Famiglia : Lamiaceae
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Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Arunachal Pradesh, Assam, Australia (Queensland), Bangladesh, Bhutan, Borneo, Cambogia, Cina (Guangdong), Darjiling, Filippine, Giava, India, Isole Andamane, Isole Nicobare, Isole Salomone, Malaysia, Myanmar, Nepal, Piccole Isole della Sonda, Sikkim, Sri Lanka, Sulawesi, Sumatra, Thailandia e Vietnam dove cresce nelle foreste secche decidue e boscaglie, spesso lungo le rive di corsi d’acqua, fino a circa 1300 m di altitudine.
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Originaria del Sud-Est asiatico e dell’Australia, la Premna tomentosa può raggiungere i 12 m d’altezza con fusti di 30-50 cm di diametro e chioma densa con portamento arbustivo disordinato © Giuseppe Mazza
Nomi comuni: bastard teak (inglese); ta xu dou fu chai (cinese); eegi, lje (kannada); bebuas, piat, saran burong (malay); katutekka, naithekku, pincha (malayalam); magilik, mala api, malagas, (tagalog); kolakattai thekku (tamil); nagaru (telugu).
La Premna tomentosa Willd. (1800) è un arbusto o piccolo albero deciduo o semideciduo, fino a circa 12 m di altezza e 30-50 cm di diametro, dalla chioma densa piuttosto disordinata e corteccia rugosa bruno grigiastra. Le foglie, su un picciolo tetragono e ricoperto da corti peli stellati lungo 1,5-4 cm, sono semplici, opposte, oblungo-ovate con apice appuntito e margine intero, di 6-25 cm di lunghezza e 5-15 cm di larghezza, di colore verde intenso, glabre superiormente, pubescenti inferiormente, aromatiche. Infiorescenza terminale a pannocchia, su un peduncolo pubescente lungo 1,5-3,5 cm, costituita da cime corimbose, ramificate dicotomicamente, portanti numerosi fiori bisessuali biancastri. Calice campanulato, lungo 2,5 mm, con cinque denti, pubescente, corolla bilabiata, di 5-6 mm di diametro, con labro superiore arrotondato e labro inferiore trilobato, con lobo intermedio retuso e lobi laterali ovati con apice ottuso, e 4 stami didinami (due più lunghi e due più corti) prominenti. I frutti sono drupe carnose globose, di 5-6 mm di lunghezza e 3-5 mm di diametro, di colore inizialmente verde, poi porpora nerastro a maturità, eduli, contenenti 4 semi oblunghi.
Si riproduce per seme in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C. Specie diffusa in una vasta area del sudest asiatico, dove è anche coltivata in misura limitata per il suo legno, ma pressoché sconosciuta altrove, necessita di un clima tropicale o subtropicale, una esposizione in pieno sole e terreni drenanti; ben radicata richiede poche cure e può sopportare periodi di siccità.
Le foglie vengono utilizzate per aromatizzare il “ghi”, il burro chiarificato della cucina indiana. Il legno, di colore bruno chiaro, di media durezza e resistenza, è utilizzato nella costruzione delle abitazioni, per mobili, infissi, oggetti artigianali e artistici e come combustibile. Radici, foglie e corteccia sono ampiamente utilizzate nella medicina tradizionale, in particolare indiana, per varie patologie; studi di laboratorio hanno evidenziato negli estratti della pianta la presenza di composti con attività antinfiammatoria e antibatterica di possibile interesse per la farmacopea ufficiale.
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Infiorescenza terminale a pannocchia, su un peduncolo pubescente lungo 1,5-3,5 cm, costituita da cime corimbose, ramificate dicotomicamente, portanti numerosi fiori bisessuali biancastri. Le foglie vengono utilizzate per aromatizzare il “ghi”, il burro chiarificato della cucina indiana. Radici, foglie e corteccia mostrano virtù medicinali © Giuseppe Mazza
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