Famiglia : Passifloraceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria degli U.S.A. (Alabama, Arkansas, Florida, Georgia, Illinois, Indiana, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maryland, Mississippi, Missouri, North Carolina, Ohio, Oklahoma, South Carolina, Tennessee, Texas, Virginia e West Virginia), dove vive ai margini delle foreste, lungo i corsi d’acqua e in aree aperte disturbate, spesso su suoli sabbiosi.
Il nome del genere è la combinazione dei termini latini “passio, -onis” = passione e “flos, -oris” = fiore, con riferimento alla struttura del fiore in cui i primi missionari spagnoli intravedevano gli strumenti della Passione di Cristo; il nome specifico è l’aggettivo latino “incarnatus, a, um” = del colore della carnagione, con riferimento al colore dei fiori.
Nomi comuni: apricot-vine, large passion-flower, may apple, maypop, maypops, maypop passionflower, wild apricot, wild passionflower, wild passion vine (inglese); passiflore pourpurine (francese); passionsblume, winterharte Passionsblume (tedesco).
La Passiflora incarnata L. (1753) è una specie rampicante perenne, erbacea, che si ancora ai supporti tramite viticci prodotti all’ascella delle foglie, con fusti cilindrici, lunghi generalmente fino a 2-3 m, glabri o finemente pelosi.
Le foglie, su un picciolo lungo fino ad 8 cm provvisto di 2 ghiandole nettarifere all’apice, sono alterne, lunghe e larghe 6-15 cm, trilobate, con lobi da ovato-lanceolati a oblungo-lanceolati con tre nervature e margini leggermente serrati, di colore verde scuro superiormente, verde glauco inferiormente; le stipole (appendici alla base del picciolo che hanno il compito di proteggere la foglia nei primi stadi di sviluppo) sono appuntite (subulate) lunghe 2-3 mm, decidue. Fiori ermafroditi solitari, ascellari, su un peduncolo lungo 5-10 cm, di circa 7 cm di diametro, con 5 sepali e 5 petali oblunghi, di 2-3 cm di lunghezza e 0,8-1 cm di larghezza con apice ottuso, di colore bianco o lavanda, e corona di filamenti, lunghi 1,5-2 cm, di colore bianco o lavanda con bande rosa o porpora, arricciati all’apice; i fiori sono autosterili, per la fecondazione incrociata occorre pertanto la presenza di un’altra pianta non ricavata per via vegetativa dalla stessa.
Esistono rare forme con tutte le parti del fiore di colore bianco.
I frutti sono bacche ovoidi o ellissoidi, lunghe fino a circa 5 cm, di colore verde o giallastro a maturità, contenenti numerosi semi obovati, lunghi circa 0,6 cm, di colore bruno scuro immersi in una polpa gelatinosa (arillo), grigiastra, edule. Si riproduce per seme, eventualmente scarificato e tenuto in acqua per due giorni per favorirne la germinazione, in terriccio sabbioso ricco di sostanza organica, mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C, con tempi di germinazione variabili e generalmente lunghi, da alcune settimane a qualche mese, e fioritura precoce, anche al primo anno dalla semina; facile la riproduzione per talea e tramite polloni radicali, prodotti anche a grande distanza dalla pianta madre, tanto da diventare in certe situazioni infestante.
Specie fiorifera e di veloce crescita, richiede pieno sole per fiorire al meglio, ma sopporta anche una leggera ombreggiatura, presenta una notevole resistenza alle basse temperature, fino a circa -15 °C, perdendo tutta la parte aerea, ma rivegetando dalle radici carnose in primavera. Cresce bene anche in suoli poveri, sabbiosi e pietrosi, purché ben drenanti, preferibilmente acidi o neutri, e può sopportare, ben radicata, periodi di siccità. Si adatta alla coltivazione in vaso in terriccio sabbioso con aggiunta di sostanza organica, con regolari innaffiature durante il periodo vegetativo e mantenendo le radici leggermente umide in inverno. I frutti, maturi quando cadono dalla pianta, hanno un sapore leggermente acidulo e vengono consumati, liberati dai semi, freschi o utilizzati per preparare succhi, marmellate e gelati.
Tutte le parti della pianta sono utilizzate nella medicina tradizionale in particolare nel trattamento degli stati ansiosi e della insonnia.
Sinonimi: Granadilla incarnata (L.) Medik. (1787); Passiflora incarnata var. integriloba DC. (1828); Passiflora kerii Spreng. (1826); Passiflora edulis var. kerii (Spreng.) Mast. (1871).
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle PASSIFLORACEAE cliccare qui.