Noccaea rotundifolia

Famiglia : Brassicaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Noccaea rotundifolia (L.) Moench è una specie della famiglia Brassicaceae, tribù Coluteocarpeae, endemica dell’arco alpino. Cresce su pendii rocciosi, su pietrisco sassoso, su calcare. Volgarmente è nota come Erba storna a foglie rotonde, Tlaspi a foglie rotonde.

Noccaea è un genere dedicato al botanico italiano abate Domenico Nocca (1758-1841), direttore dei Giardini Botanici di Mantova e Pavia e autore, con Giovanni Battista Balbis (1765-1831), della Flora Ticinensis (1816). Il termine specifico rotundifolia deriva da “rotundus”, rotondo e da “folium”, foglia per le foglie arrotondate. Questa specie, in passato inclusa nel genere Thlaspi [T. rotundifolium (L.) Gaudin], grazie ad approfonditi studi di filogenetica molecolare, attualmente fa parte del genere Noccaea.

È una pianta perenne glabra e glaucescente con una parte erbacea che annualmente secca e una parte legnosa perennante.

Ha fusti ascendenti, alti 5-8 (15) cm, con stoloni che s’insinuano fra ghiaioni e macereti e generalmente si rinviene ad altitudini comprese tra 1600 a 2800 m, talora fino a 3379 m.

Noccaea rotundifolia

Endemica dell’arco alpino Noccaea rotundifolia cresce su pendii rocciosi, pietrisco sassoso e calcare ad altitudini comprese tra 1600 a 2800 m, con un record a 3379 m © Olive Titus

Le foglie sono carnose e lucide, le basali (4-9 x 8-18 mm) picciolate, disposte in rosetta, spatolate 4-9 x 8-18 mm con uno o due dentelli per lato. Le cauline sono sessili, ovali-oblunghe, amplessicauli.

I fiori emanano un delicato profumo di miele e sono sorretti da peduncoli (5 mm) e disposti in dense infiorescenze racemose ombrelliformi alte fino a 15 cm. I sepali misurano 2 mm e i petali (2×5 mm) sono roseo-violetti, raramente bianchi. Le antere sono oblunghe. Lo stilo misura 1,5-3 mm. La fioritura inizia a giugno e si protrae fino ad agosto.

I frutti sono siliquette, 3×7 (-12) mm, con due lobi leggermente arrotondati, con ala (fino a 1,5 mm) e 2-4 semi color bruno-verdastri per loculo. La dispersione dei semi avviene in inverno per opera del vento che spinge la pianta sulla superficie nevosa facendo rilasciare i suoi semi.  Il numero cromosomico diploide è 2n=14.

N. rotundifolia è caratterizzata da un’elevata variabilità morfologica legata alla natura del substrato e non alla distribuzione geografica.

Noccaea rotundifolia

I fiori, in boccio da giugno ad agosto, sono disposti in dense infiorescenze racemose ombrelliformi che emanano un delicato profumo di miele © Olive Titus

Infatti, gli individui che vivono su calcari e calcescisti presentano stili di lunghezza ridotta, mentre quelli delle aree a calcari dolomitici, prasiniti, dolomie e serpentiniti, presentano stili di lunghezza maggiore. Questa caratteristica concorda con la moderna impostazione sistematica nella quale sono state messe in sinonimia tutte le differenti varietà e sottospecie in precedenza descritte.

Questa specie è in grado di catturare dal suolo e accumulare internamente nickel, piombo, cadmio e soprattutto zinco. Si presta a essere utilizzata per la bonifica di terreni leggermente inquinati da questi metalli, anche se, per i tassi di accumulo e i fattori di traslocazione, non si può considerare una pianta iperaccumulatrice.

Sinonimi: Hutchinsia rotundifolia (L.) W.T. Aiton, Iberidella rotundifolia (L.) Hook.f., Iberis rotundifolia L., Noccaea rotundifolia subsp. grignensis F.K. Mey., Noccaea rotundifolia subsp. intermedia F.K. Mey., Thlaspi cepaeifolium subsp. grignense (F.K. Mey.) Greuter & Burdet, Thlaspi cepaeifolium subsp. rotundifolium (L.) Greuter & Burdet, Thlaspi grignense (F.K. Mey.) Landolt, Thlaspi rotundifolium (L.) Gaudin, Thlaspi rotundifolium subsp. grignense (F.K. Mey.) Greuter & Burdet

 

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