Famiglia : Arecaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Australia (Queensland nordorientale) dove cresce in una limitata area della foresta pluviale, prevalentemente ai margini di corsi d’acqua e in zone paludose, con clima caratterizzato da una elevata piovosità ben distribuita nell’arco dell’anno, dal livello del mare fino a circa 500 m di altitudine.
Genere e specie sono dedicati all’uomo politico inglese George Augustus Constantine Phipps Normanby (1819-1890) che fu governatore del Queensland (1871-1874).
Nomi comuni: black palm (inglese).
La Normanbya normanbyi (W.Hill) L.H.Bailey (1930) è una specie monoica inerme a fusto eretto solitario, liscio, con base bulbosa percorsa da fessure verticali, alto fino a circa 20 m con un diametro di 15-20 cm, di colore grigiastro, che tende a diventare sempre più scuro con l’età, e su cui sono visibili gli anelli traccia della attaccatura delle foglie cadute.
Le foglie, su un corto picciolo coperto da un fitto tomento biancastro e scaglie brune, sono pennate, ricurve, lunghe 2-3 m, con rachide coperto da fitte scaglie brune e pinnule che nelle piante adulte sono disposte irregolarmente e ad angoli diversi attorno ad esso, suddivise fin quasi alla base in 7-9 segmenti paralleli, lunghi 30-50 cm e larghi 1-3 cm, con apice troncato e dentato, di colore verde scuro superiormente, ricoperti da fitte e minuscole scaglie bianco bluastre inferiormente. La base fogliare avvolge interamente il fusto per una lunghezza di 0,6-1 m formando una sorta di capitello tubolare, appena ingrossato alla base, di colore grigio cenere con apice brunastro.
Le infiorescenze, inizialmente racchiuse in due brattee lunghe circa 30 cm, nascono sotto le foglie (infrafogliari) su un corto peduncolo, sono pendenti, ramificate, lunghe 60-90 cm, con fiori unisessuali biancastri disposti in triadi (un fiore femminile tra due maschili) nella parte inferiore, mentre nella parte terminale sono presenti solo fiori maschili solitari o in coppia. I frutti sono ovoidi con apice appuntito, di colore da rosa a bruno rossastro a maturità, di 4,5 cm di lunghezza e 3 cm di diametro, con fibre larghe 0,5-1 mm presenti nel mesocarpo, contenenti un solo seme. La prima fogliolina è bifida. Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua tiepida per due giorni, che se fresco germina in 2-3 mesi in terriccio aerato e drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C.
Palma particolarmente elegante per il fusto sottile e la corona di foglie dall’aspetto piumoso, di notevole valore paesaggistico come esemplare isolato, in gruppo o in fila ai lati di strade e viali, adatta ai climi tropicali e subtropicali umidi, se ne può tentare la coltivazione in quelli temperati più miti dove temperature intorno a 0 °C sono eventi eccezionali e di brevissima durata. Di veloce crescita, in condizioni ottimali di coltivazione, richiede suoli profondi ben drenati e ricchi di sostanza organica, leggermente acidi o neutri, mantenuti costantemente umidi, ed una posizione semiombreggiata per i primi anni di vita, poi in pieno sole. Nei climi con periodi di siccità necessita di innaffiature regolari, specie nella fase giovanile, e si avvantaggia di regolari concimazioni.
L’interno del fusto, duro e nerastro, viene utilizzato dagli aborigeni per realizzare vari oggetti artigianali e nelle costruzioni. La specie è inserita nella lista rossa della IUCN (International Union for the Conservation of Nature) come “vulnerabile” (a rischio di estinzione in natura).
Sinonimi: Areca normanbyi (W.Hill) F.Muell. (1874); Cocos normanbyi W.Hill (1874); Ptychosperma normanbyi (W.Hill) F.Muell. (1880); Drymophloeus normanbyi (W.Hill) Benth. & Hook.f. ex Becc. (1885); Normanbya muelleri Becc. (1885); Saguaster normanbyi (W.Hill) Kuntze (1891).
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