi generalmente più attivi di notte, quando escono per nutrirsi, mentre passano il giorno nascosti nei loro rifugi.
Morfofisiologia
Le specie appartenenti alla famiglia Plethodontidae in genere non presentano una grande diversità morfo-fisiologica sia inter che intra specifica.
Per contro questa diversità è ben presente a livello genetico, che assume quindi un maggiore valore diagnostico.
I tratti morfologici che ci permettono di distinguere Pseudotriton ruber dal suo congenere Pseudotriton montanus sono il colore giallo dell’iride che nella Salamandra di fango è marrone.
La Salamandra rossa presenta inoltre un muso generalmente più lungo e meno smussato con macchie dorsali marcate e sovrapposte, mentre nell’altra sono più distanziate e non si sovrappongono.
Pseudotriton ruber è una specie di modeste dimensioni, con la lunghezza totale che varia tra 95 e 180 mm.
Abbastanza robusta, presenta infatti 16-17 solchi costali, una coda corta, in media il 38% dell’intera lunghezza e l’80% della lunghezza del muso, come del resto gli arti rispetto alle dimensioni corporee.
Il colore dorsale va dal rosso brillante all’arancio fino al marrone violaceo, con la presenza di macchie nere irregolari. Il ventre, rosa o rosso, presenta macchie nere.
Con l’avanzare dell’età gli individui scuriscono con macchie che tendono a fondersi.
I giovani sono generalmente rosso cremisi brillante, con macchiettatura dorsale nera sempre presente, mentre le macchie sul ventre possono essere assenti.
Dopo la schiusa le larve presentano un dorso di colore marrone chiaro, mentre il ventre è biancastro.
Crescendo il loro dorso diventa sempre più striato, e più s’avvicinano alla metamorfosi più tendono al rosso.
Etologia e Biologia riproduttiva
Pseudotriton ruber è una specie ovipara. La riproduzione avviene ogni anno e varia nell’areale.
In questi anfibi si nota un particolare rituale di corteggiamento.
Il maschio si avvicina alla femmina e strofina il muso su quello del potenziale partner.
Poi ondeggia la coda finché la femmina vi si pone sopra per una caratteristica “camminata a cavallo” che dura un paio di minuti circa.
Alla fine, il maschio rilascia al suolo la spermatofora contenente lo sperma, subito raccolta dalla femmina che l’introduce nella sua cloaca. Le femmine di questa specie possono conservare lo sperma per un lungo periodo e quindi non sempre le uova vengono deposte subito dopo l’accoppiamento. Possono così aspettare il momento più idoneo.
È stato osservato che in una notte un maschio può produrre due spermatofore.
La deposizione delle uova, in genere 29-130 uova con una media 80, avviene in autunno o all’inizio dell’inverno. Larghe circa 4-6 mm, vengono attaccate sotto rocce o tronchi sommersi in ruscelli, paludi o sorgenti.
Le femmine sorvegliano le uova per 2-3 mesi fino alla schiusa.
Il periodo larvale è abbastanza lungo. Può variare tra 1,5 e 3,5 anni, con la metamorfosi che per lo più avviene tra la primavera e l’estate del terzo anno. Segue poi uno stadio giovanile terrestre che dura circa un anno nei maschi e due nelle femmine.
La maturazione alla fase adulta avviene nei maschi a circa quattro anni di età, a dimensioni sui 50-60 mm, mentre nelle femmine la maturazione avviene intorno ai cinque anni, raggiunte le dimensioni tra i 55 ed i 70 mm.
Queste salamandre attuano particolari meccanismi anti-predatori. Quando minacciati tendono ad alzare le zampe posteriori e la coda, producendo un movimento ondulatorio con la coda e riponendo la testa sotto di essa.
Un altro comportamento che invece riguarda sempre l’ambito riproduttivo è il corteggiamento di alcuni maschi verso esemplari dello stesso sesso.
Questo comportamento porterebbe al rilascio di una spermatofora da parte del maschio rivale, dando al “corteggiatore” una maggiore possibilità di riprodursi con successo.
Stato di conservazione
La salamandra rossa è una specie abbastanza comune, specialmente la salamandra rossa settentrionale risulta essere la più comune tra le sue sottospecie. Questa specie è assegnata alla categoria IUCN LC (Least Concern, minor preoccupazione).
Sinonimi
Salamandra rubra Latreille, 1801; Spelerpes ruber Cope, 1889; Eurycea rubra Stejnger & Barbour, 1917.