Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Brasile (Bahia, Espirito Santo, Minas Gerais, Paraná, Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul, Santa Catarina e São Paulo) dove vive sugli alberi sia delle foreste umide costiere che stagionalmente decidue, fino a circa 1200 m di altitudine.
Il genere è dedicato al botanico brasiliano Guido Frederico João Pabst (1914-1980); il nome specifico è l’aggettivo latino “fuscus, a, um” = bruno, con riferimento alle macchie bruno-porpora del fiore.
La Pabstiella fusca (Lindl.) Chiron & Xim.Bols. (2010) è una specie epifita cespitosa con rizoma strisciante e fusti eretti, distanziati tra loro di 2-5 mm, cilindrici e rivestiti da due guaine tubolari, di 1,5-3 cm di altezza e 1-2 mm di diametro, unifogliati.
Foglie obovato-lanceolate con apice tridentato e base lungamente attenuata, lunghe 5-8 cm e larghe 2-3 cm, di colore verde chiaro. Infiorescenze solitarie racemose dall’apice dei fusti, lunghe 6-8 cm, leggermente ricurve, portanti solitamente fino a 8 minuscoli fiori, su un pedicello filiforme lungo 1-1,5 cm e ovario lungo 2-3 mm, non resupinati (con il labello in alto sopra la colonna) di colore molto variabile, da giallo a rossastro più o meno maculato di porpora scuro, che si aprono 1-2 alla volta sul rachide zigzagante.
Sepali pressoché simili, ovato-lanceolati con apice da acuto a ottuso, leggermente concavi, lunghi 7-8 mm e larghi circa 2 mm.
Petali unguicolati eretti, lanceolati con apice acuto, lunghi 3-4 mm e larghi 1-2 mm, labello obovato-lanceolato con apice acuto, carnoso, lungo 3-4 mm e largo 1-2 mm, e colonna claviforme, lunga circa 3 mm, di colore giallo chiaro.
Si riproduce per seme, in vitro, ma solitamente e facilmente per divisione con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 fusti.
Orchidea miniatura di facile coltivazione che forma densi cespi e fiorisce più volte durante l’anno, richiede una posizione semiombreggiata, temperature intermedie, con minime notturne invernali non inferiori a 14 °C, umidità elevata, 70-80 %, e una continua leggera ventilazione. Può essere montata su rami, pezzi di corteccia, o zattere di sughero o di radici di felci arborescenti rivestiti di uno strato di sfagno, per mantenere una costante umidità alle radici, oppure coltivata in piccoli vasi con un composto drenante e aerato che può essere costituito da corteccia di fine pezzatura, carbone vegetale e sfagno.
Le innaffiature devono essere regolari, non avendo un periodo di riposo, in modo da mantenere costantemente umido il substrato, ma senza ristagni, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Pleurothallis fusca Lindl. (1837); Pleurothallis hypnicola Lindl. (1842); Humboltia hypnicola (Lindl.) Kuntze (1891); Specklinia hypnicola (Lindl.) F.Barros (1984); Stelis hypnicola (Lindl.) Pridgeon & M.W.Chase (2001); Pabstiella hypnicola (Lindl.) Luer (2007); Effusiella fusca (Lindl.) Campacci (2011); Effusiella hypnicola (Lindl.) Campacci (2011).