Famiglia : Orchidaceae

Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Colombia, Ecuador e Venezuela dove cresce nelle foreste umide tra 1500 e 2700 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dell’avverbio greco “πόρρω” (porro) = in avanti, innanzi, e del sostantivo greco “γλῶσσα” (glossa) = lingua, con riferimento alla posizione del labello; il nome specifico è l’aggettivo latino “muscosus, a, um” = muscoso, coperto di muschio, con riferimento alla lunga peluria sul peduncolo.
Nomi comuni: sensitive orchid (inglese).

Epifita o litofita nelle umide foreste in quota della Colombia, Ecuador e Venezuela, il Porroglossum muscosum tende a formare cespi, partendo da un rizoma strisciante con tanti piccoli fusti che recano una sola foglia di 5-12 cm. Infiorescenze su peduncolo peloso, come indica il nome specifico, con pochi fiori che si aprono in successione © Giuseppe Mazza
Infiorescenza racemosa eretta, su un peduncolo lungo 10-25 cm ricoperto da una fitta e lunga peluria, portante pochi fiori, che si aprono singolarmente in successione, con sepali verdastri o bruno chiaro, petali biancastri o bruno chiaro e labello bianco soffuso di porpora, esistono anche individui di colore giallo (foto). Sepali ovati uniti alla base, lunghi circa 0,7 cm, con una appendice carnosa filiforme all’apice di 1-2 cm di lunghezza, petali lanceolati lunghi circa 0,5 cm e larghi 1-2 mm, e labello carnoso obovato, di circa 0,5 cm di lunghezza e 0,4 cm di larghezza, finemente ciliato ai margini.

Il labello del fiore è mobile e scatta come una trappola per incollare i sacchi pollinici al pronubo di turno © Giuseppe Mazza
La principale attrattiva di questa orchidea, per altro raramente coltivata, è il particolare meccanismo di impollinazione che da sempre ha attirato l’attenzione degli studiosi. Richiede una posizione ombreggiata, temperature intermedie, 16-28 °C, con valori minimi notturni in inverno non inferiori a 12 °C, elevata umidità atmosferica e costante ventilazione. Innaffiature regolari, in modo da mantenere il substrato costantemente umido, ma senza ristagni, causa di marciumi, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Concimazioni mensili, dalla primavera all’autunno, con prodotto bilanciato idrosolubile, con microelementi, a ¼ della dose consigliata sulla confezione. Può essere montata su tronchi, pezzi di corteccia o zattere di sughero o di radici di felci arborescenti rivestiti di uno strato di muschio, o coltivata in vasi o canestri con frammenti di corteccia (bark) e carbone vegetale di media pezzatura e muschio. Trapianti e rinvasi vanno effettuati alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Masdevallia muscosa Rchb.f. (1875); Masdevallia xipheres Rchb.f. (1876); Scaphosepalum xipheres (Rchb.f.) Schltr. (1920); Porroglossum xipheres (Rchb.f.) Garay (1967).
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