Gymnothorax isingteena

Famiglia : Muraenidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

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Di media taglia, la murena maculata (Gymnothorax isingteena) può raggiungere i 180 cm © Giuseppe Mazza

La Murena maculata (Gymnothorax isingteena Richardson, 1845) appartiene alla classe Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine degli Anguilliformes ed alla famiglia dei Muraenidae.

Il nome del genere Gymnothorax viene dal greco “gymnos” = nudo e dal latino “thorax” = torace, con riferimento al fatto che a differenza delle anguille il torace è senza pinne pettorali e quindi nudo.

Il nome della specie isingteena viene da “isingteen” il nome volgare che i cinesi usano per questo pesce.

Zoogeografia

È una specie dell’Indo-Pacifico tropicale non molto diffusa. Per dare un’idea la troviamo alle Comore, all’isola di Mauritius e poi in Malesia, Indonesia e Australia, fino alle isole meridionali del Giappone.

Ecologia-Habitat

Vive fra le formazioni madreporiche e nelle fessure delle rocce non oltre i 30 m di profondità.

Ha 4 narici a tubicino per cacciare nel buio grazie ad un olfatto eccezionale © Giuseppe Mazza

Ha 4 narici a tubicino per cacciare nel buio grazie ad un olfatto eccezionale © Giuseppe Mazza

Morfofisiologia

Di media taglia, raggiunge al massimo i 180 cm. Le pinne dorsali, caudali ed anali sono fuse per formare un’unica lunga cresta cutanea che parte dal dorso e scorre lungo la coda fino alla regione anale. Come sempre, fra le murene, mancano le pinne pettorali e la ventrale. Il corpo è serpentiforme, privo di squame, protetto da un muco scivoloso che permette all’animale d’infilarsi senza danni nei pertugi scabrosi delle madrepore e delle rocce.

La vista è scarsa, ma ha quattro narici per una perfetta circolazione dell’acqua e delle informazioni. Le prime due, a forma di tubicino sopra al muso, sono rivolte in avanti e le altre, accanto agli occhi, mostrano solo un anello sporgente. Ne deriva un olfatto eccezionale, ben più utile della vista nella caccia notturna. Gli orifizi branchiali, mimetizzati fra le macchie, sono ridotti a due fori.

La bocca, con un’apertura enorme, mostra anche sul palato solide file di denti aguzzi o uncinati per trattenere e dilaniare le prede.

Sul colore di fondo bruno chiaro spiccano innumerevoli macchie tondeggianti scure che talora si toccano per abbozzare disegni circolari o a ferro di cavallo.

Sono presenti, come nel Gymnothorax favagineus, anche all’interno della bocca, ma è impossibile confonderla con questa specie per la forma circolare e non squadrata delle macchie, che non formano mai reticoli, per la taglia relativamente piccola e la notevole distanza fra loro.

A differenza del Gymnothorax favagineus, le macchie, piccole e distanziate, non formano reticoli © G. Mazza

A differenza del Gymnothorax favagineus, le macchie, piccole e distanziate, non formano reticoli © G. Mazza

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il Gymnothorax isingteena vive isolato nutrendosi di granchi, aragoste e pesci.

Le uova, dopo un breve cerimoniale in cui gli animali si avvìnghiano, sono emesse e fecondate in superficie.

Le larve pelagiche, dette leptocefali, hanno l’aspetto di bindelli trasparenti, a forma di foglia di salice.

Il capo è piccolissimo ed evolutivamente parlando è un struttura che mostra il carattere arcaico di questo gruppo di pesci.

La fase larvale è molto lunga, può durare parecchi mesi, finché l’animale, assunta una forma cilindrica, raggiunge il reef.

La crescita è lenta, ed anche se si tratta di una specie poco cacciata, ha un rischio di vulnerabilità elevato di 78 su una scala di 100.

Sinonimi

Muraena isingteena Richardson, 1845; Muraena melanospilos Bleeker, 1855; Gymnothorax melanospilos Bleeker, 1855.

 

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