Famiglia : Pomacanthidae
Testo © Giuseppe Mazza
Frequente negli acquari pubblici, il Pesce angelo cinto di blu (Pomacanthus navarchus Cuvier, 1831) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine Perciformes ed alla famiglia dei Pomacanthidae.
L’etimologia del genere viene dal greco “poma” = coperchio e “akantha” = spina, per la presenza di una vistosa spina difensiva sporgente del preopercolo. Il nome della specie deriva dal latino “navarchus” = ammiraglio della flotta, con riferimento alla fascia blu che porta a tracolla, come gli ammiragli.
Zoogeografia
È presente nelle acque tropicali dell’ Oceano Indiano orientale e nell’Oceano Pacifico occidentale.
Per dare un’idea della distribuzione, lo troviamo alle isole Andaman, in Indonesia, alle isole Palau, nel nord dell’Australia, in Nuova Guinea, alle Isole Salomone, in Micronesia, Filippine, Taiwan e nella parte meridionale del Giappone alle isole Ryukyu. Verso sud raggiunge e si ferma alla Grande Barriera Corallina australiana.
Ecologia-Habitat
Vive nelle acque calme delle lagune limpide, fra i coralli, e quando la zona è riparata anche sul lato esterno dei reef fin verso i 40 m di profondità. Timido com’è se ne sta all’ombra dei coralli piatti a più strati, pronto a infilarsi nei labirinti delle loro formazioni al primo segno di pericolo.
Morfofisiologia
Supera di rado i 26 cm. Il corpo è piatto, quasi rettangolare, a parte il muso allungato per frugare fra le madrepore.
Reca una grande pinna dorsale arrotondata all’apice che conta 13-14 raggi spinosi e 17-18 molli. L’anale, ugualmente arrotondata e quasi speculare, mostra 3 spine e 18 raggi inermi. Le pettorali sono arrotondate sul bordo inferiore e le ventrali, senza spine, sono lunghe ed appuntite. La caudale è arrotondata.
La livrea ha ben pochi rivali. Sul colore di base giallo arancio, sopra alle vistose labbra bluastre, si nota, su entrambi i lati, una striscia blu elettrico obliqua che attraversa l’opercolo e termina poco dopo l’attacco della pinna ventrale.
In posizione più arretrata, alla fine del primo terzo del corpo un’analoga striscia verticale, leggermente ricurva, delimita una zona blu violacea scura che si prolunga verso il basso interessando l’intera pinna anale per risalire poi fino alla base della dorsale, ornando col solito bordo blu elettrico la fine del corpo e la zona del peduncolo caudale.
Le pinne ventrali sono blu violaceo, col bordo anteriore blu elettrico presente anche nella punteggiatura dell’anale e alla sua estremità, come in quelle della coda e della dorsale.
Sui lati, nella zona giallo arancio del corpo, le squame recano una caratteristica macchia scura blu che impreziosisce la livrea creando una sorta di reticolo.
I giovani sono del tutto diversi: neri con strisce verticali bluastre, più o meno ricurve, e coda trasparente. La colorazione giallo-arancio si manifesterà più tardi, a partire dalla pinna dorsale.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Pomacanthus navarchus vive solitario o in coppia. Si nutre d’alghe e invertebrati, principalmente spugne e ascidie, che sbocconcella con le robuste labbra ed i numerosi denti a spazzola. È una specie ermafrodita proteroginica, con femmine che raggiunta una certa taglia possono trasformarsi in maschi, e non sono rari gli ibridi con Pomacanthus xanthometopon.
Uova e larve sono pelagiche ed i giovani hanno una speranza di vita di circa 15 anni.
La resilienza del Pesce angelo cinto di blu è molto bassa, con un tempo minimo di raddoppio delle popolazioni di 4,5-14 anni, ma in compenso, anche se catturato spesso per gli acquari, l’indice di vulnerabilità alla pesca segna appena 18 su una scala di 100. Pomacanthus navarchus figura quindi come “Least Concern”, cioè a basso rischio, nella Lista Rossa.
Sinonimi
Euxiphipops navarchus Cuvier, 1831; Holacanthus navarchus Cuvier, 1831; Pomacanthodes navarchus Cuvier, 1831.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.