Famiglia : Sapindaceae
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Testo © Pietro Puccio
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Originaria dell’Indonesia e Malaysia, la Lepisanthes alata raggiunge i 4-10 m d'altezza © Giuseppe Mazza
Il nome del genere è la combinazione dei termini greci “lepis” = squama, scaglia e “anthos” = fiore, con riferimento alle scaglie all’apice dei petali; il nome specifico è l’aggettivo latino “alatus, a, um” = alato, con riferimento al rachide alato.
Nomi comuni: chinese averrhoe, Johore fruit, malaysian lepisanthes, trengganu cherry (inglese).
La Lepisanthes alata (Blume) Leenh. (1969) è un arbusto o albero alto 4-10 m con tronco fino a circa 30 cm di diametro e corteccia grigiastra.
Le foglie, su un picciolo lungo 2-10 cm, sono generalmente imparipennate, lunghe 20-50 cm, con 3-6 coppie di foglioline opposte o subopposte, sessili o subsessili, lanceolate con apice lungamente appuntito e nervatura centrale prominente inferiormente, lunghe 8-15 cm e larghe 2-5 cm, di colore inizialmente porpora chiaro, poi verde, la fogliolina terminale, se presente, è di dimensioni estremamente ridotte; picciolo e rachide sono provvisti ai margini di due ali larghe fino a 0,8 cm.
Infiorescenze generalmente pendenti portanti fiori unisessuali sulla stessa pianta di circa 8 mm di diametro, con 5 sepali obovati lunghi circa 4 mm e 5 petali orbicolari, pressoché delle stesse dimensioni, di colore porpora.
Le infiorescenze maschili sono ascellari, lunghe 20-30 cm, con fascicoli sessili di 3-5 fiori, le infiorescenze femminili, ascellari o direttamente dai rami o dal tronco, sono lunghe fino a 50 cm, con fiori generalmente solitari su un pedicello lungo circa 1 cm.
I frutti sono bacche obovoidi con apice appuntito, di 3-4 cm di lunghezza e 2,5-3 cm di diametro, di colore da rosso a porpora scuro lucido a maturità, contenenti 1-4 semi ellissoidi con arillo carnoso di colore bianco.
Si riproduce per seme in terriccio organico, con aggiunta di sabbia grossolana o agriperlite per un 30% per migliorare il drenaggio, mantenuto umido alla temperatura di 25-28 °C, con tempi di germinazione di 2-4 settimane e prima fioritura a partire dal quarto anno di età.
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Le infiorescenze femminili, lunghe anche 50 cm, hanno fiori generalmente solitari su un pedicello di circa 1 cm. I frutti sono gustose bacche commestibili con poca polpa © Giuseppe Mazza
Coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido in pieno sole o leggera ombreggiatura su suoli ricchi di sostanza organica, drenanti, mantenuti pressoché costantemente umidi.
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Particolare dei fiori purpurei e dei frutti, tirati a lucido e fiammeggianti a maturazione per attirare l’attenzione degli uccelli che si occupano della dispersione dei semi © Giuseppe Mazza
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