Famiglia : Arecaceae
Testo © Pietro Puccio
La Phoenix roebelenii O’ Brien (1889) è originaria delle foreste pluviali dello Yunnan (Cina), Laos e Vietnam, dove cresce in particolare lungo le rive del fiume Mekong, tra 200 e 400 m di altitudine.
Il termine generico è il nome che i Greci davano nell’antichità alla palma da dattero.
La specie è stata dedicata al raccoglitore tedesco Carl Roebelen (1855-1927) che la scoprì nel Laos.
Nei paesi anglofoni è conosciuta soprattutto come ‘miniature date palm’ e ‘pygmy date palm’.
Nomi comuni: “palma da datteri nana” (italiano); “miniature date palm”, “pygmy date palm”, “roebelin palm” (inglese); “palmier dattier miniature” (francese); “tamareira-anã”, “tamareira-de-jardim” (portoghese); “fenix robelini”, “fenix robelini tronco grueso” (spagnolo); “zwergdattelpal- me” (tedesco).
La Phoenix roebelenii ha un portamento cespitoso (specie in natura) o solitario, con fusti sottili di 10 cm di diametro, eretti o ricurvi, alti fino a circa 3 m, parzialmente coperti dalle basi fogliari disseccate.
Foglie pennate di 1-1.5 m di lunghezza, molto ornamentali, con pinnule soffici di colore verde scuro lucido, lunghe fino a 30 cm, ridotte a spine alla base del picciolo.
Pianta dioica (ogni individuo porta o solo fiori maschili o solo fiori femminili) con infiorescenze lunghe 30-40 cm molto ramificate.
I fiori piccoli, color crema, sono seguiti nelle piante femminili da frutti neri, viranti al rosso scuro a matura- zione, lunghi 1,5-2,5 cm.Si riproduce per seme che germina in circa due mesi. È ampiamente coltivata nelle regioni tropicali e subtropicali per le sue caratteristiche ornamen- tali.
Preferisce terreni fertili, regolarmente irrigati, ed una esposizione in pieno sole o in ombra parziale (specie allo stato giovanile).
Molto coltivata anche come pianta da vaso per la decorazione di grandi ambienti, e si trova perfettamente a suo agio nelle verande lumi- nose.
È una della Phoenix più sensibili al freddo. Può resistere fino a circa -5 °C per brevissimo tempo, ma temperature appena sotto lo zero possono già danneggiare il fogliame.
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