Famiglia : Apocynaceae
Testo © Pietro Puccio
La Plumeria alba L. (1753) è originaria dei Caraibi (Anguilla, Antigua, Antille olandesi, Barbuda, Barbados, Dominica, Grenada, Grenadines, Guadeloupa, Isole Vergini, Martinica, Montserrat, Portorico, St. Lucia, St. Vincent).
Il genere è dedicato al missionario francese Charles Plumier (1646-1704), che raccolse e studiò un gran numero di piante dell’area caraibica alla fine del ‘600.
Il nome specifico è il termine latino “alba” = bianca, con riferimento al colore bianco dei suoi fiori.
Nomi comuni: “caterpillar-tree”, “milktree”, “nosegaytree”, “pigeonwood”, “wild frangipani” (inglese); “frangipanier blanc” (francese); “alhelí”, “alelí”, (spagnolo).
Specie decidua, si presenta come un arbusto o albero di piccola o media dimensione, dalla chioma piuttosto espansa, che può raggiungere i 10 m circa di altezza, con fusti grigiastri tendenti a suberificare con l’età.
Le foglie sono lineari, acuminate, lunghe fino a circa 30 cm di colore verde lucido. Infiorescenze terminali con fiori bisessuali, imbutiformi, del diametro di 7-8 cm, con petali di colore bianco con fauce gialla, inodori.
I frutti sono follicoli fusiformi appaiati, lunghi fino a circa 15 cm, contenenti numerosi semi piatti dotati di un’ala membranacea atta a favorirne la dispersione. Si riproduce facilmente per talea e margotta.
Specie poco diffusa per la somiglianza con la Plumeria obtusa e le varietà a fiore bianco con fauce gialla della Plumeria rubra che hanno il vantaggio di profumare intensamente e che spesso, erroneamente, vengono chiamate Plumeria alba.
Specie piuttosto sensibile alle basse temperature, al di fuori delle zone tropicali e subtropicali deve essere coltivata in vaso per potere essere riparata in inverno in locale luminoso con temperature che è bene non scendano sotto i 12-14°C, per essere riposizionata in primavera all’aperto, preferibilmente esposta a sud, dato che per fiorire bene ha bisogno di almeno 6-8 ore di sole al giorno.
Sinonimi: Plumeria revolutifolia Stokes (1812).
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