Famiglia : Myrtaceae
Testo © Prof. Pietro Pavone
Leptospermum scoparium J.R.Forst. & G.Forst. è una specie della famiglia Myrtaceae, tribù Leptospermeae, originaria del Nuovo Galles del Sud, della Nuova Zelanda, della Tasmania e delle Isole Chatham.
Si riscontra dalla pianura alle zone alpine, talora lungo le sponde dei corsi d’acqua e anche in siti rocciosi. Dal punto di vista ecologico è una specie pioniera e svolge un ruolo prevalente negli ambienti sterili e poco drenati nelle quali s’insedia favorendo la successiva crescita di altre specie vegetali. È, inoltre, molto utile per il controllo dell’erosione, per il sequestro del carbonio, ma è anche un’infestante legnosa dei pascoli.
È chiamata Mānuka dagli indigeni Māori della Nuova Zelanda, ma è anche nota come Albero del tè.
Il genere Leptospermum fu descritto nel 1786 dal naturalista tedesco Georg Forster (1754-1794) che accompagnò, assieme al padre Johann Reinhold Forster (1729-1798) James Cook (1728-1779) nel suo secondo viaggio nel Pacifico.
Il termine generico deriva dal greco “leptòs”, gracile, sottile e “spérma”, seme, per i semi molto piccoli. L’epiteto specifico scoparium si riferisce alla chioma della pianta simile a ramazze (scope).
Leptospermum scoparium è un arbusto o piccolo albero alto fino a 5 (10) m, con corteccia compatta e con giovani fusti setosi e glabri.
Le foglie, a disposizione alterna, sono lunghe 7-15 mm e larghe 2-6 mm e possono variare da strettamente ellittiche a strettamente oblanceolate. Hanno margini ricurvi, pubescenti da giovani, con apice spesso acuminato, pungente e con la base di solito assottigliata in un breve picciolo, talora quasi assente.
I fiori sono pentameri, solitari, 8-12 mm di diametro, bianchi, raramente rosa o rossi. Il ricettacolo fiorale (ipanzio) è lungo 2-3 mm, generalmente glabro. I sepali sono glabri, lunghi 2 mm e i petali da 4 a 7 mm di lunghezza.
Gli stami sono numerosi, liberi, più corti dei petali (lunghi 2,5-3,5 mm), attaccati al bordo dell’ipanzio. L’ovaio è generalmente 5-loculare con molti ovuli.
Uno studio sugli impollinatori effettuato in Nuova Zelanda ha annoverato ben 45 specie di insetti soliti visitare i fiori di questa specie. Tra questi citiamo: Lepidotteri (come Lycaena salustius (Fabricius, 1793), Ichneutica omoplaca (Meyrick, 1887), Declana junctilinea (Walker, 1865), Sestra flexata (Walker 1862), Austrocidaria similata (Walker 1862), Pasiphila bilineolata (Walker, 1862), Eudonia submarginalis (Walker, 1863), Ditteri Perrissina brunniceps Malloch, 1938 Calliphora icela (Walker) e Imenotteri come Hylaeus relegatus (Smith, 1876).
Il frutto è una capsula generalmente legnosa persistente a 5 valve, 6-9 mm di diametro, deiscente per l’apertura lungo la linea di divisione delle valve apicali. I semi sono numerosi e molto piccoli. Il numero cromosomico diploide è 2n=22. Alcune cultivar come ‘Helen’, ‘Strybing’ e ‘Martinii’ sono triploidi (2n = 33) mentre la cultivar ‘Keatleyi’ è tetraploide (2n= 44).
La separazione del super continente Gondwana, durante il Cretaceo (145-66 milioni di anni fa), ha isolato geograficamente i taxa in esso viventi permettendo una rapida speciazione. In particolare, molti generi della famiglia sono rimasti isolati all’interno dell’Oceania. Si ritiene, pertanto, che Leptospermum scoparium abbia avuto origine in Australia prima dell’inizio dell’aridità del Miocene e, a seguito di eventi di dispersione a lunga distanza, prevalentemente causati dai forti venti, sia arrivato in Nuova Zelanda negli ultimi venti milioni di anni.
Si racconta che l’esploratore James Cook apprezzasse il tè che le popolazioni locali preparavano dalle foglie fresche di questa pianta. Infatti, nelle prove di assaggio, questo tè ha spesso ricevuto voti superiori al tradizionale tè cinese ottenuto dalla Camellia sinensis (L.) Kuntze. Per un ottimo aroma è fondamentale lasciare le foglie in infusione per un tempo notevolmente più lungo dei normali tè per dare agli aromi la possibilità di passare nell’acqua.
Dal punto di vista economico questa specie fornisce arbusti ornamentali, oli essenziali e miele. Gli oli essenziali hanno proprietà antimicrobiche e sono in corso studi per la determinazione degli elementi farmacologicamente attivi. Il nettare ha proprietà antibatteriche e bioattive e ciò ha portato a investimenti di ricerca per sviluppare e far crescere le industrie del miele neozelandesi.
Il miele ha un sapore leggermente amaro ed è utilizzato dalle popolazioni Maori sia come alimento energetico sia come rimedio medicinale. La parte della pianta interessata a scopo officinale è il nettare dei fiori, che le api europee introdotte (Apis mellifera) raccolgono per mezzo del loro apparato boccale lambente-succhiante e trasformano in miele.
Studi moderni hanno evidenziato che le proprietà salutari di questo miele derivano da un principio attivo esclusivo, il metilgliossale, responsabile delle proprietà antibiotiche e antibatteriche, che lo caratterizza, rispetto a tutti gli altri mieli.
È, pertanto, utilizzato in molti prodotti terapeutici. Sebbene esistano molti tipi di miele con proprietà antibatteriche, per la presenza di perossido d’idrogeno, solo il miele di mānuka ha un alto livello di attività antibatterica senza perossido, per questo motivo è commercializzato a livello internazionale con il marchio di qualità UMF™ (Unique Manuka Factor).
Il miele di mānuka supporta il sistema immunitario e accresce il benessere dell’organismo per la sua azione antiossidante, ha capacità anti-infettiva nei confronti di batteri e virus, e anche azione antimicotica, antisettica, antinfiammatoria.
Dalle foglie si ricava il prezioso olio essenziale con proprietà antibatteriche.
Si è accertato che la presenza di funghi micorrizici arbuscolari contribuisce a migliorare la produzione di quest’olio nelle piantagioni per la produzione commerciale. L’olio essenziale, ottenuto dalle foglie e dai rami, si utilizza nei cosmetici commerciali come tonico. È anche un ingrediente di preparati cosmetici come balsami per la pelle.
Localmente la corteccia si utilizza per la copertura delle capanne e il legno, di colore rosso, forte ed elastico, è utilizzato per lavori d’intarsio, ebanisteria, recinzioni, ecc.
Recenti studi hanno mostrato che Leptospermum scoparium è in fase di differenziazione evolutiva, con modificazioni strutturali, per effetto dell’isolamento delle sue popolazioni.
Ad esempio, si è visto che la perdita del rigonfiamento legnoso lignotubero della corona radicale, posta alla base del fusto con gemme da cui si formano diversi steli per la protezione da incendi, è evidente nelle popolazioni situate in zone relativamente libere dal fuoco dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, mentre le popolazioni australiane e della Tasmania conservano i loro lignotuberi. Inoltre, studi biochimici hanno evidenziato che le popolazioni neozelandesi sono ricche di serotonine mentre le australiane hanno livelli più elevati di monoterpeni.
Leptospermum scoparium è stato introdotto in molti Paesi in particolare nel Regno Unito e nelle Hawaii, dove è sfuggito alla coltivazione divenendo una seria minaccia per le specie autoctone di quelle isole.
È una specie con fioritura che dura a lungo e quindi molto ornamentale, in particolare, adatta per abbellire i giardini. La coltivazione delle sue piante è facile e non richiede cure particolari.
Esse vanno collocate in zone soleggiate nelle regioni a clima freddo mentre si possono sistemare anche a mezz’ombra nelle regioni più calde.
Sono piante che tollerano il caldo intenso, venti e salsedine e resistono a temperature fino a -10 °C, per breve tempo. Crescono meglio su terreni acidi o neutri, sabbiosi e ben drenati.
Si devono evitare i ristagni d’acqua che possono favorire la crescita di funghi dannosi, specialmente nelle piante coltivate in vaso. Durante il periodo vegetativo è bene concimare utilizzando concime liquido per piante da fiore oppure con concime a lenta cessione dopo la fioritura.
Per contenere lo sviluppo e dare una forma ordinata, nelle latitudini nord, si può fare una leggera potatura nel mese di febbraio o dopo la fioritura.
Leptospermum scoparium si moltiplica in primavera per semina oppure in estate per talea.
Per quest’ultima si prelevano giovani rami (semilegnosi) di 5-8 cm e si fanno radicare in un miscuglio di parti eguali di torba e sabbia.
Leptospermum scoparium è abbastanza resistente agli agenti patogeni. Alcuni parassiti sono la cocciniglia, in particolare quella farinosa, e gli afidi.
Per limitare i danni si possono utilizzare antiparassitari biologici o chimici.
Nelle coltivazioni intensive in Nuova Zelanda si è manifestato il fungo Austropuccinia psidii (Beenken 2017), noto come ruggine del mirto, che oltre a recare danno alle coltivazioni della Nuova Zelanda potrebbe estendersi alle piante spontanee della foresta o della macchia nativa con gravi conseguenze per l’industria del miele di mānuka.
Leptospermum scoparium allo stato selvatico presenta piccoli fiori bianchi ma occasionalmente con petali rossi e doppi e capita, anche, che alcune specie del genere si ibridino tra loro dando ai vivaisti nuove opportunità per la selezione di cultivar ornamentali. Di seguito elenchiamo alcune cultivar fra le più diffuse in commercio.
Leptospermum scoparium ‘Red Damask’ è un arbusto compatto, tondeggiante, densamente ramificato, con foglie piccole, aghiformi, di colore verde intenso e fiori doppi di colore rosa-rosso. Fiorisce in tarda primavera e all’inizio dell’estate.
Leptospermum scoparium ‘Ruby Glow’ è un arbusto eretto, densamente ramificato, con piccole foglie aghiformi, di colore verde scuro talora sfumate di rosa. Lungo gli steli si formano moltissimi fiori doppi, color rosso rubino. Dopo la fioritura sulla pianta restano, per lungo tempo, le piccole capsule legnose contenenti i minuscoli semi.
Leptospermum scoparium ‘Snow White’ è un arbusto compatto, tondeggiante, con foglie aghiformi, grigio-verdi, talora sfumate di rosa e fiori doppi di colore bianco e verdastri al centro numerosi.
Leptospermum scoparium ‘Karekare’ è arbusto sempreverde con splendidi boccioli di fiori bianchi.
Leptospermum scoparium ‘Princess Anne’ ha fiori doppi bianchi con il centro marrone scuro che rendono questa pianta molto ornamentale e per qualsiasi giardino. Cresce bene in pieno sole o mezz’ombra in terreno ben drenato. È resistente al gelo e alla salsedine.
Leptospermum scoparium ‘Elizabeth Jane’ ha fiori semplici color rosa, stami rossi e centro verde.
Leptospermum scoparium ‘Coral Candy’ presenta foglie color grigio verde e in primavera abbondanti fiori doppi color rosa pallido bordati di rosa sgargiante con la parte centrale molto scura. Dopo la fioritura è opportuna una potatura per mantenere una bella forma compatta.
Sinonimi: Leptospermum bullatum Fitzh., Leptospermum floribundum Salisb., Leptospermum humifusum A.Cunn. ex S.Schauer, Leptospermum linifolium (Sol.) Dum.Cours., Leptospermum multiflorum Cav., Leptospermum nichollsii Dorr.Sm., Leptospermum obliquum Colla, Leptospermum oxycedrus S.Schauer, Leptospermum pungens Otto & A.Dietr., Leptospermum scoparium var. bullatum Rehder, Leptospermum scoparium var. confertifolium S.Schauer, Leptospermum scoparium var. eximea B.L.Burtt, Leptospermum scoparium var. forsteri S.Schauer, Leptospermum scoparium var. linearifolium Otto & A.Dietr., Leptospermum scoparium var. linifolium (Sol.) Dum.Cours., Leptospermum scoparium var. myrtifolium (Aiton) W.T.Aiton, Leptospermum scoparium var. nichollsii (Dorr.Sm.) Ewart, Leptospermum scoparium var. sericeum Regel, Leptospermum scoparium var. vulgare Domin, Melaleuca scoparia (J.R.Forst. & G.Forst.) L.f., Melaleuca tenuifolia J.C.Wendl.
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle MYRTACEAE cliccare qui.