Famiglia : Heliconiaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Brasile (Acre, Amazonas, Amapá, Pará, Roraima, Rondônia e Tocantins), Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Perù, Suriname e Venezuela, dove vive nelle foreste umide.
Il nome del genere deriva dal latino “Heliconius, a, um” = dell’Elicona, monte sacro ad Apollo ed alle Muse nella mitologia greca; il nome specifico è l’aggettivo latino “chartaceus, a, um” = cartaceo.
Nomi comuni: pink flamingo heliconia (inglese); caetê-bravo (portoghese – Brasile).
L’ Heliconia chartacea Lane ex Barreiros (1972) è una specie erbacea eretta rizomatosa, perenne, sempre- verde, che forma densi cespi alti fino a 7-8 m, ma che in coltivazione si mantengono più bassi.
Le foglie, su un picciolo lungo 0,3-1 m ricoperto da una patina cerosa biancastra, sono basali, alterne, semplici, intere, oblunghe, fino a 3 m di lunghezza e 40 cm di larghezza, con le basi fogliari tubolari inguainanti che formano uno pseudo fusto; la lamina fogliare è suddivisa per- pendicolarmente al rachide in numerose sezioni di larghezza diversa.
L’infiorescenza, su un robusto peduncolo, è una spiga terminale pendula, lunga fino a circa 1,5 m, con rachide ondulato di colore da rosa intenso a rosso, tomentoso, e fino a 28 brattee con apice appuntito e concavità rivolta verso il basso, disposte a spirale, alterne, coriacee, cerose, le basali lunghe 20-28 cm, da rosato a rosso con margine bianco verdastro, che racchiudono numerosi fiori tubolari giallo verdastri che si aprono in successione.
I fiori, a simmetria bilaterale, sono erma- froditi, con 3 sepali, di cui due fusi e uno libero, e 3 petali fusi insieme, poco differenziati tra loro, 5 stami fertili e uno staminoide opposto al sepalo libero; i fiori sono impollinati dai colibrì.
I frutti sono drupe globose di colore blu scuro a maturità, di circa 1 cm di diametro, contenenti 1-3 semi.
Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per 2 giorni per ammorbidire il tegumento, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per un 30%, mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione variabili fino a 12 mesi, ma solitamente e facilmente per divisione dei rizomi.
Specie tra le più ornamentali del genere a infiorescenza pendula, di cui sono state selezionate numerose varietà, tra cui le più famose e diffuse sono la ‘Sexy Pink’ e la ‘Sexy Scarlet’, coltivabile nelle regioni a clima tropicale umido, e solo marginalmente in quelle subtropicali, in pieno sole o ombra parziale su suoli ricchi di sostanza organica, drenanti, mantenuti costantemente umidi, ma senza ristagni.
Dove il clima non consente la permanenza all’aperto durante i mesi invernali può essere coltivata in vasi capienti per essere riparata in serre, verande o giardini d’inverno luminosi, utilizzando un substrato organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per un 30% per migliorare il drenaggio, con umidità ambientale e temperature diurne elevate e minime notturne non inferiori a 16 °C. Le innaffiature devono essere regolari e abbondanti in estate, lasciando parzialmente asciugare il substrato prima di ridare acqua, evitando i ristagni, causa di facili marciumi, più diradate in inverno, ma senza fare asciugare completamente il substrato, e le concimazioni effettuate preferibilmente con prodotti bilanciati a lento rilascio con aggiunta di microelementi.
È facilmente soggetta ad attacchi di acari e cocciniglie, da trattare in caso di grave infestazione con prodotti specifici. Le infiorescenze recise, di lunga durata, fino a 2 settimane, sono utilizzate nelle composizioni floreali.