Famiglia : Phyllanthaceae
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Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Borneo, Cambogia, Cina (Guanxi e Yunnan), Giava, Laos, Malaysia, Myanmar, Sumatra, Thailandia e Vietnam dove cresce nelle foreste aperte prevalentemente lungo le rive di corsi d’acqua, dal livello del mare fino a circa 1800 m di altitudine.
Il nome generico è la combinazione dei sostantivi greci “φύλλον” (phyllon) = foglia e “ἄνθος” (anthos) = fiore, con riferimento ai fiori che in alcune specie appartenenti al genere nascono sui fusti piatti (cladodi) simili a foglie; il nome specifico è l’aggettivo latino “pulcher, chra, chrum” = bello, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: dragon-of-the-world, tropical leaf-flower (inglese); yun gui ye xia zhu (cinese); kelurut tanjong, naga buana, semelit patong (malese); kra thuep yop, toraneesarn (thailandese); chó đẻ dáng đẹp, diệp hạ châu đẹp, me dáng đẹp, me lá lệch (vietnamita).
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Originario del Sud-Est asiatico, il Phyllanthus pulcher è un arbusto molto decorativo con virtù medicinali © Giuseppe Mazza
Infiorescenze ascellari con fiori unisessuali, solitamente con un solo fiore femminile verso l’apice del ramo e con uno o più maschili verso la base.
Fiori maschili, su un pedicello lungo 0,5-1,5 cm, con 4 sepali ovato-triangolari, lunghi 2-3 mm e larghi 1-2 mm, di colore rosso porpora alla base, biancastro verso l’apice, con margini frangiati, e 2 stami. Fiori femminili, su un pedicello lungo 1,5-2,5 cm, con 6 sepali ovato-triangolari, lunghi 3-4 mm e larghi 1-1,5 mm, con margini frangiati, dello stesso colore dei maschili, ovario supero subgloboso triloculare, glabro, e tre stili con apice bifido. I frutti sono capsule subglobose di colore bruno, di circa 3 mm di diametro, contenenti generalmente due semi trigoni per loculo, di circa 2,5 mm di lunghezza e 0,4 mm di spessore.
Si riproduce generalmente per seme in terriccio sabbioso mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C; può propagarsi anche per talea in primavera-estate.
Specie coltivata per le virtù medicinali che le vengono attribuite, in particolare nel sudest asiatico, e come ornamentale, per il fogliame e la caratteristica fioritura pressoché continua, nei paesi a clima tropicale e subtropicale, dove in alcuni situazioni è sfuggita alla coltivazione comportandosi da infestante. Richiede una posizione preferibilmente in pieno sole e suoli drenanti ricchi di sostanza organica mantenuti pressoché costantemente umidi.
Foglie e radici sono da lungo tempo utilizzate nella medicina tradizionale per alleviare disturbi di varia natura; studi di laboratorio hanno evidenziato la presenza nella pianta di composti con forte attività citotossica contro diversi tipi di cancro, risultati che hanno destato notevole interesse presso i ricercatori del settore.
Sinonimi: Epistylium glaucescens Baill. (1858); Epistylium phyllanthoides Baill. (1858); Epistylium pulchrum Baill. (1858); Reidia glaucescens Miq. (1859); Phyllanthus zollingeri var. microphyllus Müll.Arg. (1863); Phyllanthus pallidus Müll.Arg. (1866); Diasperus pallidifolius Kuntze (1891); Diasperus pulcher (Wall. ex Müll.Arg.) Kuntze (1891); Phyllanthus asteranthos Croizat (1940); Phyllanthus lacerilobus Croizat (1944).
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