Famiglia : Pentatomidae
Testo © Prof. Santi Longo
La Cimice lineata italica, Graphosoma italicum Müller 1766, è un Rincote Eterottero della famiglia Pentatomidae che include specie caratterizzate dal corpo di forma arrotondata o subpentagonale, con livree vivaci e antenne di 5 articoli, (antennomeri).
Il labbro inferiore docciforme, o rostro, è formato da 4 segmenti, al suo interno scorrono gli stiletti boccali atti a pungere e suggere umori vegetali e animali.
La parte dorsale del secondo segmento del torace, denominata scutello, è particolarmente sviluppata.
Le ali anteriori sono trasformate in emielitre, con la metà prossimale sclerificata e la distale membranosa. Le ali posteriori, sono uniformemente membranacee e membranaccee; allo stato di riposo sono ricoperte dalle anteriori alle quali sono collegate durante il volo.
Sul tegumento sono presenti numerosi tipi di sensilli e apparati stridulatori a frizione; la superficie striata del secondo segmento del torace, o metatorace, si muove su una sorta di pettine che si trova alla base inferiore di ciascuna ala anteriore producendo un caratteristico suono.
La parte dorsale dei segmenti addominali dal secondo al settimo, è separata e ben individuabile. Nel torace e nell’addome degli adulti di molte specie sono presenti ghiandole repugnatorie i cui secreti allontanano i predatori, soprattutto ragni e, uccelli e rettili.
Descritta da Müller nel 1766, considerata una sottospecie o sinonimo di Graphosoma lineatum, la specie è stata trasferita nel genere Graphosoma istituito da Laporte nel 1833, termine composto che deriva dal greco antico “γράϕω” (grafo), scrivere, e da “σῶμα” (soma), corpo, con riferimento alle strisce e alla punteggiatura nera presenti sul corpo, l’epitelio specifico italicum fa riferimento all’Italia dove sono stati raccolti gli esemplari descritti per la prima volta.
Zoogeografia
La Cimice lineata italica è presente nell’Europa occidentale fino al Medio Oriente. È comune nel Nord e nel Centro della penisola italiana.
Nell’Europa meridionale, compresa la penisola italiana, è presente Graphosoma lineatum (Linnaeus, 1758) diffuso soprattutto i Nord Africa e Asia minore.
Attualmente, sulla base della sequenziazione del gene mitocondriale COI, le popolazioni presenti in Italia vengono suddivise nelle due specie: Graphosoma italicum e Graphosoma lineatum e nelle 4 sottospecie: Graphosoma italicum italicum, Graphosoma italicum sardiniensis, presente in Sardegna, Graphosoma lineatum lineatum e Graphosoma lineatum siciliensis, presente in Sicilia e nell’arcipelago maltese.
Diffusa è anche Graphosoma semipunctatum (Fabricius, 1775) che macroscopicamente si differenzia dalle precedenti per le righe nere interrotte sul pronoto.
Ecologia-Habitat
I vari stadi di Graphosoma italicum vivono in ambienti caldi e soleggiati, su molte piante spontanee, soprattutto Apiacea in incolti anche urbani e su colture industriali e ortive con preferenza per prezzemolo, carota e altre ombrellifere pungendone i semi ricchi di sostanze nutritive. Su girasole oltre ai fiori pungono i semi in formazione. Di norma il numero degli esemplari presenti sulle piante non è elevato e la loro presenza è evidenziata dalla vivace colorazione aposematica.
Morfofisiologia
Gli adulti hanno il corpo arrotondato, lungo da 8 a 12 mm. La livrea è rossa giallastra, con larghe fasce longitudinali nere. La parte dorsale del primo segmento del torace ha sei fasce nere. Nella parte ventrale sono presenti macchie scure disposte più o meno regolarmente.
Le antenne sono nerastre. Le zampe sono nere con le tibie posteriori talora rossastre. Tale caratteristica è ritenuta dai morfologi, valida per distinguere la specie dalla congenere Graphosoma lineatum nella quale sono rossastre con macchie nere.
La vistosa livrea segnala ai potenziali predatori l’odore e il sapore sgradevole del corpo conferito all’insetto dalle ghiandole repugnatorie.
Le uova a forma di barilotto di colore giallastro, sono lunghe circa 1,5 mm; vengono deposte sulla vegetazione in ovature costituite da una trentina di elementi. Le neanidi neonate, quelle di seconda e terza età sono lunghe rispettivamente 2,4 e 7 mm; hanno il corpo rossastro o giallastro con capo e torace nerastri e con macchie scure sull’addome.
Le ninfe, riconoscibili per la presenza degli abbozzi alari, hanno macchie nere su capo, torace e addome; sono lunghe rispettivamente 9 mm in prima età e 10 mm in seconda età.
Molto simile è la livrea dei vari stadi della sottospecie Graphosoma lineatum siciliensis di colore più rossastro e con le zampe nere, presente in Sicilia.
Graphosoma italicum, è stata considerata in passato una sottospecie europea di Graphosoma lineatum. L’analisi del DNA ha dimostrato che è specie valida vicina a Graphosoma rubrolineatum. La specie più strettamente correlata a Graphosoma lineatum è la mediterranea Graphosoma semipunctatum le cui zampe sono nere e le bande rosse e nere sono interrotte sul pronoto, dove formano punti neri.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Gli adulti di Graphosoma italicum nei periodi più freddi si trasferiscono in ripari vari e riprendono l’attività in primavera, quando volano sulle piante ospiti per alimentarsi e sulle quali, dopo l’accoppiamento, le femmine depongono gruppi di uova.
Tali ovature vengono spesso individuate dalle femmine adulte di Imenotteri parassitoidi che ovidepongono all’interno delle uova, dove le loro larve completano lo sviluppo a spese di quelle della Cimice lineata. I nuovi adulti sfarfallano praticando caratteristici fori nel corion. Le specie più frequenti sono Eupelmidi del genere Anastatus, Scelionidi del genere Trissolcus ed Encirtidi del genere Ooencyrtus.
Come in molte altre specie di Pentatomidi l’accoppiamento avviene a corpi opposti; in relazione alla durata, se uno dei due partner decide di spostarsi l’altro è costretto a seguirlo retrocedendo.
Le neanidi neonate restano per qualche tempo vicine all’ovatura materna, per poi disperdersi sulla vegetazione, nelle età successive. Lo sviluppo preimmaginale si completa a fine estate, epoca in cui gli adulti dell’unica generazione annuale raggiungono in volo i ripari nei quali trascorreranno il periodo invernale.
Sinonimi
Graphosoma lineatum ssp italicum O.F. Müller, 1766.
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