Famiglia : Acanthuridae
Testo © Giuseppe Mazza
Naso vlamingii (Valenciennes, 1835), volgarmente noto come Pesce unicorno di Vlaming, appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes, ed alla famiglia degli Acanthuridae, che conta 6 generi e 84 specie riunite in 3 sottofamiglie.
Di queste, la più grande è quella degli Acanthurinae, che comprende il genere Acanthurus, i così detti Pesci chirurgo per la lama tagliente sul peduncolo caudale, ed i generi Ctenochaetus, Paracanthurus e Zebrasoma, ospiti frequenti degli acquari come Zebrasoma flavescens o Paracanthurus hepatus. La sottofamiglia più piccola è quella de Prionurinae, con solo 7 specie appartenenti al genere Prionurus, mentre i Nasinae, anche qui con un solo genere, il Naso, contano una ventina di specie note come Pesci unicorno per l’insolita protuberanza ossea sul muso, ben evidente in Naso unicornis.
Questo bernoccolo però può mancare, come in Naso lituratus, o essere appena accennato, più simile a un naso che a un corno, come in Naso vlamingii.
Inutile dire che il genere Naso nasce dalla parola latina “nasus” = naso, mentre il termine specifico vlamingii, in latino letteralmente di Vlaming, onora la memoria di Willem Hesselsz de Vlamingh (1640-1698), capitano di mare olandese che esplorò la costa centro-occidentale dell’Australia sbarcando nell’attuale Perth e battezzando Swan, cioè cigno, il fiume solcato da insoliti cigni neri. Era il primo europeo a vederli e ancora oggi il fiume della capitale dell’Australia Occidentale porta questo nome.
Zoogeografia
Come altri Nasinae, il Pesce unicorno di Vlaming ha una distribuzione vastissima nell’Indo-Pacifico tropicale.
A titolo indicativo, partendo dalla Somalia, lo troviamo lungo la costa africana fino al Sud Africa, nel Madagascar e nelle isole Comore, Riunione, Mauritius, Seychelles e Maldive. È presente lungo le coste dell’India, Malesia, Indonesia e poi verso Nord nel Vietnam, Filippine, Taiwan e Giappone. In Oceania, dopo l’Australia e Papua Nuova Guinea, raggiunge la Nuova Caledonia. Procedendo verso levante, ha colonizzato le isole Figi, Tonga, Samoa, le Isole Cook, le Hawaii, la Polinesia Francese ed ha persino raggiunto, ormai in Sud America, le Isole Galapagos.
Ecologia-Habitat
È un pesce diurno, associato a formazioni madreporiche, che nuota in acque poco profonde e non scende mai sotto i 50 m. Si trova spesso nelle lagune, ma anche sul lato esterno dei reef, nei punti dove si concentra lo zooplancton trasportato dalle correnti.
Morfofisiologia
Naso vlamingii può raggiungere i 60 cm di lunghezza. Il profilo del corpo è ovale, con la caratteristica protuberanza ossea, sopra alla bocca, ornata da un’elegante mascherina blu che raggiunge gli occhi.
Il peduncolo caudale è stretto, e come negli altri Pesci unicorno reca due lame uncinate per lato. Sono di dimensioni modeste, non certo paragonabili a quelle vistose di Naso elegans o Naso unicornis.
La bocca è piccola, con labbra blu e denti conici dalle punte smussate o dentellate per meglio recidere le alghe che fanno parte del suo regime alimentare.
Vi è una sola lunga e vistosa pinna dorsale, insolitamente alta per il genere Naso, che conta 6 raggi spinosi e 26-27 molli. Di colore decisamente variabile, dal marrone al blu, ha comunque sempre un bordino turchese. La pinna anale, d’aspetto analogo, è simmetrica, con 3 raggi spinosi e 27-29 inermi.
Le pinne pettorali sono generalmente blu, con 17-19 raggi molli, mentre le pelviche, gialle e appuntite, recano un raggio spinoso e 3 inermi.
La pinna caudale è bluastra, grosso modo trapezoidale, col margine giallo spesso leggermente arrotondato e lobi filamentosi blu, che nei maschi crescono a dismisura con l’età, mostrando, insieme alle lame caudali più sviluppate, un piccolo dimorfismo sessuale.
Pare inoltre che i maschi abbiano cromatofori più efficaci delle femmine, per adattarsi rapidamente all’ambiente e soprattutto per manifestare con livree smaglianti il loro stato d’animo.
A parte il capo, senape con puntini blu, il colore di fondo del corpo può infatti variare dal giallastro rossastro all’azzurro chiaro, con una punteggiatura blu che si unisce formando tratteggi verso il ventre. Nasce così un disegno caratteristico che può però attenuarsi in un attimo, fin quasi a sparire, mascherato di notte da una livrea mimetica ricca di chiari e scuri.
I giovani hanno un profilo tondeggiante, marrone-senape con macchie scure sparse che, con la crescita, si colorano progressivamente di blu.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il Pesce unicorno di Vlaming vive isolato, in coppie o piccoli gruppi nutrendosi principalmente di zooplancton, ma anche d’alghe, appartenenti ai generi Cladophora, Dictyota, Padina, Turbinaria, Jania e Laurencia, e dei detriti organici che si depositano sui fondali.
È dunque un onnivoro, meno attratto dei congeneri da un regime vegetariano.
Le uova, fecondate in nuoto, vengono affidate alle correnti. La fase larvale dura a lungo, con giovani che crescono così in località spesso lontane, colonizzando nuovi reef come mostra l’enorme diffusione della specie.
Naso vlamingii è spesso ospite dei grandi acquari pubblici, i soli che possono assicuragli, data l’alimentazione e la taglia, una vita decente.
La resilienza della specie è bassa, visto che occorrono 4,5-14 anni per rifare le popolazioni decimate dagli eventi, ma l’indice di vulnerabilità alla pesca segna solo 38 su una scala di 100.
Le popolazioni stanno diminuendo, ma considerando l’abbondanza di cibo e il suo vasto areale Naso vlamingii figura dal 2012 come “LC, Leaast Concern” , cioè “Preoccupazione Minore”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Naseus vlamingii Valenciennes, 1835.