Paracanthurus hepatus

Famiglia : Acanthuridae.

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Testo © Giuseppe Mazza

 

Lungo una ventina di centimetri, il Pesce chirurgo blu (Paracanthurus hepatus) ha una vasta diffusione nell’Indo-Pacifico tropicale

Lungo una ventina di centimetri, il Pesce chirurgo blu (Paracanthurus hepatus) ha una vasta diffusione nell’Indo-Pacifico tropicale © Giuseppe Mazza

Il Pesce chirurgo blu (Paracanthurus hepatus Linnaeus, 1766) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla variopinta famiglia tropicale degli Acanthuridae.

Il nome del genere “paracanthurus”, viene dal greco “para” = vicino, e “anthurus”, il nome di un ben noto genere di pesci appartenenti alla stessa famiglia zoologica.

Si tratta insomma di un piccolo pesce chirurgo, con la sua tipica lama tagliente su entrambi i lati del peduncolo caudale, come recita il nome “acanthurus”, che deriva a sua volta dal greco “akantha” = spina, ed “ura” = coda.

L’appellativo specifico “hepatus”, viene dal greco “hepar” = fegato, e quindi in latino “del color del fegato”, per un banale errore di Linneo.

Paracanthurus hepatus ha una lama tagliente avvelenata sul peduncolo caudale.

Possiede una lama tagliente avvelenata sul peduncolo caudale per frustare a sangue gli aggressori e, come tutti i pesci chirurgo, si nutre prevalentemente di vegetali © Giuseppe Mazza

Quando descrisse il pesce, il padre della classificazione zoologica aveva infatti davanti agli occhi un esemplare morto, conservato, dove lo splendido blu era diventato rossastro, come il fegato.

Zoogeografia

Il pesce chirurgo blu ha una distribuzione vastissima nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano, a partire dal Sud Africa, escluso il Mar Rosso, e dell’Oceano Pacifico, Giappone compreso, ma non raggiunge le coste americane. La colonizzazione si ferma alle isole di Kiribati, Samoa e Tonga.

Ecologia-Habitat

Nell'Oceano Indiano occidentale si trovano anche varianti col ventre giallo.

Nell’Oceano Indiano occidentale, come per esempio in questo esemplare dell’Isola della Riunione, si trovano anche varianti col ventre giallo © François Libert

Vive nelle formazioni madreporiche in pochi metri d’acqua, ma anche sugli strapiombi dei reef fino a 40 m di profondità. I giovani si rifugiano spesso nelle ramificazioni cespitose della Pocillopora eydouxi od altre madrepore del genere  Acropora.

Un rimedio sicuro contro i predatori di grossa taglia, ma non certo contro l’uomo. Ai pescatori, che li cacciano senza scrupoli per il commercio acquariologico, basta infatti staccare queste madrepore e infilarle sott’acqua in un sacco di plastica. I pesci verranno poi recuperati con calma, con un doppio danno ambientale.

Morfofisiologia

Può raggiungere i 31 cm, ma la taglia media si aggira sui 20 cm.

Paracanthurus hepatus incarna il personaggio di Dory nel famoso cartone animato “Alla ricerca di Nemo”

Un giovane. Questa specie incarna il personaggio di Dory nel famoso cartone animato “Alla ricerca di Nemo” © Giuseppe Mazza

Il corpo è piatto, quasi ovale, è molto simile a quello degli Acanthurus, con un’unica grande pinna dorsale con 9 raggi spinosi e 19-20 raggi molli. L’anale è simmetrica leggermente più corta, con 3 spine e 18-19 raggi inermi; le ventrali, di taglia modesta, hanno 1 spina e 3 raggi molli; le pettorali sono relativamente ampie con la punta arrotondata, trasparenti all’apice ma nere alla base e con una luminosa macchia gialla; la caudale è più o meno troncata.

La lama tagliente del peduncolo caudale è collegata ad una ghiandola velenifera, sottolineata dal triangolo giallo che parte dalla coda per innestarsi sul disegno nero che attraversa il corpo nascondendo l’occhio. Tutto il resto è di un blu splendente, ma in qualche raro esemplare, proveniente da certe zone, il ventre è giallo.

La bocca è piccola, dotata di denti minuscoli impiantati sulle mascelle. Ve ne sono di fini, ricurvi, e di più larghi col bordo seghettato.

I giovani Paracanthurus hepatus si rifugiano spesso nelle ramificazioni cespitose di Pocillopora eydouxi od altre madrepore del genere Acropora.

I giovani si nutrono di plancton, rifugiandosi spesso nelle ramificazioni cespitose di Pocillopora eydouxi od altre madrepore del genere Acropora © Karine Marangon

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il pesce chirurgo blu nuota di solito in piccoli branchi di 5-6 individui. I giovani si nutrono esclusivamente di zooplancton, gli adulti anche di qualche alga. La riproduzione avviene con uova pelagiche, ed i neonati hanno una speranza di vita di 20 anni. Anche se la specie è molto pescata per gli acquari e si fa rara in certe zone, la vulnerabilità è per fortuna ancora bassa con un possibile raddoppiamento delle popolazioni in appena 15 mesi. Nella Lista Rossa figura “Least concern“.

Sinonimi

Acanthurus hepatus Linnaeus, 1766; Acanthurus theuthis Lacepède, 1802; Paracanthurus theuthis Lacepède, 1802; Teuthis hepatus Linnaeus, 1766.

 

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