Famiglia : Lecythidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria di Panama, Colombia ed Ecuador dove vive nelle foreste umide, rappresentando in alcune zone la specie dominante, a basse altitudini.
Il genere fu dedicato da Linneo al re Gustavo III di Svezia (1746-1792), suo mecenate; il nome specifico è l’aggettivo latino “superbus, a, um” = superbo, magnifico, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: heaven lotus, monkey fruit (inglese); membrillo, membrillo hembra, pacó, pacora, sachamango (spagnolo).
La Gustavia superba (Kunth) O.Berg (1856) è un albero sempreverde poco ramificato con tronco eretto dalla corteccia grigiastra, di 5-10 m di altezza e 10-20 cm di diametro.
Le foglie, su un corto picciolo, sono semplici, alterne, coriacee, concentrate agli apici dei rami, di forma oblungo-oblanceolata con apice bruscamente appuntito, lunghe fino a 0,8-1 m e larghe 25 cm, con margine leggermente dentato, glabre, di colore bronzo nelle foglie giovani, poi verde scuro.
Infiorescenze in corti corimbi direttamente dal tronco o dai rami principali portanti pochi fiori, su un pedicello lungo circa 8 cm, di 12-15 cm di diametro, con 6-10 petali diseguali obovati, di 5-6 cm di lunghezza e 3,5 cm di larghezza, di colore da bianco a bianco crema a volte con sfumature rosa porpora, e numerosi stami, rosati superiormente, lunghi circa 4 cm, fusi per un terzo della loro lunghezza a formare un anello carnoso giallastro; i fiori sono impollinati dalle api e dai pipistrelli.
Il frutto è una pisside (frutto secco in cui a maturità si stacca superiormente una sorta di calotta detta opercolo) globoso-depressa con un anello prominente all’apice, lunga circa 8 cm e larga fino a 10 cm, verde tendente al giallo e arancio, spesso dall’odore piuttosto sgradevole a maturità, contenente mediamente 7 semi di colore bruno e di forma irregolare, lunghi 1-4 cm, con arillo carnoso arancione commestibile. I frutti sono un alimento per primati, in particolare Cebus capucinus (Linnaeus, 1758), conigli, roditori, scoiattoli ed altri piccoli animali che contribuiscono alla dispersione dei semi.
Si riproduce facilmente per seme, preventivamente tenuto in acqua per un giorno, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C, con tempi di germinazione di 7-9 settimane, e per talea.Specie di grandissimo valore orna- mentale, per il fogliame e soprattutto per i suoi grandi fiori, diffusa nelle zone di origine, dove viene coltivata spesso nei giardini familiari per i suoi frutti, ma poco nota altrove.
Coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido su suoli ben drenati ricchi di sostanza organica, acidi o neutri, mantenuti pressoché costantemente umidi, ma senza ristagni, in pieno sole o leggera ombra e al riparo dai venti.
Dove il clima non consente la permanenza all’aperto durante i mesi invernali può essere coltivata in contenitori capienti, dove può anche fiorire, per essere riparata in serre o giardini d’inverno spaziosi e luminosi, utilizzando un terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per un 30 % per migliorare il drenaggio; sia l’umidità ambientale che le temperature devono essere mediamente elevate, con valori minimi per queste non inferiori a 15 °C.
Le innaffiature devono essere regolari in estate, più diradate in inverno, ma senza fare asciugare completamente il terriccio. Le concimazioni, durante il periodo vegetativo, vanno effettuate preferi- bilmente con prodotti bilanciati a lenta cessione con aggiunta di microelementi.L’arillo che circonda i semi, nutriente e con elevato contenuto di grassi, fosforo e vitamina A, viene consumato crudo o più frequentemente aggiunto a varie pietanze (zuppe, riso, carni ecc.), cui conferisce un colore e un sapore particolari. Il legno ha discrete caratteristiche di durezza, resistenza e lavorabilità ed ha una limitata utilizzazione nelle costruzioni.
Sinonimi: Pirigara superba Kunth (1825); Pirigara insignis Kunth ex Hemsl. (1880); Japarandiba superba (Kunth) Kuntze (1891).
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle LECYTHIDACEAE cliccare qui.