Famiglia : Oleaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Cina (Guizhou, Sichuan e Yunnan), dove cresce nei boschi tra 1400 e 3000 m di altitudine coprendo con una fitta vegetazione alberi e arbusti.
Il nome del genere deriverebbe dal persiano “yasmīn”; il nome specifico è la combinazione dei termini greci “polys” = molto e “anthos” = fiore, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: pink chinese jasmine, pink jasmine, winter jasmine (inglese); duo hua su xin (cinese); jasmim-dos-poetas (portoghese); jazmín de China (spagnolo); kletterjasmine (tedesco).
Lo Jasminum polyanthum Franch. (1891) è un rampicante sempreverde semierbaceo con rami rossastri, lunghi fino a 10 m, radicanti ai nodi.
Le foglie sono opposte, lucide e di colore verde scuro superiormente, più chiaro inferiormente, imparipennate, con 5-7 foglioline, quelle laterali pressoché sessili (prive di picciolo), ovate, lunghe 1,5-8 cm e larghe 1-2,5 cm, quella terminale, su un picciolo lungo fino a 2 cm, da ovata a lanceolata, lunga 3-9,5 cm e larga 1-3,5 cm, con apice appuntito.
Fioritura copiosa in inverno-primavera, o più tardi secondo il clima, tanto da quasi nascondere il fogliame, con infiorescenze costituite da racemi ascellari o terminali portanti fino a 50 fiori, ciascuno su un peduncolo lungo 0,5-2,5 cm, con calice a 5 lobi, lunghi fino a 2 mm, un lungo tubo e corolla a 5 lobi oblunghi, di 1-1,5 cm di lunghezza, bianchi, con la parte esterna di colore rosa più o meno intenso, particolarmente evidente quando ancora in boccio, intensamente odorosi. I frutti sono bacche globose di 0,5-1 cm di diametro, lucide e nere, prodotte raramente.
Si riproduce per seme, che germina in circa un mese alla temperatura di 20-22 °C, ma più frequentemente per margotta, propaggine, polloni radicali e talea semilegnosa in primavera o talea di punta in estate. Per la velocità di crescita e la facilità con cui radica ai nodi è considerata in molte aree una specie infestante, soffocando con la sua rigogliosa vegetazione la flora spontanea. Rampicante di rapida crescita, vigoroso, necessita di una esposizione in pieno sole, o al più una leggera ombreggiatura; non è particolarmente esigente in fatto di suolo, purché drenante e fertile, da leggermente acido a leggermente alcalino, con innaffiature regolari durante il periodo vegetativo. Particolarmente adatto ad essere utilizzato nelle zone a clima temperato caldo, dove può resistere a temperature fino a circa -6 °C pur con la perdita del fogliame, per coprire graticci, inferriate, pilastri o fatto arrampicare su alberi; utili le potature, dopo la fioritura, per contenerne l’esuberante vegetazione.
Dove il clima non consente la coltivazione in permanenza all’aperto, può essere coltivato facilmente in contenitore, predisponendo opportuni supporti su cui fare avvolgere i sottili rami, o come ricadente in vasi sospesi, utilizzando un substrato costituito da terra argillosa, torba e sabbia grossolana, o in sostituzione agriperlite, in parti uguali. Va posizionato in luogo particolarmente luminoso, come dietro una finestra esposta a sud, lontano da fonti di calore che possano essiccare l’aria, con una temperatura notturna a inizio inverno, per 30-40 giorni, compresa tra 10 e 12 °C per stimolare la fioritura.
Concimare mensilmente con un prodotto idrosolubile, a metà dose di quella consigliata sulla confezione, durante il periodo vegetativo; le innaffiature devono essere regolari in estate, diradate in inverno.
Sinonimi: Jasminum excellens King & Prain (1900); Jasminum blinii H.Lév. (1914); Jasminum delafieldii H.Lév. (1916).
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