Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Borneo, Giava e Sumatra dove cresce sugli alberi delle foreste umide o su rocce coperte di muschio fino a circa 1500 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci ““πούς, ποδός” (pús, podόs) = piede e “χεῖλος” (cheilos) = labbro, con riferimento alla forma del labello; il nome specifico è la combinazione dei sostantivi latini “serpyllum, i” = serpillo, timo (Thymus serpyllum L., 1753) e “folium, ii” = foglia, con ovvio riferimento.
Il Podochilus serpyllifolius (Blume) Lindl. (1858) è una specie epifita con fusti filiformi, ramificati, lunghi 8-15 cm, e foglie distiche lineari-lanceolate con apice appuntito, di 4,5 mm di lunghezza e 1,5 mm di larghezza, distanziate tra loro di circa 1 mm. Infiorescenze racemose terminali, lunghe 1,5-2 cm, portanti 3-4 minuscoli fiori, di circa 5 mm di lunghezza, di colore bianco con brattee fiorali persistenti, sepali uniti alla base a formare una sorta di lungo sperone (mentum) ottuso e labello indiviso ovato.
Si riproduce per seme, in vitro, e divisione.Specie rara in coltivazione, richiede una posizione semiombreggiata, temperature intermedie, elevata umidità ed aria in costante movimento. Innaffiature regolari durante l’anno utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Viene solitamente montata su tronchi, pezzi di corteccia o zattere di sughero o di radici di felci arborescenti, con dello sfagno alla base per mantenere l’umidità. Eventuali trapianti vanno effettuati alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Cryptoglottis serpyllifolia Blume (1825); Hexameria disticha R.Br. (1838).
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