Famiglia : Ascalaphidae
Testo © Agostino Letardi
Sul Libelloides coccajus Denis & Schiffermüller, 1775, come su tutte le specie appartenenti agli Ascalaphidae, non si possiedono praticamente dati ecologici.
In Italia risulta il rappresentante del genere Libelloides a volo più precoce. Colonizza gran parte delle aree collinari dalle pendici più a valle fino a ridosso dei crinali del piano montano.
Si tratta di una specie euriecia, tipica di prati poco sfruttati come pascolo (depone le uova sugli steli delle piante erbacee); le larve cacciano alla posta sulla superficie del terreno.
Periodo di volo degli adulti in genere tra maggio e luglio.
Gli adulti di Ascalafidi sono dei predatori aerei assai abili (analogamente alle più note libellule) con tutto il relativo corredo.
Veloci volatori, zampe con unghie possenti, ampi occhi, apparato boccale masticatore robusto, spiccato senso della territorialità, posatoi preferiti nel loro volo di caccia.
Le lunghe antenne clavate le differenziano a colpo d’occhio dalle libellule ma le rendono simili, specie nel genere Libelloides, ai Papilionidi.
Le uova vengono deposte a gruppi sulla vegetazione erbacea in pascoli poco sottoposti alla pressione di erbivori.
Le larve cacciano alla posta nella lettiera al suolo, dissimulandosi nell’ambiente (alcune specie africane hanno delle larve assolutamente identiche a dei licheni!).
Le larve sono predatrici generiche che afferrano la preda con il forcipe boccale, le immobilizzano con un secreto salivare e quindi le succhiano. Le larvette neonate hanno una certa capacità di resistenza all’inedia, mentre quelle mature sono “praticamente” insaziabili.
Le larve mature filano un bozzolo non particolarmente compatto, con particelle di suolo o altri rimasugli inclusi. Della durata dello sviluppo si sa’ poco, anche perché è assai difficile allevarle in cattività.
Il genere Libelloides ha una distribuzione w-paleartica, con centro di differenziazione in Europa.
In Italia sono presenti sei specie di questo genere: una è limitata al carso triestino e goriziano, un’altra alle isole maggiori (con due sottospecie distinte per Sicilia e Sardegna), altre quattro abbastanza ben diffuse per la penisola.
Sinonimi
Ascalaphus coccajus Schiffermüller, 1776; Ascalaphus libelluloides Schäffer, 1763.