Latania lontaroides

Famiglia : Arecaceae


Testo © Alessandro Marini

 

Latania lontaroides, Arecaceae

Specie oggi considerata a rischio estinzione nel suo ambiente naturale, la Latania lontaroides è nativa delle Isole Mascarene dove può raggiungere i 12 m d’altezza con un fusto, rigonfio alla base, di circa 25 cm di diametro © Giuseppe Mazza

Il genere Latania è ditribuito sulle isole Mascarene, nell’Oceano Indiano.

Il nome del genere Latania deriva dalla latinizzazione dell’appellativo con cui le palme vengono chiamate sull’isola di Mauritius: Latanier.

Il nome della specie, lontaroides, fa riferimento alla somiglianza con la palma Borassus flabellifer e deriva dal termine malese “lontar” che identifica le palme del genere Borassus e dal termine greco eidos, che significa “simile”.

Latania lontaroides (Gaertn.) H.E.Moore, 1963 è attualmente considerata a rischio di estinzione nel suo habitat naturale ed è inserita come “Endagered” nella Lista rossa IUCN dal 1998.

L’iniziale areale di distribuzione comprendeva le scogliere ed i burroni costieri dell’arcipelago delle isole Mascarene, ma attualmente si può trovare spontanea solo sull’isola de La Réunion e in particolare sulla costa tra Petite Ile e Saint-Philippe.

Il suo habitat si è andato riducendo a causa della destinazione dei territori all’agricoltura e per l’aumento dell’insediamento umano.

D’altra parte questa specie è stata a lungo commercializzata a livello internazionale per il suo elevato valore ornamentale e quindi attualmente è comunemente diffusa in coltivazione in tutti i paesi della la fascia subtropicale.

Latania lontaroides è una palma con fusto singolo, alto fino a 12 m di altezza e largo fino 25 cm di diametro, caratterizzata da un accrescimento molto lento. Il fusto negli esemplari adulti è grigio, liscio, leggermente rigonfio alla base (il cosiddetto “piede di elefante”) e presenta anelli che costituiscono le cicatrici delle foglie cadute.

I piccioli hanno lunghezza variabile tra 1 e 1,5 m, non presentano guaina di raccordo con il fusto e nel punto di intersezione con il tronco si divaricano a forma di V.

Le foglie rotonde, rigide e coriacee, presentano una lunghezza tra i 2 e i 3 m con diametro fino a 3 m e sono fortemente costapalmate. La foglia costapalmata si differenzia da quella palmata più comunemente nota, perché i segmenti fogliari non sono tutti attaccati al termine del picciolo, ma sono simmetricamente distribuiti nella parte finale del picciolo, che quindi prosegue all’interno della lamina fogliare facendone ripiegare la parte terminale verso il basso. La lamina fogliare è divisa in segmenti fogliari lunghi tra la metà e un terzo della lamina stessa.

Una caratteristica di questa specie è che le foglie delle giovani piante, soprattutto se esposte al sole, diventano completamente rosse, insieme ai piccioli che presentano la base ricoperta di cera bianca. Da questa caratteristica deriva il nome comune Latania rossa o Red Latan in inglese.

Latania lontaroides, Arecaceae

È una specie dioica, che reca fiori femminili e maschili su piante diverse. Qui il particolare della chioma di una pianta maschio coi resti dell’infiorescenza © Giuseppe Mazza

Con il crescere della pianta l’intensità del colore diminuisce e le foglie tendono a diventare verdi, mantenendo il colore rosso solo sul bordo dei segmenti fogliari e sui piccioli. Negli esemplari adulti il colore è verde scuro sulla pagina superiore e verde chiaro sulla pagina inferiore, ma spesso le foglie sono ricoperte di una patina glauca, soprattutto ai tropici. I piccioli degli adulti possono essere ricoperti di lanugine di colore variabile dal rosa al bianco che ricopre anche la parte bassa della lamina inferiore della foglia.

Un’altra caratteristica della specie è che i bordi delle foglie e le prominenti venature dei segmenti fogliari presentano piccole spine.

Latania lontaroides è una specie dioica, con i fiori femminili e maschili su piante diverse. Le infiorescenze emergono tra le basi fogliari e quelle che portano i fiori maschili sono lunghe fino ad 1 m, mentre quelle femminili arrivano a 2 m. Le infiorescenze maschili sono molto più ramificate di quelle femminili. I fiori sono gialli e presenti in grande quantità, soprattutto nelle infiorescenze maschili.

I frutti sono a forma di prugna, marroni a maturità, lunghi fino a 7 cm, con un singolo seme all’interno. La polpa morbida del frutto è edibile, con gusto simile al cocco. Il seme è tondo ad una estremità e appuntito all’altra, molto scanalato ed inciso.

I frutti, lunghi fino a 7 cm con un singolo seme all’interno, hanno la polpa commestibile. Può crescere in pieno sole anche nei climi mediterranei © Giuseppe Mazza

Questa specie è molto coltivata nella fascia tropicale sia nei parchi e giardini che in vaso, essendo molto lenta nella crescita. Ama molto il caldo e tende a soffrire nei climi in cui la stagione fresca è lunga. Nei climi mediterranei privi di gelate cresce molto lentamente rispetto al tasso di crescita che ha ai tropici, seppur basso. Sono riportate esperienze di sopravvivenza a brevi gelate (-2 °C) da parte di esemplari adulti, ben ambientati. Sopporta bene il clima marino e i venti, ma non quelli freddi.

Latania lontaroides deve essere posizionata in pieno sole, anche nel caso di giovani esemplari. Quando cresce in ombra perde il colore rosso delle foglie e dei piccioli e le foglie si allungano.

Preferisce essere regolarmente innaffiata anche se è capace di sostenere brevi periodi di siccità, soprattutto nel caso di esemplari adulti. Il terreno deve essere sempre drenante.

Sinonimi: Cleophora lontaroides Gaertn., 1791; Latania borbonica Lam. 1792; Latania commersonii J.F.Gmel., 1792; Latania rubra Jacq., 1800; Latania plagicoma Comm. ex Balf.f., 1877.

 

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