Famiglia : Nymphalidae
Testo © Dr. Gianfranco Colombo
L’Atalia, nota anche genericamente come Fritillaria (Melitaea athalia Rottemburg 1775), appartiene all’ordine dei Lepidoptera ed alla famiglia dei Nymphalidae.
Come già detto in questa famiglia vengono abitualmente incluse più di 6.000 specie di farfalle sparse in tutto il mondo, per cui è ritenuta la più consistente fra quelle che raggruppano i lepidotteri diurni.
È una farfalla comune, largamente diffusa e alquanto variabile nel disegno. Identificare la atalia sul campo è notoriamente difficile, in special modo nell’area Europea dove convivono numerose specie similari che hanno loro stesse variazioni nei caratteri identificativi.
L’etimologia del nome scientifico della Melitaea athalia è, come tutti le denominazioni date dai primi naturalisti, soggetta a diverse interpretazioni, in particolare il genere Melitaea (vdr. Melitaea cinxia). Il sinonimo Mellicta Billberg, 1820 deriva dall’abbinamento dei termini greci “meli” = miele e “liktés” = che lecca, riferito alle abitudini di queste farfalle.
Anche per quanto attiene il nome dato a questa specie non vi sono particolari motivazioni che possano giustificare o spiegare il perchè l’Autore abbia scelto tale riferimento. Oltretutto come in questo caso quando il personaggio nominato, per le sue caratteristiche storico/politiche alquanto controverse, non meriterebbe certo l’onore di vedersi dedicare un essere vivente così leggiadro quale una farfalla.
Athalia era la figlia del Re Ahab e della Regina Jazebel di Israele. Sposata a Joram divenuto poi re di Israele, strinse un trattato fra il suo popolo e quello del Regno del Nord. Joram, discendente diretto di Re David promosse attivamente nel Suo regno l’adorazione del Dio ebraico Jahveh ma allo stesso tempo tollerò la presenza del Dio pagano Baal venerato dalla moglie Athalia. Dopo la morte di Joram il figlio Ahaziah divenne il re del Regno del Nord, sotto il controllo diretto della regina madre Athalia. Nei periodi successivi si acuirono fortemente le lotte fra i due regni con assassinii ed eliminazioni dei potenziali eredi e dopo lunghe ed alterne sopraffazioni, vide soccombere la stessa Athalia e la sua stirpe ed il loro tentativo di instaurare l’adorazione del dio Baal come religione prevalente.
Un’altra spiegazione molto più semplice e lineare è quella che l’autore Rottemburg pensò dapprima di usare per questa farfalla il nome Thalia, una delle tre Grazie, seguendo le tracce di altri naturalisti che avevano già dato il nome di altre Grazie ad alcune fritillarie (Argynnis aglaja e Boloria euphrosyne) ma trovando già questo riferimento assegnato da Linneo ad una farfalla del genere Heliconia, aggiunse semplicemente una lettera al nome da Lui scelto trasformandola così in Athalia.
I nomi volgari europei identificano principalmente alcune caratteristiche di questa farfalla. In Inglese Heath Fritillary; in Francese Damier Athalie; in Tedesco Wachtelweizen-Scheckenfalter; in Olandese Bosparelmoervlinder.
Zoogeografia
La Melitaea athalia è largamente presente in Europa, eccezione fatta, nella parte meridionale, per le isole del Mediterraneo, del sud della penisola Iberica e del sud della Grecia e nella parte settentrionale, nelle aree che si affacciano sul Mare del Nord e il Baltico. Si trova anche in tutta l’Asia nella fascia temperata che corre dalla Turchia e Medio oriente fino al Giappone. In Inghilterra dove si è praticamente estinta nelle poche aree una volta abitate, sono in corso vasti programmi di reintroduzione.
È una specie fortemente protetta in UK e Germania mentre nelle altre aree Europee, dove è molto diffusa e frequente, non ha necessità di alcuna tutela.
Frequenta indifferentemente prati secchi o umidi, radure di montagna o di pianura, aree alberate o prati umidi, dal livello del mare fino ad oltre 2500 m slm. Nelle aree fresche ama molto i bordi dei boschi cedui tanto che in Inghilterra si è guadagnata il nomignolo di “Woodman’s Follower”, accompagnatrice del boscaiolo.
Morfofisiologia
La Melitaea athalia è una farfalla di medie dimensioni, facilmente confondibile con tutte le congeneri fritillarie presenti nella medesima area. Infatti si sovrappone a tantissime altre specie e come detto, solo da distanza ravvicinata e possibilmente analizzando la pagina inferiore delle ali, si può facilmente distinguerla dalle congeneri.
Ha un’apertura alare di circa 4/5 cm con una leggero dimorfismo per la femmina che risulta leggermente più grande, con corpo più massiccio ed un colore meno accentuato. La faccia superiore delle ali mostra caratteristiche comuni a diverse fritillarie, in special modo la Melitaea diamina e la Melitaea phoebe, soggette esse stesse a frequenti variazioni e con le quali viene spesso confusa. Presenta una colorazione marrone/aranciata con disegni scuri che incrociandosi formano piccole aree quadrate più o meno estese, allineate verticalmente su più linee partenti dal margine dell’ala. Presenta inoltre un’area molto scura alla base di entrambi le ali, caratteristica non così accentuata come nella Melitaea diamina. Più costanti sono invece le caratteristiche dei disegni sulla pagina inferiore, in particolar modo sulle ali posteriori dove si identificano con facilità alcune caratteristiche che rimangono pressoché invariate in tutti gli esemplari.
La serie di mezzelune giallastre che contornano il bordo dell’ala posteriore, delimitate da una sottile ma ben definita linea nera e le ampie macchie bianche ben definite alla base dell’ala.
Antenne ben sviluppate e robuste di colore marrone, con vertice appiattito e giallastro.
Come tutte le fritillarie vola nei periodi più caldi dell’anno, con inizio da maggio fino all’inizio di ottobre.
È una farfalla facilmente avvistabile in quanto trascorre molto tempo in volo passando di fiore in fiore, con rapidi battiti di ala intervallati da brevi planate. È anche facile da avvicinare e da osservare quando ferma in alimentazione.
Biologia riproduttiva
La Melitaea athalia è spesso bivoltina nelle aree più calde mentre è monovoltina nelle zone più fresche.
Come fanno d’abitudine le fritillarie, anche questa farfalla depone un numero elevato di uova per cui ogni generazione vede una notevole quantità di esemplari in aree anche ristrette.
È una farfalla che vive in colonie molto concentrate e che mantengono stabilmente l’area occupata spesso senza colonizzare le aree vicine, per cui si possono ritrovare punti di concentrazione ed altri vicini dove risulta inspiegabilmente mancante.
Le uova sono abitualmente deposte sulle piante ospiti ma a volte anche su essenze vicine ed hanno un periodo di schiusa di circa tre settimane. Alla nascita i bruchi rimangono in comunità in un piccolo nido setoso che abbandonano dopo circa 15 giorni per poi disperdersi ed ultimare la crescita. L’ultima generazione trascorre l’inverno nello stato di piccola larva, di solito isolata. ll bruco adulto è lungo circa 2,5 cm, è nero con piccole protuberanze giallastre disposte su diverse file parellele lungo tutto il corpo e coperte di piccole rosette di peli nerastri. La pupa ha un periodo di incubazione di circa 20 giorni. Tutte le fritillarie in questo stadio sono soggette a fortissima predazione da parte di piccoli animali ed insetti.
Alcune piante ospiti sono Plantago, Veronica, Digitalis, Melampyrum, Linaria e Achillea.
Sinonimi
Mellicta athalia Rottemburg 1775; Papilio athalia Linnaeus, 1758; Melitaea boris Fruhstorfer, 1917; Melitaea neglecta Pfau, 1962; Melitaea norvegica Aurivillius, 1888.
→ Per nozioni generali sui Lepidoptera vedere qui.
→ Per apprezzare la biodiversità delle FARFALLE cliccare qui.