Famiglia : Malapteruridae
Testo © Giuseppe Mazza
Il Pesce gatto elettrico, Malapterurus electricus (Gmelin, 1789), appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Siluriformes, che raggruppa i pesci gatto, ed alla famiglia dei Malapteruridae, dedicata a quelli elettrici, che conta oggi, nel 2020, due generi, Malapterurus e Paradoxoglanis, e 21 specie.
Il genere Malapterurus nasce dal greco latinizzato “μαλακός” (malacos) = molle, “πτερόν” (pterón) = ala, pinna e “οὐρά” (ura) = coda con riferimento all’insolita pinna dorsale adiposa situata presso la pinna caudale.
Il nome specifico electricus ricorda che è un pesce in grado di rilasciare, come l’Anguilla elettrica (Electrophorus electricus), scariche fino a 400 volt.
Zoogeografia
Malapterurus electricus è un pesce d’acqua dolce dell’Africa tropicale, presente dalla Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Kenya, Etiopia e Sudan fino alla foce del Nilo, dove veniva pescato dagli antichi Egizi per uso alimentare e terapeutico, visto che usavano le scariche elettriche nella cura dell’artrite. Verso Ovest lo troviamo poi nel Camerum, Repubblica Centrafricana, Chad, Nigeria, Niger, Togo, Ghana, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Mali, Guinea e Senegal.
Ecologia-Habitat
È un animale notturno che vive nei fiumi a corso lento e nei laghi, escluso il grande Lago Vittoria. Ama le acque torbide con scarsa visibilità, dove nel buio le prede non lo vedono arrivare, e digerisce poi dormicchiando, durante le ore del giorno, nascosto da rocce e radici.
Morfofisiologia
Privo di squame, un Malapterurus electricus in nuoto ha nell’insieme l’aspetto di una grossa salsiccia che può raggiungere nei maschi i 120 cm di lunghezza con un peso di 20 kg.
Le pinne sono insolitamente prive di spine, un’arma di difesa qui è del tutto inutile visto che i predatori sono già inibiti dalle potenti scariche elettriche.
La pinna dorsale è ridotta al minimo, adiposa e arretrata; l’anale ha 9-11 raggi, le pettorali 9 e le pelviche 6. La spinta motrice è affidata alla caudale, più o meno troncata con 9-10 raggi, ed il nuoto che ne viene fuori è impacciato, simile a quello dei pesci palla.
Gli occhi, praticamente inutili, sono piccolissimi, la bocca ampia con labbra spesse. Ha denti fini disposti a fasce larghe su entrambe le mascelle e reca 6 barbigli che, come in tutti i pesci gatto, hanno funzioni sensoriali, affiancando l’olfatto che mostra vistose narici ben separate. Le aperture branchiali sono strette, quasi nascoste dalle pinne.
La livrea è marrone-grigiastra, più chiara ventralmente, con macchie scure irregolari che si fanno più larghe verso il peduncolo caudale. Questo presenta due fasce passanti d’analogo colore con al centro una fascia chiara, disegno molto più evidente nei giovani che hanno il corpo rosato.
L’elettricità nasce da migliaia di cellule elettriche a forma di disco, dette elettrociti, strettamente stipate fra loro e collegate a catena per generare impulsi shock con una tensione che può raggiungere i 350-450 volt secondo la taglia del pesce. Sono presenti su tutto il corpo, ad eccezione delle pinne e del capo, poste fra la pelle ed un strato isolante che protegge gli organi interni.
Etologia-Biologia Riproduttiva
I Malapterurus electricus si nutrono di pesci storditi dalle loro scariche elettriche. Gli adulti vivono in coppie con maschi particolarmente territoriali, pronti a scacciare con ogni mezzo gli intrusi di grossa taglia che potrebbero far scappare le loro prede. Per riprodursi cercano cavità idonee per deporre le uova, scavando spesso gallerie lunghe anche 3 m, ma non si sa molto sull’accoppiamento e le cure parentali.
Il Pesce gatto elettrico è oggi considerato una specie a rischio. Minacciato dall’inquinamento legato alle attività umane e da numerosi parassiti, viene pescato senza scrupoli per uso alimentare o per finire come curiosità in un acquario, dove, se la taglia è adeguata, può raggiungere i 10 anni d’età. La resilienza della specie è decisamente bassa, dato che occorrono 4,5-14 anni per raddoppiare le popolazioni decimate dagli eventi, e l’indice di vulnerabilità segna già 74 su una scala di 100.
Sinonimi
Silurus electricus Gmelin, 1789.