Famiglia : Bignoniaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras e Messico (Campeche, Chiapas, Colima, Distretto Federale, Guerrero, Jalisco, Méssico, Michoacán, Morelos, Nayarit, Oaxaca, Puebla, Quintana Roo, Tabasco, Tlaxcala, Veracruz e Yucatán) dove cresce nelle foreste secondarie, sia decidue che sempreverdi, fino a circa 1000 m di altitudine.
Il genere è dedicato all’agronomo e farmacista francese Antoine Augustin Parmentier (1737-1813); il nome specifico è l’aggettivo latino “aculeatus, a, um” = munito di spine, spinoso, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: candle tree, cat, cow okra, cucumber tree, snake okra (inglese); bananinha, guajilote (Brasile); cuajilote, palo de velas (Costa Rica); ají de Cabaiguán (Cuba); fruto de cera (Ecuador); camburito (Guatemala); chayote, chucho, cuajilote, guachilote, huajilote, palo de jilote, pepino cat, pepino kat, pepino de árbol, pepino de monte (Messico); camburito (Venezuela).
La Parmentiera aculeata (Kunth) Seem. (1854) è un arbusto o piccolo albero sempreverde o semideciduo molto ramificato, alto 7-10 m, con tronco eretto, fino a circa 30 cm di diametro, dalla corteccia di colore bruno chiaro leggermente fessurata; i rami giovani sono provvisti di coppie di spine ricurve ai nodi.
Le foglie, su un picciolo alato lungo 2,5-5,5 cm, sono opposte, sub opposte o fascicolate, solitamente trifogliate, con foglioline da ellittiche a obovate con apice ottuso o appuntito e margine intero, lunghe 2-7 cm e larghe 1,5-3 cm, la terminale leggermente più grande delle laterali, di colore verde intenso lucido. Fiori ermafroditi solitari o fascicolati direttamente sul tronco o i rami principali (caulifloria), inodori, con calice tubolare aperto lateralmente, lungo circa 3 cm, di colore verde, corolla campanulata, lunga 5-7 cm, di colore bianco verdastro a volte percorsa da qualche linea bruno porpora, con 5 lobi ricurvi con margini ondulati leggermente disuguali e 5 stami di cui uno sterile.
Il frutto è una bacca carnosa, fibrosa, di colore giallo verdastro, di forma pressochè cilindrica con costolature prominenti longitudinalmente e apice appuntito, leggermente ricurva, di 8-18 cm di lunghezza e 3-5 cm di diametro, contenente numerosi semi tondeggianti piatti di circa 3 mm di diametro.
Si riproduce facilmente per seme in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C, con tempi di germinazione di 1-5 settimane e prima fioritura dopo 3-5 anni.
Specie adatta alle zone a clima tropicale e subtropicale, preferibilmente con elevata piovosità annua, richiede una esposizione in pieno sole e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purchè ben drenato; da adulta può resistere a temperature prossime a 0 °C, se eccezionali e di breve durata. Utilizzata a volte come albero da ombra e ornamentale e negli orti familiari per i suoi frutti, prodotti quasi con continuità, utilizzati nella alimentazione animale e, in misura minore, umana, dal sapore piuttosto dolce, consumati crudi o bolliti. Giovani piante possono essere coltivate in vaso per essere riparate in ambiente protetto, particolarmente luminoso, dove il clima non consente la permanenza all’aperto nei mesi invernali, con minime notturne preferibilmente non inferiori a 15 °C. Le innaffiature devono essere regolari e abbondanti durante il periodo vegetativo, più diradate in inverno, ma senza fare asciugare completamente il substrato.Tutte le parti della pianta sono utilizzate da tempi remoti nella medicina tradizionale per varie patologie.
Sinonimi: Crescentia edulis Desv. (1814); Parmentiera edulis DC. (1838); Crescentia aculeata Kunth (1818); Crescentia musicarpa Zaldivar ex C.Heller (1853); Parmentiera foliolosa Miers (1868); Parmentiera lanceolata Miers (1868); Crescentia edulis Sessé & Moc. (1889).