Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria delle foreste montane umide del Perù (l’esatta località non è stata indicata dalla scopritrice).
L’etimologia del nome generico non è stata specificata dall’autore, secondo alcuni è la combinazione dei sostantivi greci “λεπίς” (lepis) = scaglia e “άνθος” (anthos) = fiore, con riferimento alla forma del fiore di molte specie.
Altri ritengono derivi da “λέπος” (lepos) = corteccia e “άνθος” (anthos) = fiore, dato che le piante del genere vivono sulla corteccia degli alberi. La specie è dedicata alla scopritrice, Cordelia Head, J&L Orchids, Easton, Connecticut (USA).
La Lepanthes cordeliae Luer (1992) è una specie epifita cespitosa di ridotte dimensioni con corto rizoma e fusti sottili, lunghi circa 6 cm, con all’apice una foglia eretta, ovata con apice appuntito, di 2,5 cm di lunghezza e 1 cm di larghezza, coriacea, di colore verde intenso superiormente, soffusa di porpora inferiormente.
Infiorescenze racemose, su un peduncolo lungo 5-10 mm, inizialmente erette, poi ricurve, con rachide filiforme, lungo fino a 20 mm, portante numerosi fiori che si aprono in successione per lungo tempo con sepali carenati di colore rosso porpora e petali e labello arancio rossastro.
Sepalo dorsale ellittico con apice appuntito, lungo 3 mm e largo circa 2 mm, unito alla base ai sepali laterali; sepali laterali ellittici con apice appuntito, lunghi 2,7 mm e larghi 1,5 mm, uniti lateralmente alla base per circa 1/3 della lunghezza.
Petali trasversalmente e irregolarmente bilobati, lunghi 1 mm e larghi 2,5 mm, e labello bilaminato lungo 1,5 mm.
Si riproduce per seme, in vitro, e a livello amatoriale per divisione con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 fusti.
Orchidea miniatura di facile coltivazione, dalla fioritura che si protrae per un lungo periodo, richiede una esposizione semiombreggiata, temperature intermedie, elevata umidità ambientale e costante movimento dell’aria.
Innaffiature regolari e nebulizzazioni utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Viene solitamente coltivata in vasi o canestri con composto drenante e aerato costituito da frammenti di corteccia (bark) di media pezzatura e sfagno. I rinvasi, quando necessari, vanno effettuati alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
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