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© Dr. Giuseppe Mazza
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Opera di Kess Verkade, fu inaugurata l’8 gennaio 1997 sulla Piazza del Palazzo Principesco per commemorare il 700° anniversario della Dinastia dei Grimaldi. Camuffato da monaco, riusci a farsi aprire il posto di guardia, e a conquistare la fortezza che passò dai Ghibellini ai Guelfi.

Monaco-Ville: l’entrata laterale della Cattedrale, il Palazzo di Giustizia, e la Piazza di San Nicola

Opera di Bassignani, la statua di San Nicola, protettore dei pescatori e dei bambini, e patrono del Principato di Monaco con Santa Devota, sormonta la fontana dell’omonima piazza a Monaco-Ville.
Col suo pozzo, un tempo attivo, ricorda François-Joseph Bosio, scultore monegasco. Lavorò nel Principato, in Italia, e a Parigi dove divenne celebre col busto dell’Imperatrice Joséphine e la statua equestre di Louis XIV. Luigi XVIII gli commissionò la quadriga in bronzo che sormonta l’ Arco di Trionfo del Carosello di Parigi. Nel 1828 venne nominato Barone della Corona di Francia da Carlo X.

Nel Museo della vecchia Monaco, che si trova al numero 2 della via Emile de Loth a Monaco-Ville, sono esposte varie ceramiche dell’antica “Poterie de Monaco”.
I pezzi di maggior pregio, sono quelli realizzati da Ernesto Sprega (1829-1911) che ne fu il direttore dal 1883 al 1889. D’origine romana, fu allievo del grande maestro Mantovani e lavorò poi a Firenze per Ginori, celebre pittore e ceramista.
Ernesto Sprega, raffigurato nell’autoritratto in alto a destra della vetrina, realizzò, durante il suo soggiorno a Monaco, numerose ceramiche e pitture.
Si distinse soprattutto per il “cannage”, una tecnica del tutto personale che conferiva a vasi e canestri un aspetto leggiadro, molto simile a quelli veri, intrecciati con paglia e giunchi. Questa tecnica, unita all’incessante ricerca di nuove forme e colori, gli valsero vari riconoscimenti, quando rappresentava Monaco nelle Esposizioni Internazionali
Otre che ceramista di talento, Ernesto Sprega è da ricordare per i numerosi affreschi realizzati nella Cappella Palatina e gli Appartamenti Privati del Palazzo Principesco.

Fra il 1524 e il 1641, per 117 anni, il Principato di Monaco fu sotto la protezione, sempre più invadente, della Spagna.

Chiamato a giusto titolo ” Il tempio del Mare “, il Museo Oceanografico s’incorpora mirabilmente nel suggestivo paesaggio della Rocca di Monaco vista dai flutti.

Monaco-Ville: la ” sala della balena ” del Museo Oceanografico con scheletri di Balaenoptera physalus, Pseudorca crassidens, e Orcinus orca.

Esposizione, al Museo Oceanografico di Monaco, dei resti fossili di un Ophthalmosaurus anna, rettile marino nato 150 milioni di anni fa’.

Ricostruzione, al Museo Oceanografico di Monaco, del laboratorio della nave Hirondelle II del Principe Albert I
Altre foto panoramiche ingrandibili del Principato di Monaco