Pelatantheria insectifera

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria dell’Assam, Bangladesh, Himalaya, India, Isole Andamane, Nepal, Myanmar, Thailandia e Vietnam, dove vive nelle foreste e boscaglie su suoli calcarei a basse e medie altitudini.

L’esatta etimologia del genere non è stata specificata dall’autore, secondo alcuni deriva dal greco “πέλας” = vicino e “ανθηρά” (anthera) = antera; il nome specifico è la combinazione del sostantivo latino “insectum” = insetto e del verbo “fero” = portare, per la somiglianza del fiore ad un insetto. Nomi comuni: euang jakajan (thailandese), môi râu ruồi (vietnamita).

La Pelatantheria insectifera (Rchb.f.) Ridl. (1896) è una specie monopodiale epifita e litofita con fusti cilindrici leggermente schiacciati, ramificati, di 30-50 cm di lunghezza e 0,5 cm di diametro provvisti di radici aeree e foglie alterne, distiche, rigide, carnose, ovato-ellittiche con apice bilobato, di 2-5 cm di lunghezza e 1-1,8 cm di larghezza. Infiorescenze racemose laterali, di 0,5-2 cm di lunghezza, portanti 2-5 fiori ravvicinati di 0,8-1,5 cm di larghezza e 2,2 cm di lunghezza. Sepali e petali ovati, lunghi 0,5-0,8 cm e larghi 0,2-0,3 cm, di colore giallo verdastro con due strisce bruno rossastre, labello trilobato carnoso dotato di una sorta di sperone alla base, lungo 0,6-1 cm, con lobi laterali eretti, triangolari, di colore bianco, e lobo mediano cordato, largo circa 0,5 cm, di colore rosa, e colonna, lunga e larga 0,2 cm, con ciuffo di peli ai lati dell’apice.
Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione, con ciascuna parte provvista di foglie e radici.

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Orchidea miniatura, rara in coltivazione, la Pelatantheria insectifera è originaria dell’Assam, Bangladesh, Himalaya, India, Isole Andamane, Nepal, Myanmar, Thailandia e Vietnam. Epifita o litofita, ha infiorescenze di appena 5-20 mm di lunghezza (foto a destra ) con 2-5 fiori ravvicinati larghi 8-15 mm e lunghi 22 mm © Giuseppe Mazza

Orchidea miniatura rara in coltivazione, dalla vegetazione vigorosa, richiede elevata luminosità, anche qualche ora di sole diretto al mattino, temperature medio-alte, 22-30 °C in estate, leggermente più fresche in inverno con valori minimi notturni preferibilmente non inferiori a 14 °C, elevata umidità, 70-85%, e costante buona ventilazione. Necessita di frequenti e abbondanti innaffiature e nebulizzazioni, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa, da effettuare al mattino per dare modo alla pianta di asciugarsi prima di sera. Le concimazioni, durante il periodo di vegetazione attiva, vanno effettuate preferibilmente con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a metà dose di quella consigliata sulla confezione, da alternare alle innaffiature in modo da evitare accumulo di sali alle radici.

Può essere coltivata semplicemente sospesa o in canestri senza alcun composto o montata su corteccia, tronchi o zattere di felci arborescenti, oppure posizionata in vaso con composto aerato e drenante che può essere costituito da corteccia (bark) e pezzi di carbone di 3-4 cm, eventualmente provvisto di un tutore muschiato per supporto. Trapianti e rinvasi vanno effettuati quando strettamente necessari, bagnando preventivamente le radici in modo da renderle più flessibili e meno fragili.

La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).

Sinonimi: Sarcanthus insectifer Rchb.f. (1857).

 

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