Famiglia : Lutjanidae
Testo © Giuseppe Mazza
Il Dentice pinna nera, Lutjanus buccanella (Cuvier, 1828), così detto per la caratteristica macchia nera alla base delle pinne pettorali, appartiene come tutti gli snapper alla famiglia dei Lutjanidae, i così detti pesci azzannatori per la voracità paragonabile a quella dei veri dentici, assegnati però tassonomicamente alla famiglia degli Sparidae.
Appartiene come questi alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, al grande ordine dei Perciformes, ricco di oltre 7000 specie, ed al sott’ordine dei Percoidei.
Il genere Lutjanus, creato da Bloch nel 1790 per Lutjanus lutjanus, nasce dal nome che i pescatori indonesiani davano al pesce descritto, mentre il termine specifico buccanella deriva da “boucanella”, il nome volgare usato alla Martinica.
Zoogeografia
Molto comune alle Antille, Lutjanus buccanella è presente, associato alle barriere coralline, nell’Atlantico occidentale, dalla Carolina del Nord e le Bermude al Golfo del Messico, il Mar dei Caraibi, Trinidad e Tobago e le coste settentrionali del Brasile.
Ecologia-Habitat
Anche se i giovani vivono per lo più in acque relativamente basse, fra 6 e 18 m, il Dentice pinna nera è un pesce d’acque profonde che nuota al largo, anche a 1 km dalla costa, vicino alla piattaforma continentale fra 60 e 90 m, scendendo accanto a dirupi e sporgenze fino a 273 m di profondità su fondali sabbiosi o rocciosi dove si può trovare spesso in piccoli banchi di 20-30 individui.
Morfofisiologia
Lutjanus buccanella può raggiungere i 75 cm di lunghezza ed un peso massimo pubblicato di 14 kg, anche se la taglia corrente si aggira sui 50 cm.
Il corpo è relativamente alto e compresso sui lati, con mascelle prive di scaglie come il muso appuntito che reca due semplici fori, su ogni lato, per le narici anteriori e posteriori. L’occhio ha l’iride giallo-arancio, e sopra alla linea laterale le scaglie non si sovrappongono orizzontalmente come sul corpo ma in diagonale.
La mascella superiore, leggermente protrattile, scivola quando è chiusa sotto lo zigomo per buona parte della sua lunghezza.
I denti, conici e appuntiti con qualche canino, sono presenti anche sul palato dove formano, appressati come in altri Lutjanidae, una chiazza di punte disposte a forma d’ancora col fuso allungato. Infine, in alto alla bocca, vi è una placca di denti palatini per lato.
La pinna dorsale ha 10 raggi spinosi e 14 molli; l’anale 3 raggi spinosi e 8 inermi. Le pettorali, appuntite e inermi come le pelviche, contano 14-18 raggi. La caudale è leggermente emarginata.
Gli adulti hanno le pinne gialle, tendenti all’arancio, ed il corpo è per lo più rosso scarlatto con riflessi argentei verso il ventre. Alla base della parte molle della pinna dorsale si nota a volte una zona più scura. I giovani assomigliano agli adulti ma la chiazza gialla sul peduncolo caudale è più ampia e vistosa.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Nei primi tempi Lutjanus buccanella si nutre di invertebrati, per lo più gamberetti e vermi, passando poi ai pesci che sono il piatto forte degli adulti, integrato da crostacei, cefalopodi, spugne e ascidie.
Il Dentice pinna nera raggiunge la maturità sessuale nel secondo anno di vita verso i 23-27 cm di lunghezza, anche se alcuni autori parlano di 23-49,5 cm, braccato da squali, barracuda, cernie, murene e soprattutto dall’uomo dato che la sua carne è ottima anche se, come tutti i predatori caraibici, a rischio di ciguatera, una grave intossicazione alimentare teoricamente possibile se hanno predato animali che accumulano nei loro tessuti la tossina prodotta dal dinoflagellato Gambierdiscus toxicus.
Lutjanus buccanella viene catturato per sport e professionalmente con lenze, trappole, palangari e reti. In tutto il suo areale è una specie molto importante per l’alimentazione umana, se si considera che solo a Cuba, nel 2008, ne sono state pescate 5 tonnellate.
Si riproduce in pratica tutto l’anno con un picco in aprile ed un altro in settembre. Le uova fecondate sono pelagiche. I giovani, all’inizio chiari argentati con sfumature bluastre, hanno una vasta zona gialla che parte sotto i raggi molli della pinna dorsale per raggiungere il peduncolo caudale.
La resilienza della specie è mediocre, con un tempo minimo per il raddoppio delle popolazioni di 1,4-4,4 anni, e la vulnerabilità alla pesca, decisamente elevata, segna già 62 su una scala di 100. Non si hanno dati precisi sull’andamento delle popolazioni e la longevità della specie: alcuni parlano di 6 anni ed altri di 20. Lutjanus buccanella figura quindi dal 2015 come “DD, Data deficient” nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Mesoprion buccanella Cuvier, 1828; Mesoprion caudanotatus Poey, 1851.