Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Ecuador (Azuay) dove cresce sugli alberi della foresta umida tra 1500 e 2500 m di altitudine.
Il nome del genere deriva da Muscaria, genere affine, a sua volta derivato dal sostantivo latino “musca, ae” = mosca, con allusione alla forma del fiore; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo greco “μεγάλα” (megala) = grande e del sostantivo “ὄψις” (opsis) = viso, aspetto, con riferimento al labello
La Muscarella megalops (Luer) Luer (2006) è una specie epifita cespitosa con rizoma strisciante e sottili fusti unifogliati, lunghi 0,5-1 cm, racchiusi da due guaine tubolari.
Foglie erette obovate con apice da acuto a ottuso e base lungamente ristretta, coriacee, lunghe 3-4,5 cm e larghe circa 0,8 cm.
Infiorescenze, su un peduncolo filiforme flessuoso lungo 4-5 cm, racemose, arcuate tendenzialmente ricadenti, larghe, fino a circa 15 cm di lunghezza, con numerosi fiori che si aprono in successione di 2-3 cm di diametro.
Pedicello e ovario di circa 1 cm di lunghezza, sepali liberi, simili, oblunghi con apice caudato, carenati, lunghi circa 2,2 cm e larghi 0,3 cm, traslucidi, di colore bianco verdastro con maculature porpora, ciliati.
Petali strettamente triangolari con apice lungamente acuminato, lunghi circa 1,4 cm e larghi alla base 1 mm, translucidi, di colore verdastro, con lunghi e sparsi peli alla base.
Labello obovato con due piccoli lobi eretti alla base, convesso, pubescente e fittamente ciliato esternamente, di colore rosso porpora, lungo circa 1,3 cm e largo 0,6 cm, e colonna, lunga circa 3 mm, di colore verde.
Si riproduce per seme, in vitro, ma solitamente per divisione, con ciascuna sezione provvista di almeno 4-5 fusti.
Orchidea miniatura dai fiori caratteristici tra i più grandi del genere, distinguendosi in particolare per l’aspetto e le dimensioni del labello, che forma in breve tempo densi cespi.
Di coltivazione piuttosto facile, richiede una posizione semiombreggiata, temperature fresche, con minime notturne non inferiori a 8 °C, elevata umidità, 70-80 %, e costante leggera ventilazione.
Può essere montata su pezzi di corteccia, zattere di sughero o di felci arborescenti, oppure coltivata in vaso con un composto drenante che può essere costituito da frammenti di corteccia di media pezzatura, carbone vegetale e sfagno.
Innaffiature regolarmente distribuite, non avendo un preciso periodo di riposo, anche giornaliere per le piante montate, ma evitando ristagni che possono provocare marciumi, utilizzando acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata.
Concimazioni mensili con un prodotto specifico per orchidee a ¼ di dose di quella indicata sulla confezione.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Pleurothallis megalops Luer (1982); Specklinia megalops (Luer) Pridgeon & M.W.Chase (2001).