Famiglia : Nymphaeaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Afghanistan, Australia (Northern Territory e Queensland), Bangladesh, Cambogia, Cina (Anhui, Guangdong, Hainan, Hubei e Yunnan), Filippine, India (Isole Andamane e Nicobare), Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Nepal, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Sri Lanka, Taiwan, Thailandia e Vietnam, dove cresce in laghi, stagni e aree paludose, in genere in acque calme e poco profonde.
Il nome del genere deriva dal latino “nymphae” = ninfe, divinità che nella mitologia latina abitavano nei boschi, mari, fiumi e laghi; il nome specifico deriverebbe da quello di una località del Bangladesh.
Nomi comuni: blue lotus, blue star water lily, blue waterlily, indian blue water lily, star lotus (inglese); ninféia-azul, ninféia stelata (portoghese); blaue seerose (tedesco).
La Nymphaea nouchali Burm.f. (1768) è una pianta erbacea perenne d’acqua dolce, piuttosto variabile, con rizoma ovoide eretto, non ramificato, radicato nel sedimento del fondo; tende ad andare a riposo nei periodi di siccità. Presenta foglie solitarie all’estremità di un robusto picciolo percorso da canali in cui è presente aria per assicurare il galleggiamento e gli scambi gassosi tra foglie e radici.
Le foglie galleggianti sono peltate (con il picciolo inserito pressoché al centro della lamina), orbicolari di 8-25 cm di diametro con margine intero o crenato (con denti dall’apice arrotondato) superiormente lisce, idrorepellenti e di colore verde, leggermente purpuree inferiormente; le foglie sommerse sono di colore verde pallido superiormente, rosate inferiormente.
Fiori profumati di 5-15 cm di diametro leggermente emergenti dalla superficie dell’acqua, su un peduncolo anch’esso provvisto di canali in cui è presente aria, con 4 sepali lanceolati, leggermente venati, verdi esternamente, dello stesso colore dei petali internamente, lunghi 3-6 cm, 10-25 petali da oblunghi a lanceolati, bianchi sfumati di blu, porpora o rosso porpora, e 35-40 stami lunghi 1-4 cm di colore giallo sfumato di blu all’apice; i fiori si aprono al mattino e chiudono nel tardo pomeriggio, generalmente per quattro giorni consecutivi.
Al termine della fioritura il peduncolo si immerge portando il frutto in formazione al fondo, dove completa la maturazione.I frutti sono globosi, di 2-4 cm di diametro, contenenti semi ellissoidi o globosi, verdi, lunghi circa 1 mm, con arillo spugnoso. I semi inizialmente galleggiano per la presenza di aria nell’arillo (involucro carnoso che avvolge in tutto o in parte il seme), il che ne favorisce la dispersione, finché questo non si disfa, impregnandosi d’acqua, facendoli depositare al fondo.
Si riproduce per seme in primavera-estate, coperto da un sottile strato di suolo e qualche centimetro d’acqua, in pieno sole; la germinazione avviene in 3-4 settimane, dopo che sono apparse le prime foglie si effettua il trapianto in contenitori singoli e si immergono nell’acqua.
La prima fioritura ha luogo al terzo, quarto anno dalla semina. A livello amatoriale la riproduzione si effettua quasi esclusivamente per divisione di rizoma, con almeno una gemma presente.
Specie molto apprezzata da lungo tempo e ampiamente diffusasi al di fuori delle zone di origine, come in Africa, per le sue caratteristiche ornamentali; coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale, dove è in fiore per gran parte dell’anno, e marginalmente in quelle temperato calde, altrove le piante possono essere conservate dall’autunno alla primavera in ambiente protetto, alla temperatura di 18-20 °C.
Richiede pieno sole, acqua di preferenza leggermente acida o neutra ed un substrato ricco di sostanza organica che può essere costituito da uno strato di terra da giardino, uno strato di letame e uno di ghiaietto per copertura.
Utilizzata spesso negli acquari per le ornamentali foglie sommerse.
Rizomi, foglie e fiori sono utilizzati da lungo tempo nella medicina tradizionale per varie patologie; localmente i rizomi, ricchi di amido, vengono consumati bolliti o arrostiti, le foglie e i fiori come verdura e foraggio per gli animali; anche i semi vengono a volte consumati fritti o macinati e aggiunti alla farina.
È l’emblema nazionale del Bangladesh, nella sua varietà bianca, e dello Sri Lanka, nella sua varietà blu pallido.
Sinonimi: Nymphaea stellata Willd. (1799); Castalia scutifolia Salisb. (1805); Castalia stellaris Salisb. (1805); Nymphaea madagascariensis DC. (1821); Castalia caerulea Tratt. (1822); Castalia stellata (Willd.) Blume (1825); Nymphaea cyanea Roxb. ex G.Don (1831); Nymphaea bernierana Planch. (1853); Nymphaea emirnensis Planch. (1853); Leuconymphaea stellata (Willd.) Kuntze (1891).
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle NYMPHAEACEAE cliccare qui.