Famiglia : Orchidaceae
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Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Bolivia (Cochabamba) e Perù dove vive sugli alberi delle foreste nebbiose tra 2000 e 3500 m di altitudine.
Il nome del genere deriva dal greco “ὄγκος” (onkos) = tumore, massa, più il suffisso diminutivo “-ιδιον” (-idion) con riferimento alla piccola escrescenza carnosa alla base del labello di molte specie appartenenti al genere; la specie è dedicata al suo raccoglitore, lo svizzero Jean Nötzli.
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L’Oncidium noezlianum è un’epifita di 20-30 cm d’altezza delle foreste nebbiose d’altitudine della Bolivia e del Perù © Giuseppe Mazza
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Infiorescenze di 20-25 cm. Hanno dato origine a numerosi ibridi orticoli per l'intenso colore rosso arancio © Giuseppe Mazza
Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione con ciascuna sezione provvista almeno di 3-4 pseudobulbi.
Specie dai fiori particolarmente attraenti che ha dato origine a numerosi ibridi cui ha conferito il suo intenso colore rosso arancio. Va coltivata in ambiente leggermente ombreggiato e molto ventilato, con elevata umidità, 70-85 %, e temperature da fresche a intermedie, con valori notturni tra 7 e 15 °C e diurni tra 15 e 25 °C, con una elevata escursione termica giornaliera per favorire la fioritura, condizioni non sempre facilmente ottenibili senza sistemi di raffrescamento.
Durante la crescita degli pseudobulbi le innaffiature devono essere regolari, ma lasciando parzialmente asciugare prima di ridare acqua, diradate in inverno fino all’apparire della nuova vegetazione, ma senza mai fare asciugare completamente, con nebulizzazioni regolarmente distribuite durante l’anno. Le innaffiature e nebulizzazioni vanno effettuate con acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata, e le concimazioni, durante il periodo vegetativo, con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a metà, o meno, dose di quella consigliata sulla confezione, distribuite e alternate in modo da evitare accumulo di sali alle radici.
Può essere montata su tronchi, pezzi di corteccia o zattere o coltivata in vaso con composto particolarmente drenante ed aerato che può essere costituito da frammenti di corteccia (bark) di media pezzatura e sfagno, con eventuale aggiunta di carbone vegetale e inerti. I rinvasi e le eventuali divisioni vanno effettuati alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Cochlioda densiflora Lindl. (1853); Odontoglossum cochlioda Rchb.f. (1864); Mesospinidium densiflorum (Lindl.) Rchb.f. (1872); Cochlioda noezliana (Mast.) Rolfe (1890); Odontoglossum noezlianum Mast. (1890); Cochlioda miniata L.Linden (1896); Cochlioda noezliana var. superba L.Linden (1898); Cochlioda floryi Rolfe (1911); Cochlioda beyrodtiana Schltr. (1919); Cochlioda densiflora f. aurea Roeth & O.Gruss (2003); Oncidium beyrodtioides M.W.Chase & N.H.Williams (2008); Oncidium densiflorum (Lindl.) M.W.Chase & N.H.Williams (2008); Oncidium floryi (Rolfe) M.W.Chase & N.H.Williams (2008); Oncidium miniatum (L.Linden) M.W.Chase & N.H.Williams (2008); Oncidium andinum Molinari (2016).
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