Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Belize, Guatemala, Honduras, Messico (Campeche, Chiapas, Colima, Guerrero, Jalisco, Michoacán, Nayarit, Oaxaca, Quintana Roo, Tabasco, Veracruz e Yucatán), Nicaragua e Panama dove cresce sugli alberi delle foreste tra 200 e 1600 m di altitudine.
Il nome del genere deriva da Muscaria, genere affine, a sua volta derivato dal sostantivo latino “musca, ae” = mosca, con allusione alla forma del fiore; il nome specifico è l’aggettivo participio perfetto latino “marginatus, a, um” = marginato, orlato, con riferimento ai margini delle foglie.
La Muscarella marginata (Rich.) Luer (2006) è una specie epifita cespitosa con rizoma strisciante e sottili fusti unifogliati lunghi circa 4 mm.
Foglie erette oblanceolato-oblunghe con apice tridentato, lunghe 1,5-2,5 cm, picciolo incluso, e larghe 2-3 mm, coriacee.
Infiorescenze laterali erette, su un peduncolo filiforme lungo 2,5-4 cm, racemose, compatte, con numerosi fiori traslucidi, di colore giallo pallido con maculature porpora violaceo, che si aprono in successione su un pedicello e ovario di 6-8 mm di lunghezza.
Sepalo dorsale ovato-triangolare, lungo 5-7 mm e largo circa 1,5 mm, con apice caudato carnoso, lungo 2-3 mm, e margini irregolarmente denticolati, sepali laterali simili, fusi alla base per una lunghezza di circa 2 mm.
Petali ovato-triangolari con apice acuto e margini irregolarmente serrati, lunghi 2,5-3 mm e larghi circa 0,5 mm, labello unguicolato trilobato con lobi laterali triangolari, lunghi circa 1 mm, e lobo mediano, spesso, convesso, minutamente verrucoso, con apice ottuso e margine fimbriato, lungo circa 2 mm e largo 1,5 mm, e colonna lunga circa 2,5 mm.
Si riproduce per seme, in vitro, ma solitamente per divisione con ciascuna sezione provvista di almeno 4-5 fusti.
Orchidea miniatura che forma densi cespi dalla fioritura che si protrae per lungo tempo, richiede una posizione semiombreggiata, temperature intermedie, elevata umidità ambientale, 70-80 %, e aria in continuo movimento.
Può essere montata su tronchi, pezzi di corteccia o zattere di vario tipo rivestite di sfagno per mantenere le radici umide, oppure coltivata in vaso con un composto drenante che può essere costituito da frammenti di corteccia di media pezzatura, carbone vegetale e sfagno.
Le innaffiature devono essere frequenti, anche giornaliere in presenza di temperature elevate, solo leggermente più distanziate in inverno, ma senza mai fare asciugare completamente il substrato, non avendo un preciso periodo di riposo, utilizzando acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Epidendrum marginatum Rich. (1792); Pleurothallis alata A.Rich. & Galeotti (1845); Pleurothallis spectrilinguis Rchb.f. (1882); Pleurothallis marginata (Rich.) Cogn. (1896); Pleurothallis hastata Ames (1908); Pleurothallis scopula Schltr. (1910); Pleurothallis liebmanniana Kraenzl. (1920); Specklinia hastata (Ames) Pridgeon & M.W.Chase (2001); Specklinia alata (A.Rich. & Galeotti) Solano & Soto Arenas (2003); Specklinia spectrilinguis (Rchb.f.) Luer (2004).